Le auto smart sono l’ultimo anello di una catena evolutiva durata più di un secolo

Margherita Trevisan
28/02/2024

Le auto smart sono l’ultimo anello di una catena evolutiva durata più di un secolo
Image: Mark Chan - Unsplash

L’evoluzione dell’automobile si è sviluppata seguendo un percorso che ha abbracciato più di un secolo, considerando che il primo modello venne realizzato da Karl Benz nel 1886. Con il passare dei decenni e con l’avanzare delle tecnologie, le vetture hanno cambiato volto, diventando sempre più all’avanguardia e legandosi al digitale. Si fa riferimento, in sintesi, alle automobili smart, che si fanno notare per via del loro elevato potenziale in termini di connettività. Queste rappresentano dunque l’ultimo anello di una catena evolutiva molto lunga, sebbene emergano comunque delle criticità legate alla privacy degli automobilisti.

L’evoluzione che ha portato alle auto smart

Le auto smart incarnano l’apice della connettività e dell’integrazione tecnologica, proponendo una sorta di fusione tra la mobilità tradizionale e le più avanzate tecnologie digitali. Si distinguono per la capacità di collegarsi a Internet e interagire con i sistemi esterni, compresi gli altri veicoli e le infrastrutture cittadine, nell’ottica di un percorso che prima o poi porterà al definitivo sviluppo delle cosiddette smart cities. Una tecnologia che porta ad un radicale cambio di paradigma, per quanto concerne l’esperienza di guida degli utenti.

Per riuscirci, incorporano una serie di sensori e dispositivi che raccolgono dati in tempo reale relativi alla posizione, alla velocità, alle condizioni del traffico e a vari parametri inerenti la guida. Tramite l’integrazione con i sistemi di navigazione avanzati, le auto smart si arricchiscono grazie a funzionalità come il riconoscimento vocale e i sistemi di infotainment, anche se presentano delle problematiche in termini di affidabilità. Ognuno di questi elementi, alla sua base, ha l’obiettivo di migliorare l’esperienza utente e aumentare al contempo la sicurezza.

La connettività, inoltre, permette di collegare ai sistemi sopra citati anche device mobile come gli smartphone e i tablet, ma non si finisce qui. Infatti, è possibile anche aggiornare i software dei sistemi di bordo, il che a sua volta garantisce una spinta al fattore sicurezza. In linee generali, un’auto smart crea un vero e proprio ecosistema, all’interno del quale vengono implementate di continuo nuove funzionalità e opzioni.

Un discorso a parte lo meriterebbe il concetto di smart city, introdotto poco sopra, soprattutto per le sue interrelazioni con le auto intelligenti, tramite la tecnologia IoT (Internet of Things). Si tratta di un tema che non può essere trattato in poche righe, ma tali sistemi contribuirebbero ad ottimizzare i flussi di traffico cittadini, a ridurre i consumi energetici e a potenziare la sicurezza stradale. Il tutto mettendo in costante comunicazione l’auto con le infrastrutture urbane.

Le criticità delle auto smart e la privacy

D’altro canto, le tecnologie in questione prevedono una raccolta massiccia di informazioni e big data, e la loro elaborazione. Si tratta di un sistema che crea dei dubbi, se non addirittura delle preoccupazioni, in merito alla sicurezza dei dati personali degli automobilisti. Questo perché ogni auto diventa un aggregatore di informazioni riguardanti le abitudini di guida, i luoghi visitati, gli orari di spostamento e le preferenze personali.

Per capire meglio questa problematica, è possibile leggere questo approfondimento di ExpressVPN sulle conseguenze sulla privacy delle auto smart, ad esempio. Si possono infatti trovare tutti i chiarimenti relativi al come queste vetture raccolgono le nostre informazioni, e all’uso di queste ultime da parte delle case automobilistiche. Si parla ad esempio della vendita di queste informazioni alle aziende specializzate in marketing e in profilazione degli utenti, o alla loro condivisione con le società che gestiscono i vari sistemi.

Naturalmente esistono diversi modi che possono aiutare a ridurre il problema della fuga di dati e informazioni sensibili. Ad esempio, è possibile utilizzare una VPN quando si connette lo smartphone al sistema di infotainment dell’auto, così da criptare la navigazione collegandosi ad un IP differente dal proprio. Oppure si possono disabilitare gli annunci pubblicitari personalizzati, o addirittura preferire l’acquisto di una vettura di vecchia generazione, dunque priva di connettività.

In conclusione, le auto smart rappresentano sicuramente una tecnologia per certi versi fondamentale per la sicurezza e la comodità. Ma ci sono comunque dei “lati oscuri” che è sempre bene tenere in considerazione. Le criticità legate alla privacy degli automobilisti e alla difesa dei propri dati personali, infatti, non sono affatto da sottovalutare, e incidono sulla possibile scelta della vettura.

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