Auto deludenti

5 auto che ci hanno deluso perchè non assomigliano ai concept da cui derivano

5 auto che ci hanno deluso perchè non rispecchiano molto le concept car da cui sono derivate, e che forse avrebbero meritato un occhio maggiore dal punto di vista del design.

Vi è mai capitato di rimanere delusi da auto che in produzione somigliano ben poco ai concept originali? Ho detto più volte, nei miei articoli, che le concept car sono tra i miei interessi più grandi. Futuristiche, dei concentrati di tecnologia, nonché espressione di arte e stile, è sempre un dispiacere quando rimangono solamente concept car.

Ma molto spesso, da quelle concept car nascono una o più vetture diverse. In alcuni casi, come la Polestar 1 o la Ford Fiesta di settima generazione, cambiano poco o niente. Ma in altri, si rivelano delle auto deludenti. Sia chiaro, non a livello di prestazioni o abitabilità. Ma solo a livello stilistico, in quanto perdono molto, se non tutto, lo stile della concept car.

Buick Electra Concept

Alcune di queste vetture hanno mantenuto solo nome e logo della concept da cui derivano, mentre altre hanno visto piccole ma significative modifiche, che ne hanno fatto un po’ perdere l’appeal. Vediamo quelle che sono cambiate maggiormente, putroppo.

Nissan Versa

La Nissan Versa è un modello che in Italia non è mai arrivato, ma chi è appassionato di Need For Speed forse si è accorto che in Need For Speed: Hot Pursuit le Versa sono alcune delle auto “normali” da evitare e contro cui spesso e volentieri ci si schianta.

Una berlina economica, con motore Nissan 1.6 da 110 CV e un design sicuramente piacevole, ma nulla di estremo o appagante. Nulla a che vedere con la Versa Concept, che nell’estetica ricorda tantissimo un’auto modificata dei Need For Speed più tamarri, ovvero Underground 1 e 2, con questo design massiccio, i minigonne e paraurti ribassati.

E se era chiaro che la versione in serie non sarebbe mai stata così, è un po’ un peccato che non se ne sia mantenuto molto!

Toyota GT-86

Dopo la fine della produzione di Supra, MR2 e Celica, Toyota non aveva più in gamma una coupé sportiva nella gamma, motivo per cui ha pensato di riportare in auge questa categoria di veicoli.

Per questo, nel 2009 l’azienda ha presentato la concept FT-86, realizzata insieme a Subaru, e con forme moderne, a metà tra l’arrotondato e lo spigoloso, molto elegante.

Il risultato finale, però, per quanto esteticamente piacevole, convince di meno. Le due auto gemelle (Subaru BRX e Toyota GT-86) perdono tutta l’eleganza della concept car, ma anche la freschezza, con un design sì interessante, ma meno innovativo.

Ad ogni modo, comunque, sono due roadster molto valide e che con pochi cavalli permettono di divertirsi molto.

Subaru BRZ Ultimate Edition

Dacia Duster

Il caso della Duster è forse quello più eclatante di tutti. Nel 2009, al Salone di Ginevra, Dacia presentò una concept car SUV incredibilmente interessante. Un design nuovo e ultramoderno, che fece puntare tutti gli occhi dell’evento su Renault e Dacia.

Oltre al design estremamente futuristico, tipico di molti concept di Dacia (pensiamo al più recente Bigster), la Duster Concept fece parlare di sé per essere un’auto “3+1”, ovvero con una portiera sul lato sinistro, e due a destra, proprio come nell’attuale Fiat 500 3+1. Oltre a questo, aveva un cx bassissimo e splendidi cerchi a 5 razze.

dacia duster

Sappiamo, però, che la Duster che è stata prodotta in serie ha mantenuto solamente il nome, perché per il resto è una vettura completamente diversa. Non un SUV ipermoderno e modaiolo, ma concreto e spartano, molto resistente e dai consumi bassi, nonché forse il SUV 4×4 più economico sul mercato.

E per quanto dispiaccia che una concept dal potenziale così alto non sia stata prodotta, sono i numeri che parlano: la Duster definitiva piace proprio per questa sua concretezza e semplicità. Come va? Scopritelo nella nostra recensione con il test drive di Dacia Duster!

Volkswagen T-Roc

Concludiamo questa lista con il crossover della casa di Wolfsburg, la Volkswagen T-Roc. In pochi sanno o ricordano che questa vettura, che per Volkswagen è un grande successo commerciale, deriva da una concept car omonima presentata nel 2014, quando l’azienda capì che le serviva anche un SUV compatto per “rimanere in carreggiata”, nonché più accessibile dei grandi Tiguan e Tuareg.

La concept era però molto interessante: venne presentata come un SUV a carrozzeria Targa, con 2 porte e motore turbodiesel da 190 CV, trazione integrale e DSG a 7 rapporti. L’aspetto era interessante, un mix tra auto urbana, SUV pratico, fuoristrada ma anche roadster.

Il risultato finale è però molto più ordinario, per quanto molti elementi siano rimasti intatti. Niente carrozzeria targa, ma più una Tiguan di piccole dimensioni, o una Golf rialzata, (dipende da che punto lo si guardi).

La particolarità roadster della concept è stata ripresa con la T-Roc Cabriolet che, però, è appunto un SUV cabrio.

Volkswagen T-Roc R design

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