Recensione Oppo Reno 6 Pro (con le foto del Lamborghini Super Trofeo)

Robin Grant
06/11/2021

Recensione Oppo Reno 6 Pro (con le foto del Lamborghini Super Trofeo)

Display

OLED da 6,55''

Memoria

12 GB RAM / 256 GB Storage

Prezzo

753,99 euro

Oppo, il costruttore cinese di smartphone, è sponsor ufficiale di Lamborghini Squadra Corse, e per questo ci ha invitati a provare il nuovo Oppo Reno 6 Pro alla finale del Lamborghini Super Trofeo. Come si sarà comportato?

Oppo Reno 6 Pro: me lo consigli?

parere robin

Devo dire che per uno come me, che proviene da un iPhone 12 Pro da 1.300€ circa, è una bella prova di resistenza confrontarsi con un prodotto che costa quasi 600 euro in meno e che però riesce a reggere il confronto piuttosto bene. E questo pur essendo di due fasce diverse: quella alta il prodotto della Mela, quella medio-alta il prodotto cinese. Questo, comunque, serve a capire la validità di Oppo Reno 6 Pro 5G, che ha dalla sua un sistema fluido e reattivo, un buon comparto fotografico, soprattutto lato video, dove è possibile sperimentare e non poco. E se fino a questo momento, se mai avessi voluto tornare ad Android, avrei scelto solo uno smartphone, adesso anche Oppo Reno 6 Pro entra di diritto tra i competitor validi della Mela.

PRO
  • Stabilizzazione ottica dei video
  • Qualità del display
  • Fluidità del sistema
CONTRO
  • Design scivoloso
  • Non c'è il jack per le cuffie
  • Non c'è espansione di memoria

Quello che non mi è piaciuto

Visto che sono pochi, parto dagli elementi che non mi sono piaciuti. Piccoli difetti, in realtà, e che sono quasi gli stessi che ci sono su iPhone. Prima di tutto, non c’è l’ingresso audio per le cuffie, il cosiddetto jack. Non ho ancora perdonato Apple da quando ha lanciato questa moda nel 2016 con iPhone 7, condizionando molti dei competitor con l’OS di Google. Tra cui, appunto, anche Oppo.

Oppo Reno 6 Pro

Qualcuno potrebbe obiettare che ci sono le cuffie wireless, e certamente avrebbe ragione: ma resta innegabile che le cuffie col filo offrano una qualità audio ancora superiore, e meno disturbata rispetto alle cuffie wireless. Poco male, comunque: durante il viaggio da Milano a Misano mi sono rilassato con le cuffie Pantone prese coi punti dell’Esselunga (questione di stile…), che hanno dimostrato invece un grande pregio di questo Device: il suo essere fulmineo a fare qualsiasi cosa.

Altro difetto è la mancanza di espansione di memoria: Apple ha fatto di questo il suo marchio di fabbrica, decisamente opinabile, ma è sempre stato così. Ammetto che ci sono rimasto male a non aver trovato la possibilità di una SD esterna su Oppo, ma comunque 256 GB di memoria per uno smartphone sono più che sufficienti. Per intenderci, è la stessa capacità di Storage del mio PC, un MacBook, ed è il doppio della memoria dell’iPhone.

Design premium

Altrettanto innegabile è la cura con cui Oppo Reno 6 Pro viene costruito. Il design è molto piacevole, elegante con la scelta di rendere opaco e sfumato il posteriore, e con i bordi curvi del display. Un’estetica molto tondeggiante, quasi in controtendenza con il mercato che sta tornando su design più squadrato. Forse in tal senso io mi orienterei più sull’Oppo Reno 6, che ha un’estetica più squadrata, in linea proprio con la serie iPhone 12 e 13.

Il display ha form factor 21:9, quindi è lungo e stretto. Chi ha mani da gigante come il sottoscritto non noterà particolari problemi, mentre chi ha mani normali dovrà usarne due per fare alcune operazioni, ma nel complesso si tiene bene in mano. A patto, però, che si utilizzi la cover in dotazione, in silicone e trasparente, che non è presente a caso: serve sia a non romperlo subito, sia anche a ovviare al comparto fotografico più spesso rispetto al resto dello smartphone, il quale appoggiato al tavolo senza custodia balla un po’.

Oppo Reno 6 Pro

Il display è davvero molto bello, luminoso e definito. I colori sono molto saturi, ma guardare qualsiasi cosa è davvero un piacere. La fluidità è garantita grazie ai 90 Hz e al processore Snapdragon 870 da 3,2 GHz. Ho avuto due smartphone Android in passato, entrambi top di gamma, e nessuno è mai stato così fluido. L’interfaccia è la Color OS, molto pulita nella grafica, quasi giocattolosa, ma tutto sommato piacevole: ricordo gli Oppo arrivati tre anni fa, e di passi in avanti ne sono stati fatti tanti. Numerose sono le possibilità di personalizzazione, che vanno dalle animazioni tra un’app e l’altra al design delle icone. La suddivisione dei menu è piuttosto intuitiva, e “fanboy Apple” approved, visto che sono simili. Molto piacevole anche la vibrazione aptica, precisa, mentre continuo a trovare qualsiasi tastiera di Android gommosa e poco reattiva.

Oppo Reno 6 Pro, come detto, è privo di ingresso jack audio. L’unica porta di cui dispone è la USB-C, che funge anche da mini HDMI e da lettore di file esterni. Completano la connettività il WiFi 6.0, il Bluetooth 5.2 e l’NFC.

Foto approvate

Veniamo al nocciolo della questione: come fa le foto? Molto bene. Non siamo ai livelli di uno smartphone top di gamma, anche perché altrimenti non avrebbero senso di esistere gli Oppo Find, che rappresentano la fascia alta del marchio, ma comunque le foto e i video vengono molto buoni. E fidatevi che una gara su pista, con auto oltre i 250 km/h, dicono molto della capacità fotografica di un dispositivo.

Oppo Reno 6 Pro

Tre i sensori, tutti Sony (e si vede): oltre a quello standard, uno grandangolare che mantiene la qualità, e poi lo zoom 2x. La velocità di scatto è molto buona, e infatti sono riuscito a catturare la maggior parte delle Lamborghini Huracan STO che mi sfrecciavano davanti a tutta velocità. Muovendo lo smartphone, è anche possibile fare le foto dinamiche, con l’auto ferma, le ruote in movimento e lo sfondo mosso. Io però ammetto di aver imparato troppo tardi, istruito dai miei colleghi, perché di solito le faccio con una fotocamera: ad ogni modo, per farle basta “semplicemente” puntare l’auto e seguirla nel movimento, e l’effetto è garantito.

Oppo Reno 6 Pro

Ho messo a prova il comparto anche per quanto riguarda le condizioni di luce: foto contro luce e in movimento, da molto lontano, come testimoniano alcune Lamborghini da me catturate nelle fasi di prova. Foto al buio, dove l’intervento dell’Intelligenza Artificiale si nota molto e migliora la resa (anche rispetto ad iPhone); e foto con grandi contrasti. Per quanto riguarda lo zoom, è in generale buono, ma chiaramente andando oltre il 2x vengono fuori i limiti di quelle che sono delle classiche lenti per smartphone.

Oppo Reno 6 Pro

I più capaci potranno poi sbizzarrirsi nella modalità “Esperto” che, proprio come su una fotocamera, permette di andare a impostare ISO, apertura focale, fuoco e via dicendo. Davvero una bella Feature, della quale sento la mancanza da quando ho ripreso in mano iPhone: vero che la Mela punta sulla semplicità e l’immediatezza, ma la filosofia Oppo di accontentare tutti personalmente mi piace di più.

Oppo Reno 6 Pro

Benissimo anche i video: la stabilizzazione è ottica, e questo permette di avere video veramente fluidi e stabilizzati. Ma la mia modalità preferita è certamente la modalità Film, che registra in formato 21:9 a 30 fps, permettendo di avere video in formato cinematografico che i cinefili permetteranno. Sia per le foto che per i video ci sono tanti effetti e settaggi, che permettono di ottenere dei risultati di ottimi livello, anche giocando con la profondità e con il fuoco.

Ecco, se proprio dovessi trovare un difetto al comparto fotografico dell’Oppo Reno 6 Pro è che i colori sono tipicamente “da Sony”, e quindi un po’ spenti. Ma basta un leggero ritocco, e la brillantezza viene fuori tutta. Nelle foto, comunque, tutti i colori delle livree delle Lamborghini, comprese quelle nere, riescono a risaltare, e andando a zoomare i dettagli sono riprodotti in maniera nitida e ben definita.

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