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MotoGP Indonesia 2025, Bagnaia smarrito: “Non sto guidando la mia moto. È la stessa di Motegi? Teoricamente sì…”

Dopo il trionfo in Giappone, Pecco Bagnaia precipita a Mandalika: “Non sto guidando la mia moto. A Motegi tutto era perfetto, qui non sento nulla.”

Dopo il trionfo di Motegi, dove aveva dominato con una doppietta netta, Francesco Bagnaia è precipitato in un sabato da incubo a Mandalika, chiudendo la Sprint del GP d’Indonesia al 14° e ultimo posto, a 13 secondi dal penultimo e oltre 23 dal vincitore Marco Bezzecchi.

Una caduta verticale di prestazioni, inspiegabile, che ha lasciato perplesso lo stesso pilota Ducati.

Dal dominio al disastro

Solo sette giorni fa Bagnaia aveva ritrovato il sorriso, la fiducia e apparentemente la moto. Dopo il test di Misano, la Ducati GP25 sembrava rinata, con componenti della GP24 e un setup “ibrido” che gli aveva restituito il controllo della situazione.

A Motegi tutto aveva funzionato: pole, Sprint e vittoria nella gara lunga. Ma in Indonesia la musica è cambiata di colpo. Bagnaia ai microfoni di Sky Sport MotoGP ha ammesso:

“Dopo ieri ho capito che sarebbe stato un sabato così, Il mio feeling non era quello di Motegi, ma quello di Misano. Il massimo che potevo fare era arrivare 16° in qualifica e 14° in gara, a 13 secondi dal penultimo. È frustrante.”

Nel racconto di Bagnaia emergono dettagli che lasciano spazio a più di un interrogativo:

“Il passo non l’ho mai avuto. Chiudevo il gas in rettilineo, arrivavo alla prima staccata e alla curva 10 senza freni, per le sbacchettate che avevo. Non stavo guidando la mia moto, per l’ennesima volta quest’anno. Ho solo voluto portarla al traguardo.”

Un tono di resa, ma anche di incredulità. Le sue parole non nascondono un sospetto crescente: che qualcosa sia cambiato nella moto, anche se ufficialmente “è la stessa di Motegi”.

“Non so cosa sia successo”

Il piemontese insiste sul mistero tecnico che sembra perseguitarlo in certe condizioni di pista:

“A parte Motegi, dove tutto era a posto, è sempre la stessa storia. È come a Barcellona: quando il grip è instabile, la moto non risponde. Ho molti movimenti, resto senza freni, chiudo il gas. Non sento niente. Non so cosa abbia comportato la modifica, ma non è più la moto che guidavo in Giappone.”

Bagnaia nega che ci siano differenze sostanziali nel mezzo, ma la sua esitazione nel rispondere alla domanda cruciale è eloquente:

“La moto è la stessa di Motegi? Teoricamente sì. In pratica non lo so.”

“Nessuna magia, non sappiamo il perché”

Il tre volte campione del mondo chiude con un misto di ironia e disincanto:

“Spero che domani si faccia la magia e io possa sentire di nuovo quel feeling lì… anche se magie non esistono. Non lo so io, non lo sa neanche il team. Vedremo.”

Una risposta che sa più di rassegnazione che di fiducia, e che apre inevitabilmente la porta ai dubbi: se la GP25 di Bagnaia non risponde più come una settimana fa, cosa è realmente cambiato?

Una questione tecnica, o qualcosa di più profondo all’interno del box Ducati? La domanda è lecita. Bagnaia non è l’ultimo arrivato ed ha vinto due mondiali: possibile che non riesca più a guidare la sua moto?

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