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10 motivi per non perdere la MotoGP 2019

10 motivi per non perdere la MotoGP 2019

[titolo_sezione]PASSIONE IRREFRENABILE[/titolo_sezione]

Il 10 marzo prenderà il via da Losail (Qatar) il Campionato del Mondo MotoGP 2019. Un campionato che prevede 19 round in giro per il mondo con due tappe in Italia, al Mugello il 2 giugno per il Gran Premio d’Italia e il 15 settembre a Misano per il Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini.
Ma quali sono le motivazioni che ci fanno seguire la classe regina del Motociclismo? Tante, verrebbe da dire, e di sicuro ognuno di noi ne ha di diverse. Proviamo ad elencarne alcune.

Perché seguo la MotoGP?

 
A parte queste motivazioni “passionali”, secondo noi ce ne sono altre, per cui vale la pena non perdere la MotoGP 2019, vediamole!

[titolo_sezione]8° CORONA DI RE MARQUEZ[/titolo_sezione]

Non è il solo che punterà al titolo Mondiale MotoGP 2019. Ma di certo è lo stra-favorito. Ancora alle prese con il recupero dopo l’intervento alla spalla, nei recenti test malesi ha girato senza forzare più di tanto per non precludere il recupero. Ma il Re rimane lui e non sarà facile portargli via la corona. Vuole assolutamente conquistare l’ottavo titolo mondiale per avvicinarsi ancora di più al rivale Valentino Rossi.

Oramai il pilota di Cervera è una garanzia per la Honda, ha perso l’impulsività che lo contraddistingueva nei primi anni della sua carriera, ma non ha perso la reattività unita alla capacità di essere un ragioniere, proprio come il suo rivale. Insomma, rimane lui il pilota MotoGP più forte del momento e l’uomo da battere. Potrà piacere o non piacere, può sembrare simpatico o antipatico. Ma tant’è. Come si comporterà quest’anno Re Marc?

[titolo_sezione]SPORTELLATE ROSSI-MARQUEZ[/titolo_sezione]

Quello che è successo nel Mondiale MotoGP 2015 tra Marc Marquez e Valentino Rossi rimarrà negli annali. Quell’anno il mondiale lo vinse lo spagnolo. Ma tutti gli appassionati non si potranno mai dimenticare l’episodio che ha dato una svolta al campionato, il cosiddetto “fallo di reazione” di Valentino nel Gran Premio della Malesia
per ricevette la penalizzazione che lo obbligò a partire dal fondo delle schieramento nel GP conclusivo della stagione. La rimonta nel GP di Valencia fino alla quarta posizione della gara non fu sufficiente a Rossi per difendere il vantaggio che aveva su Jorge Lorenzo che vinse quindi il titolo per soli 5 punti.

Ricorderete le parole di Valentino al termine di quella gara surreale in cui Marquez ha fatto di tutto, andando oltre il limite ed il lecito, per rallentare Vale:

“Io volevo solo rallentarlo, non è stato un fallo di reazione anche se mi ha portato allo sfinimento. È un brutto epilogo, per tutti. Sarebbe stato bello giocarsela con Lorenzo, ma Marc ha deciso che doveva decidere lui”

Quello che vorremmo vedere tutti nel 2019 è un nuovo duello, leale, a suon di sportellate certo, ma leale! Insomma vorremo vedere la rivincita!

[titolo_sezione]DUE ITALIANI SULLA DUCATI[/titolo_sezione]

Attesissimo alla prova del nove il team ufficiale Ducati che nel 2019 schiererà due piloti italiani. Due italiani sulla Rossa bolognese. Al fianco del confermato Andrea Dovizioso, è stato promosso ufficiale Danilo Petrucci proveniente dal team satellite Pramac Racing. Il pilota ternano è andato forte nei test IRTA di Sepang chiudendo il terzo giorno di prove con il miglior tempo davanti a quattro Ducati.

Per Andrea Dovizioso il 2019 sarà l’anno della verità. Deve dimostrare ai vertici della Casa bolognese, che lo hanno preferito a Jorge Lorenzo, e a tutti i ducatisti, di poter riportare la Rossa di Borgo Panigale sul tetto del mondo. Proprio come fece Casey Stoner, ancor oggi amatissimo dai ducatisti di tutto il mondo. Paragone è troppo esagerato?

[titolo_sezione]10° TITOLO DI ROSSI[/titolo_sezione]

Una carriera meravigliosa, ricca di successi memorabili che gli hanno consentito di conquistare nove titoli mondiali ma sopratutto di entrare di diritto nel cuore degli appassionati di tutto il mondo. Valentino è un campione universale che ha tifosi in tutto il mondo e non c’è nazione dove non riscuota un successo pazzesco. Come abbiamo scritto qui, il Dottore è l’uomo immagine e pilastro del motociclismo moderno. Per questo tutti vorrebbero che Valentino Rossi fosse in grado ancora di vincere e lottare per poter conquistare il decimo titolo mondiale.

Il nove volte campione del team Monster Energy Yamaha MotoGP sabato 16 febbraio compirà 40 anni ed il mondo dello sport è pronto a celebrare il Dottore. Rossi affronterà nel 2019 l’ennesima stagione della sua carriera, ventitre anni dopo il suo debutto nel mondiale classe 125, e ventidue anni dopo la conquista del suo primo titolo iridato nella classe cadetta. Ma il Dottore è ancora qui, con la voglia, la fame, la passione e la professionalità di sempre. Un esempio dal quale gli allievi della sua VR46 Academy prendono spunto ogni giorno, anche nella vita di tutti i giorni. E come ha detto più volte: “continuerò a correre finché mi divertirò”. E noi saremo davanti alla TV ad attendere le sue vittorie ed eventualmente a gioirne.

[titolo_sezione]PADDOCK GIRLS[/titolo_sezione]

Fanno da contorno alle corse, le vediamo a più riprese anche in TV, infatti la regia non indugia nel mostrarle durante ogni Gran Premio del fitto Calendario del Campionato del Mondo. Stiamo naturalmente parlando delle ragazze, delle cosiddette Paddock Girls. Alcune sono fisse, nel senso che si vedono quasi ad ogni weekend di gare come ad esempio le Monster Girls, le ombrelline di nero vestite con il brand della bevanda energetica in bella vista, altre invece sono bellezze locali reclutate per il singolo evento.

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E poi ci son quelle che da ombrelline son diventate famose perché si son fidanzate con un pilota oppure sono finite addirittura in TV. Come dire, lavorare in minigonna e con decoltè in bella vista porta i suoi frutti… Su Quotidiano Motori infatti abbiamo creato una apposita sezione che alimenteremo weekend dopo weekend.

[titolo_sezione]TELECRONACA DI MEDA[/titolo_sezione]

Come è noto che la MotoGP viene trasmessa in diretta su Sky Sport MotoGP (e su TV8 quando previsto). C’è chi pensa che il Campionato Mondiale MotoGP sarebbe altra cosa senza la fantasiosa telecronaca di Guido Meda che anche quest’anno sarà assistito in cabina di commento da Mauro “Sanchio” Sanchini. Meda o lo si odia o lo si ama. Di sicuro lo amano i tifosi di Valentino. Alzi la mano chi almeno una volta nella vita non ha urlato una delle sue storiche frasi:

“… e dopo il semaforo scatenate l’inferno!”: all’inizio di ogni gara mondiale Guido Meda suona la carica citando il film “Il gladiatore”
“Tutti in piedi sul divano”: probabilmente l’espressione più famosa di Guido Meda, utilizzata quando il duello tra piloti si fa particolarmente incandescente
“Rossi c’è!”: la frase più celebre e usata per le numerose vittorie di Valentino Rossi
“Vietato fumare”: utilizzata quando un pilota fa derapare la propria moto facendo fumare gli pneumatici
“Giù la testa in carena e gas a martello!”: utilizzata quando i piloti sono in bagarre
“Mannaggia mannaggia!”: quando qualcosa non va, quando un pilota esce di pista o non termina la gara

[titolo_sezione]LORENZO IN HONDA[/titolo_sezione]

C’è molta curiosità di vedere il pilota maiorchino correre con la stessa moto del Campione del mondo in carica Marc Marquez. La Honda lo ha voluto fortemente al fianco del pilota di Cervera per avere un vero dream team. Per Lorenzo si tratta senza dubbio di una sfida interessante e stimolante dopo l’esperienza in Ducati. E proprio da Ducati che Lorenzo vorrà farsi rimpiangere. La RC213V è sicuramente una moto più facile della DesmosediciGP quindi aspettiamoci di rivedere il numero #99 sul podio in pochissimo tempo.

Il cinque volte campione del mondo, due volte con Aprilia nella classe 250 e tre volte con Yamaha nella classe regina, dopo il biennio in Rosso ha voglia di far vedere a tutti di non essere assolutamente al capolinea e di essere in grado di battere in primis il compagno di squadra pluri-campione del mondo. Il pilota Repsol Honda, convalescente dall’infortunio e dall’operazione al polso, fuori dai Test IRTA di Sepang, dovrebbe essere pronto al rientro in Qatar forse nei test (in programma il 23, 24 e 25 febbraio) ma più probabilmente nel 1° GP della stagione in programma a Losail il 10 marzo. Queste le recenti dichiarazioni di Lorenzo sul suo stato fisico:

“Di giorno in giorno mi sento più forte e in forma anche se questo tipo di infortunio richiede tempo a guarire. Potrii entrare nei test a Losail ma non sarei al 100%. Ad ogni modo il mio recupero è più veloce del previsto e questo è solo un bene. Credo che tra 3/4 fare potrò essere competitivo a livello fisico. Honda è molto diversa dalla moto che ho usato fino ad ora. Mi piace molto e mi trovo benissimo con il team. È più piccola di dimensioni e questo ha punti positivi e negativi ma il mio adattamento sta andando bene e so che non sarà mai completo se non quando sarò completamente guarito. Voglio arrivare in forma a Jerez. So che in Qatar farò fatica e questo anche nelle due o tre gare dopo ma il nostro obiettivo è migliorare la moto e poter lottare per il titolo. Non sono uno dei favoriti, lo sono Marc, Dovizioso, Valentino e Viñales ma vediamo i progressi del prototipo. Nulla è impossibile”.

[titolo_sezione]MORBIDELLI E BAGNAIA[/titolo_sezione]

Valentino Rossi si ritroverà a dividere le piste con due dei suoi allievi della VR46 Academy, promesse italiane arrivate nella classe regina dopo successi e titoli iridati nelle classi minori: Francesco Bagnaia (Alma Pramac Racing) e Franco Morbidelli (Petronas Yamaha SRT). Il primo (“Pecco”), ducatista, a sorpresa nei Test Ufficiali IRTA di Sepang con il secondo miglior passaggio della tre giorni di prove, e il secondo (“Morbido”), ancora di più sulle orme di Valentino, impegnato a perfezionare le sensazioni su una Yamaha M1 con la quale è stato colpo di fulmine nel test di Valencia (fine 2018).

Proprio dei due talenti della propria scuola, Valentino Rossi ha recentemente ammesso:

“Mi renderanno la vita difficile. Pecco è stato veramente impressionante come giro secco e spero lo sia un po’ meno come ritmo. Anche Franco ci ha fatto vedere grandi cose e il suo rendimento sarà simile. Lo riconosco, sarà molto complicato metterli dietro”.

[titolo_sezione]IL RITORNO DI VINALES[/titolo_sezione]

Per rimanere in casa Yamaha attenzione a Maverick Vinales. Lo spagnolo di Figueres che nei recenti test malesi è andato forte tenendo dietro il compagno di squadra, vuole tornare nel più breve tempo possibile sul gradino più alto del podio. Ha cambiato numero, correrà con il #12, ed è motivato al massimo. Ha imparato dai suo errori, e come Rossi ha sofferto la scorsa stagione la mancanza di risultati dovuta sicuramente alla mancanza di competitività della sua Yamaha M1.

Il valore di Vinales è fuori discussione. Non sappiamo se il talentuoso pilota catalano sarà in grado di lottare per il titolo, ma viste le prestazioni della Yamaha M1 2019, sicuramente sarà uno dei protagonisti della prossima stagione.

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