75 anni di Motomondiale: ecco chi ha vinto di più

Marco Dimartino
15/01/2024

75 anni di Motomondiale: ecco chi ha vinto di più

Il Motomondiale compie 75 anni: un viaggio attraverso i piloti leggendari e le moto che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dello sport. Scopri i campioni più vincenti, le marche che hanno fatto grande questo sport e le nazioni più vincenti.

Il Motomondiale compie 75 anni. Un viaggio del campionato di motociclismo più prestigioso al mondo attraverso decenni di gare mozzafiato, piloti leggendari e moto che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dello sport. Dai tempi cosiddetti eroici a quelli moderni dominati dall’elettronica, andiamo a vedere chi sono i campioni che hanno vinto di più così come le marche che hanno fatto grande questo sporto, ed i Paesi più vincenti.

Cos’è il Motomondiale?

Schwantz rossi marquez

Il Motomondiale, che conosciamo come MotoGP nel suo livello più alto, è il campionato del mondo di motociclismo, la competizione più prestigiosa nel campo delle corse su due ruote a livello internazionale. Organizzato dalla Federazione Internazionale di Motociclismo (FIM), il Motomondiale rappresenta il vertice delle competizioni motociclistiche e si compone di varie classi che hanno subito cambiamenti nel corso degli anni.

Le classi attuali

  1. MotoGP: È la categoria regina, che sostituisce la vecchia classe 500cc. In questa classe corrono le moto più potenti e tecnologicamente avanzate.
  2. Moto2: Introdotta nel 2010, ha sostituito la classe 250cc. Utilizza motori standardizzati da 765 cc forniti da Triumph e telaio prodotto da vari costruttori.
  3. Moto3: Sostituisce la classe 125cc dal 2012. Utilizza motori monocilindrici da 250cc e rappresenta la porta d’ingresso per i giovani talenti nel mondo delle corse.

Un po’ di storia, le classi che non esistono più

Carlo Ubbiali
Carlo Ubbiali

Il Motomondiale ha avuto inizio nel 1949 e da allora ha subito molte evoluzioni, sia in termini di regolamenti tecnici che di categorie. Inizialmente, comprendeva classi che andavano dai 50cc ai 500cc, oltre alle gare di sidecar. Nel corso degli anni, alcune classi sono state eliminate e altre aggiunte, adattandosi ai cambiamenti tecnologici e alle esigenze dello sport. Queste classi rappresentavano diverse cilindrate e categorie di moto, ciascuna con le sue specifiche regole tecniche.

Ecco un’overview delle classi che hanno fatto parte del Motomondiale nel passato:

  1. Classe 50 cc: Introdotta nel 1962, questa classe comprendeva le moto più piccole e di minore potenza nel campionato. Era caratterizzata da gare molto competitive a causa della vicinanza delle prestazioni tra le diverse moto. Fu eliminata nel 1984.
  2. Classe 80 cc: Simile alla classe 50 cc, ma con motori leggermente più grandi. È stata presente nel Motomondiale dal 1984 al 1989.
  3. Classe 125 cc: Una delle classi storiche, presente fin dall’inizio del Motomondiale nel 1949. Era la porta d’ingresso per molti piloti che poi passavano a categorie superiori. Sostituita dalla Moto3 nel 2012.
  4. Classe 250 cc: Altra categoria storica, presente dal 1949 fino al 2009. La classe 250 cc era un passo importante per i piloti in ascesa prima di passare alla classe regina. Sostituita dalla Moto2 nel 2010.
  5. Classe 350 cc: Attiva dal 1949 al 1982, questa classe fungeva da intermediaria tra le 250 cc e le 500 cc. Molti piloti di successo nelle 500cc hanno iniziato la loro carriera in questa categoria.
  6. Classe 500 cc: La classe più prestigiosa fino al 2001, quando fu sostituita dalla MotoGP. Le moto 500cc erano note per la loro potenza e per essere difficili da controllare, richiedendo grande abilità da parte dei piloti.
  7. Classe Sidecar: Le gare di sidecar furono parte del Motomondiale dal 1949 al 1996. Queste gare uniche vedevano la partecipazione di un pilota e un passeggero, quest’ultimo con il ruolo di bilanciare la moto nelle curve.

Il Motomondiale è considerato il punto di riferimento per le competizioni motociclistiche. I piloti, i team e le case costruttrici partecipanti sono di livello mondiale e rappresentano l’eccellenza in questo sport. La serie attira milioni di spettatori in tutto il mondo, sia in pista sia attraverso la copertura televisiva e digitale.

I piloti vincenti del Motomondiale

Giacomo Agostini 1968

L’epopea del Motomondiale è stata scritta da piloti eccezionali. Tra questi, Giacomo Agostini, l’italiano che ha conquistato 15 titoli mondiali, rimane una figura iconica, probabilmente irraggiungibile. La sua bravura in pista, unita a una carismatica personalità, lo ha reso una leggenda vivente. Dopo di lui solo Angel Nieto, con 13 titoli, vinti però nelle classe più piccole, ovvero 50 e 125.

Carlo Ubbiali, Mike Hailwood sono a 9 titoli, insieme ad un altro nome indimenticabile, ovviamente quello di Valentino Rossi, il “Dottore”. Rossi non è stato solo un campione, ma un vero e proprio simbolo del motociclismo, portando la bandiera italiana in alto in tutto il mondo. Non è un caso che sia il preferito anche da ChatGPT.

Chi ha vinto di più

Ecco allora i piloti più vincenti di sempre nel motomondiale:

  1. Giacomo Agostini (Italia): 15 titoli mondiali, il recordman del Motomondiale. Il suo dominio nelle classi 350cc e 500cc con MV Agusta è leggendario, tanto da aver conquistato il maggior numero di Gran Premi con 123 vittorie. Non solo, perchè ha il record di vittorie consecutive nella classe 500 cc, avendo raggiunto ininterrottamente la prima posizione nelle 20 gare comprese tra il Gran Premio di Germania del 1968 e il Gran Premio dell’Ulster del 1969.
  2. Ángel Nieto (Spagna): 13 titoli mondiali (12 + 1 per scaramanzia), una leggenda delle classi minori.
  3. Carlo Ubbiali (Italia): 9 titoli mondiali in sella alle 125 e 250 cc.
  4. Mike Hailwood (Regno Unito): 9 titoli mondiali, noto per la sua versatilità tra due e quattro ruote.
  5. Valentino Rossi (Italia): 9 titoli mondiali – 6 in MotoGP, 1 nella 500 cc, 1 nella 250 cc, e 1 nella 125 cc, un vero fenomeno con 115 vittorie in Gran Premi. E’ l’unico pilota ad aver vinto un titolo iridato in 4 diverse classi.
  6. Marc Márquez (Spagna): 8 titoli mondiali, un talento straordinario nella classe regina MotoGP.

Le moto vincenti del Motomondiale

Valentino Rossi Tavullia Yamaha M1 MotoGP

Parlando delle moto, la storia del Motomondiale ci racconta dei marchi che hanno fatto la storia del motociclismo. Honda è il costruttore più titolato, con una tecnologia all’avanguardia che ha garantito prestazioni eccezionali e una serie di vittorie ineguagliabili.

Yamaha, un altro gigante giapponese, ha scritto pagine importanti di questa storia, grazie alla sua costante ricerca dell’eccellenza tecnologica e a piloti del calibro di Valentino Rossi che hanno portato i suoi colori sul gradino più alto del podio. Dall’Italia, Ducati e MV Agusta hanno lasciato il loro segno, combinando design, passione e ingegneria di alta qualità. Queste moto non sono solo mezzi di trasporto, ma veri e propri simboli di eleganza e potenza. Ma chi sono le più vincenti?

Le marche di moto più vincenti nel motomondiale

L’Italia è la nazione con il maggior numero di case motociclistiche (12) che hanno vinto almeno 1 titolo iridato, seguita dalla Germania (5) e dal Giappone (4). La classifica costruttori è comunque dominata dai giapponesi, con gli italiani sempre protagonisti:

  1. Honda (Giappone): 72 titoli, la marca più vincente con 816 vittorie in Gran Premi.
  2. MV Agusta (Italia): 37 titoli, una marca storica che ha dominato negli anni ’50 e ’60.
  3. Yamaha (Giappone): 37 titoli, un pilastro del motociclismo mondiale con 517 vittorie in Gran Premi.
  4. Aprilia (Italia): 19 titoli, un marchio storico del motociclismo italiano.
  5. Suzuki (Giappone): 15 titoli per la casa giapponese

 

Le nazioni più vincenti nel Motomondiale: Italia prima

bagnaia campione

Per quanto riguarda le nazionalità, l’Italia guida la classifica con 81 titoli mondiali piloti totali, seguita dalla Spagna con 61 e dal Regno Unito con 53.

Questi numeri comprendono ovviamente tutte le categorie del Motomondiale, dalle classi minori fino alla MotoGP.

Ecco un elenco delle nazionalità più vincenti nel Motomondiale, considerando sia le classi soppresse che quelle vigenti, con il numero totale di titoli e vittorie:

  1. Italia
    • Titoli Mondiali: 83
    • Vittorie nei GP: 916
  2. Spagna
    • Titoli Mondiali: 61
    • Vittorie nei GP: 728
  3. Regno Unito
    • Titoli Mondiali: 53
    • Vittorie nei GP: 456
  4. Germania
    • Titoli Mondiali: 40
    • Vittorie nei GP: 309
  5. Stati Uniti
    • Titoli Mondiali: 17
    • Vittorie nei GP: 174
  6. Australia
    • Titoli Mondiali: 12
    • Vittorie nei GP: 189
  7. Svizzera
    • Titoli Mondiali: 19
    • Vittorie nei GP: 197
  8. Francia
    • Titoli Mondiali: 9
    • Vittorie nei GP: 117
  9. Giappone
    • Titoli Mondiali: 8
    • Vittorie nei GP: 185
  10. Rhodesia/Zimbabwe
    • Titoli Mondiali: 8
    • Vittorie nei GP: 8​

Cosa ci aspetta il futuro?

bezzecchi motogp argentina

Il Motomondiale, nel suo 75° anniversario, non è solo un ricordo del passato, ma anche uno sguardo verso il futuro. Un futuro che promette di essere altrettanto ricco di sfide, innovazioni e, naturalmente, di nuovi campioni che continueranno a far battere i cuori degli appassionati di questo sport indimenticabile.

Pensiamo in particolare a Francesco Bagnaia e la sua squadra Ducati, con una nuova stagione che promette di essere emozionante e piena di nuove sfide. Bagnaia, con le sue notevoli capacità e il supporto di una squadra come Ducati, è ben posizionato per continuare a fare grandi cose nel campionato. Tuttavia, non sarà una passeggiata, poiché molti altri piloti agguerriti sono pronti a dare il massimo per conquistare il titolo. Piloti come Jorge Martin, Marco Bezzecchi, ma anche l’approdo in Ducati di Marc Marquez, sono solo alcuni esempi di concorrenti formidabili.

Da un altro punto di vista, assistiamo a un interessante cambiamento di paradigma con il declino delle marche giapponesi, come Honda e Yamaha, che hanno dominato il panorama del Motomondiale per decenni. Allo stesso tempo case come KTM ed Aprilia stanno guadagnando terreno, sfidando l’egemonia delle squadre tradizionali.

Con talenti emergenti e team che sfidano lo status quo, gli appassionati di corse possono aspettarsi stagioni piene di suspense, duelli memorabili e, possibilmente, la nascita di nuove leggende del motociclismo.

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