Lo scorso 6 giugno, il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo allo scopo di cancellare il divieto ai voli supersonici oltre il muro del suono sopra il territorio statunitense. In vigore sin dal 1973, questa norma era nata a tutela delle comunità locali dai forti boom sonici generati dai velivoli in volo supersonico.
Secondo il testo ufficiale, l’ordine impone alla Segreteria dei Trasporti e alla FAA di abrogare la regolamentazione superata entro 180 giorni e di definire nel giro di 18 mesi nuovi limiti sonori basati sulla percezione umana e sul progresso tecnologico .
Le aziende già al lavoro per i voli di domani

Il decreto firmato dal presidente prevede la stesura entro sei mesi di nuove linee guida tecniche per l’approvazione dei progetti di aeromobili supersonici, con particolare attenzione alla rumorosità percepita al suolo. Entro un anno e mezzo dovranno essere definite le specifiche acustiche da rispettare per consentire il volo commerciale sopra le aree abitate.
Si tratta di un passaggio fondamentale per consentire alle aziende del settore di collaudare e commercializzare jet capaci di trasportare passeggeri a velocità molto superiori rispetto a quelle dei tradizionali aerei di linea.

La revoca del divieto, che aveva bloccato l’espansione dei voli del Concorde, arriva in un momento in cui diversi attori internazionali sono impegnati nello sviluppo di aerei supersonici di nuova generazione, progettati per combinare prestazioni elevate, comfort, efficienza e rispetto delle normative ambientali.
La NASA e Lockheed Martin stanno testando l’X-59, prototipo sperimentale pensato per ridurre drasticamente il rumore prodotto durante il superamento del muro del suono. Boom Supersonic ha recentemente completato un volo a velocità supersonica senza generare un bang percepibile al suolo. Anche Hermeus e Venus Aerospace stanno sviluppando progetti ambiziosi, con l’obiettivo di raggiungere velocità comprese tra Mach 3 e Mach 9, pari a oltre 11.000 chilometri orari.
Tempistiche ridotte per i voli intercontinentali

Se queste tecnologie troveranno piena applicazione, il tempo di percorrenza di tratte transoceaniche potrebbe ridursi sensibilmente. Il Concorde detiene ancora il record di volo commerciale più veloce tra Londra e New York, completato in meno di tre ore. Oggi quella stessa tratta richiede in media otto ore.
Con i nuovi jet, sarà possibile effettuare viaggi intercontinentali in tempi dimezzati, rendendo il trasporto aereo non solo più veloce, ma anche più attrattivo per una clientela globale orientata alla massima efficienza.
Le sfide tecniche non mancano. Dalla gestione del calore generato alle alte velocità, alla stabilità strutturale a quote molto elevate, passando per la sicurezza dei passeggeri e l’adattamento degli aeroporti a nuove tipologie di velivoli: la strada è ancora lunga, ma gli investimenti sono già significativi.
Uno degli obiettivi è riuscire a rendere sostenibili le operazioni anche sul piano ambientale, con jet alimentati da carburanti alternativi o ibridi. Tutto questo avverrà sotto il controllo della Federal Aviation Administration (FAA), chiamata a definire regole che garantiscano sicurezza, efficienza e ridotto impatto ambientale.