Mazda2 Mild Hybrid: la prova del SkyActiv-G da 90 CV [Video Test Drive]

Robin Grant
18/10/2020

Mazda2 Mild Hybrid: la prova del SkyActiv-G da 90 CV [Video Test Drive]

Motore

1.5 Benzina M Hybrid 22,5 Volt

Potenza

90 cv

Prezzo

Da 17.800 €

Mazda2 Mild Hybrid non è solo un restyling della piccola della casa nipponica. È anche l’abbandono del diesel e l’introduzione della tecnologia microibrida di Mazda, vista anche su Mazda3, che è l’unica presente in listino. Un motore efficiente e dinamico, che rende divertente ma parsimoniosa la guida della compatta giapponese.

Mazda2 Mild Hybrid: me la consigli?

Questa Mazda2 Mild Hybrid ti stupirà perché, una volta che ci sei salito e l’hai iniziata a guidare, ti dimenticherai di essere su una compatta cittadina. Da quanto è silenziosa, spaziosa nella seduta anteriore, curata nell’assemblaggio e robusta, sembra di essere all’interno di una vettura di categoria superiore. Tutto questo a contrasto con delle dimensioni che la rendono una delle più piccole della categoria, quindi perfetta per la città e con poche difficoltà nel trovare parcheggio. Ciliegina sulla torta i consumi: la tecnologia Mild Hybrid ha permessi di contenere ancora un po’ i consumi del già efficiente motore SkyActiv-G da 90 CV. Insomma, se vuoi entrare nel mondo Mazda e godere dello splendido Kodo Design, sfruttando tra l’altro gli incentivi sulle auto ecologiche e quindi rimanendo sotto i 20.000 euro anche con l’allestimento top di gamma, questa Mazda 2 Mild Hybrid fa proprio al caso tuo.

Mazda2 Mild Hybrid: così silenziosa che non la senti

Quest’auto non è elettrica, eppure quando va non si sente! Ok, sicuramente sto esagerando ma mi serve per sottolineare l’ottimo lavoro svolto sia nello sviluppo del motore, il sempre ottimo SkyActiv-G che avevo già elogiato nella prova della Mazda6 Diesel, sia l’ancor miglior lavoro di insonorizzazione. Naturalmente, soprattutto nelle accelerazioni e nelle velocità un po’ più elevate, come quelle autostradali, il motore si sente. Anche se rimane sempre l’ottima caratteristica che fa sembrare il motore benzina un diesel, visto che si rimane nella maggior parte dei casi sotto i 2000 giri. Quindi, il motore non è fastidioso come su altri modelli della stessa categoria, e soprattutto a velocità cittadine ma anche extraurbane è pressoché impercettibile, e rende la guida molto confortevole.

Attenzione a pensare che significhi guida noiosa, perché non è così. Stiamo sempre parlando di una Mazda, quindi c’è stata molta attenzione nel migliorare il divertimento alla guida con dei piccoli ma efficaci accorgimenti. Lo sterzo, che nelle Mazda è sempre bellissimo a livello estetico, è delle dimensioni corrette, né troppo leggero né troppo pesante, e il piccolo taglio inferiore rende chiara la vocazione un po’ briosa della vettura.

Mazda2 Mild Hybrid

Ma ciò che più mi è piaciuto è il cambio. Quando ci sono salito pensavo che la leva fosse troppo corta, ma in realtà guidandola ho cambiato idea, rendendomi conto di quanto quella lunghezza sia quella giusta. Inoltre, è molto preciso, diretto, si riesce a cambiare marcia (arrivando fino alla sesta) anche usando due dita, senza che però si riveli leggero o gommoso. L’unica cosa che cambierei è il sistema della retromarcia, che essendo di fianco alla prima va innescata spingendo il pomello e poi spostando a sinistra. Ecco, di solito io preferisco i sistemi con la levetta da tirare su, che trovo più efficaci e precisi. In questo caso, invece, può capitare di non premere abbastanza e quindi di non riuscire a mettere subito la retro, ma si tratta comunque di un dettaglio minimo.

Il motore, comunque, è silenzioso ma la Mazda2 Mild Hybrid ha letteralmente una spinta in più proprio grazie al sistema microibrido. Naturalmente, come abbiamo spiegato approfonditamente in un articolo dedicato, il Mild Hybrid è ancora focalizzato sul motore termico, e il piccolo motorino elettrico aiuta soprattutto in fase di partenza e in fase di sorpasso. La corsa del pedale è molto breve, ma sono rare le volte in cui si arriva a spingerlo fino in fondo perché la coppia non manca ed è anche piuttosto in basso, e quindi si riescono a effettuare sorpassi anche in quarta o addirittura in quinta. È un sistema ottimo per un’auto come questa Mazda2 Mild Hybrid, che nasce prima di tutto come auto per la città, e quindi deve far fronte a rotonde, semafori, continui rallentamenti e partenze.

Mazda2 Mild Hybrid

Comunque, è molto buona anche per viaggi di lunga durata, sia per i sedili che sono ottimi, sia per la silenziosità di cui ho parlato sopra. Ci sono naturalmente tutti i vari sistemi di sicurezza, come l’assistente di corsia, il cruise control adattivo, la frenata d’emergenza automatica, i fari automatici full LED, i sensori di parcheggio e la camera 360° che aiuta in fase di parcheggio, anche se non è necessaria vista la compattezza della vettura.

Mazda2 Mild Hybrid: la cittadina spaziosa

Io che sono alto 1 metro e 94 non mi aspetto mai di stare comodo nelle vetture di segmento A e di segmento B, anche se su queste ultime in anni recenti è stato fatto un grande lavoro di comfort e spazio interno, pur avendo rallentato la corsa alla crescita delle dimensioni che invece aveva contraddistinto queste vetture nei primi anni 2000. La Mazda2 Mild Hybrid, tuttavia, è riuscita a darmi qualche soddisfazione anche in questo senso.

Non farti strane idee: del suo segmento è una delle più piccole, lunga poco più di 4 metri, alta un metro e mezzo e larga uno e settanta. Però l’abitacolo, arretrato per dare spazio a un cofano piuttosto allungato secondo il Kodo Design che contraddistingue tutte le Mazda, ha un tettuccio che forma quasi un arco, e quindi arriva piuttosto in alto. A questo si unisce un sedile che va piuttosto in basso, per cui io pur essendo così alto nella seduta di guida non tocco con la testa come invece mi succede in altre vetture più grandi dello stesso segmento. Davanti, quindi, riesco a stare comodo, con la giusta inclinazione del sedile e con anche un comodo poggia-gomito incorporato al sedile che si può alzare e abbassare, e che rende la guida e il cambio delle marce davvero confortevole. Ti consiglio, però, di alzarlo quando hai smesso di usare l’auto, perché con il poggia-gomito abbassato diventa più scomodo alzare il freno a mano.

Mazda2 Mild Hybrid

Naturalmente, il lavoro fatto per rendere la parte anteriore dell’abitacolo così spaziosa, ha inevitabilmente compromesso la seduta posteriore. Dietro io ci sto scomodo, perché la seduta posteriore è anche la parte dove l’arco del tettuccio scende: quindi tocco con la testa e, inoltre, sedendomi dietro il sedile anteriore impostato sulla mia altezza, non ci sto con le ginocchia. Anche il bagagliaio è piccolino, sicuramente non adatto a partire in 4 con grandi valige visto che ha una capacità di 280 litri, che sale solamente a 950 abbattendo il divanetto posteriore. In generale, comunque, è un’auto che va benissimo per viaggi in due anche di una o due settimane. Per viaggiare in 4, invece, è adatta a una gita fuori porta oppure a un weekend con zaini o al massimo trolley.

Ma nulla che non mi aspettassi da un’auto così piccola.

Mazda2 Mild Hybrid: design e qualità

Non posso parlare di una Mazda senza fare almeno una menzione al suo sempre splendido design. In questo caso si tratta di un restyling, quindi l’aspetto generale della vettura non è cambiato. Sono state fatte però delle modifiche piuttosto visibili, soprattutto all’anteriore e agli interni. La griglia frontale è molto più grande rispetto a prima, e si conforma al nuovo family feeling della casa nipponica introdotto con la Mazda3. Anche i fari sono leggermente più sottili, e hanno un nuovo disegno a LED. Dietro le modifiche sono meno evidenti, e riguardano soprattutto la parte inferiore della vettura, che ora è in tinta con la carrozzeria e ha due linee cromate che la rendono più elegante.

Mazda2 Mild Hybrid

Anche gli interni sono stati migliorati: il cambio più vistoso è il volante, che è più sottile e moderno. La plancia, invece, rimane simile al modello precedente, anche se con materiali più scelti e pregiati. Rimane anche il display centrale da 8 pollici a mo’ di tablet, una scelta che non rientra tra le mie preferite ma che comunque non è scomoda, in quanto il display è molto vicino a chi guida e non è difficile da raggiungere. Forse avrei scelto delle plastiche morbide per la parte superiore della plastica, perché le plastiche dure nonostante siano ben lavorate stonano con l’ecopelle che contraddistingue tutto il resto della plancia e i sedili, e danno anche un po’ l’idea di cheap. Ma nulla di trascendentale.

Ciò che invece avrebbe bisogno di una svecchiata è il sistema di infotainment, che ormai comincia a sentire il peso dell’età. A livello grafico non è brutto, ma si vede che è di vecchio stampo, inoltre soprattutto ad auto appena avviata tende a rallentamenti, lag o veri e propri impuntamenti. Tutto questo però ha una soluzione semplice, perché il sistema è compatibile con Android Auto ed Apple CarPlay (quest’ultimo solo via cavo e non wireless come nei sistemi più recenti), che funzionano molto meglio.

Mazda2 Mild Hybrid

Quello che non comprendo è la scelta di rendere attivo il touch solamente ad auto ferma, mentre quando è in movimento si può navigare usando solamente il rotore e i tasti posti sul tunnel centrale, poco prima del freno a mano. Questa decisione nasce per non creare distrazioni alla guida ma, almeno con me, ha dato l’effetto opposto: forse perché troppo alto, ho trovato la posizione della rotella troppo in basso e troppo nascosta, oltre che poco logica nel funzionamento. Visto che il display è così vicino al guidatore, e così in alto, viene più pratico e naturale usare le dita, anche perché si tratta di un ottimo touch, ben sensibile e fluido e quindi veloce nella risposta al tocco.

Per il resto, comunque, è un buon sistema: il navigatore integrato funziona bene, mentre molto buono è anche l’audio, che non diventa mai eccessivamente alto, né gracchia e quindi permette di ascoltare la musica e godersi il viaggio, di qualsiasi tipo, in tutta comodità.

Mazda2 Mild Hybrid: consumi e prezzi

Come detto, il sistema Mild Hybrid è andato a migliorare il già ottimo SkyActiv-G della Mazda2, che si è sempre distinto per i consumi. In questo caso, la media è di circa 18/19 km con un litro, ma si riesce tranquillamente ad arrivare, a velocità costante, anche a 21/22 km con un litro.

Per quanto riguarda i prezzi, la Mazda2 Mild Hybrid parte da 17.800 euro nell’allestimento base Evolve, già dotato di luci diurne a LED, frenata di emergenza automatica, display touch con compatibilità Apple CarPlay e Android Auto e rilevamento dei pedoni. La versione che abbiamo provato noi è la Exclusive, che parte da 22.550 euro, che salgono a 25.647 aggiungendo alcuni optional, come la retrocamera a 360 gradi, il bracciolo centrale, il navigatore satellitare e lo specchietto retrovisore elettrocromatico.

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