Perché prima del decollo e dell’atterraggio vengono spente le luci in aereo?

Claudio Ferrari
12/03/2024

Perché prima del decollo e dell’atterraggio vengono spente le luci in aereo?
Image: Philipp Katzenberger @ Unsplash

Le ragioni di sicurezza dietro l’oscuramento delle luci in cabina durante le fasi critiche del volo, come il decollo e l’atterraggio. L’importanza di adattarsi all’oscurità per facilitare le evacuazioni di emergenza.

La curiosità riguardante le procedure e le norme di sicurezza a bordo degli aerei è comune tra i passeggeri. In molti si pongono domande sul perchè faccia freddo in aereo, sul perchè c’è un buchino nei finestrini, ma anche sulle ragioni di certi comportamenti dell’equipaggio, come l’oscuramento delle luci in cabina durante il decollo e l’atterraggio. Questa procedure, spesso percepita come inusuale o addirittura fastidiosa, è dettate da motivi di sicurezza ben precisi.

Perché vengono spente le luci

Chris Cooke, in un’intervista a Travel + Leisure, e Dan Bubb, ex pilota ed esperto di aviazione, hanno fornito chiarimenti su questi aspetti. L’oscuramento delle luci durante le fasi più critiche del volo, come il decollo e l’atterraggio, ha lo scopo principale di facilitare l’adattamento degli occhi dei passeggeri all’oscurità, nel caso in cui si debba abbandonare l’aereo in emergenza. Questo accorgimento riduce il tempo necessario per l’adattamento all’oscurità da 5 a 10 minuti a pochi istanti, permettendo così una migliore visibilità delle uscite di emergenza e del percorso luminoso lungo il corridoio.

Per dirla in altri termini, immaginate di essere in un ambiente conosciuto ma piena di ostacoli. Improvvisamente, le luci vengono spente e vi viene chiesto di evacuare in fretta. Chiaramente vi trovereste in difficoltà. Poter vedere immediatamente ciò che accade rende più efficienti e rapide le procedure di evacuazione.

Non solo le luci interne, ma anche quelle esterne sono regolate in base a criteri di sicurezza ed efficienza. Le luci esterne vengono accese durante il decollo e l’atterraggio per garantire la visibilità dell’aereo da parte di altri velivoli, mentre vengono spente dopo l’atterraggio per non abbagliare i piloti di altri aerei con luci troppo intense.

Decollo e atterraggio sono davvero pericolosi?

Queste fasi del volo sono riconosciute come le più delicate, con una significativa percentuale di incidenti che si verifica durante il decollo, la salita iniziale, la discesa finale e l’atterraggio. Secondo le statistiche, il 21% degli incidenti fatali accade al decollo e durante la salita iniziale, mentre il 46% durante la discesa finale e l’atterraggio. Ovviamente si tratta di percentuali bassissime rispetto al numero di voli effettuati ogni giorno in tutto il mondo.

Bubb sottolinea che durante queste fasi i piloti sono impegnati in numerose attività importanti, inclusa la gestione dei sistemi di bordo, la comunicazione con il controllo del traffico aereo e la preparazione per eventuali manovre d’emergenza. Inoltre, l’aereo si trova in una “configurazione sporca”, con flap e carrello di atterraggio estratti, volando a velocità ridotta, il che aumenta il rischio di incorrere in problemi se non gestito correttamente.

In ogni caso va ricordato che le procedure di sicurezza adottate dalle compagnie aeree, come l’oscuramento delle luci e l’obbligo di alzare le tendine dei finestrini durante decollo e atterraggio, non sono capricci ma norme stabilite dall’Aviazione Civile per garantire la sicurezza a bordo.

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