Site icon Quotidiano Motori

Codice della Strada: tutte le modifiche

codice della strada

Photo by Alan Biglow on Unsplash

Il Codice della Strada è il testo che raccoglie tutta la normativa in materia di circolazione stradale dei veicoli, dei pedoni e degli animali. E’ stato approvato con D.Lgs n. 285/1992 ma nell’arco degli anni è stato necessario più volte modificarlo ed aggiornalo per adeguarlo sia alle normative europee sia alle esigenze inerenti alla circolazione stradale nelle nuove società.

I continui cambiamenti che interessano la società attuale impongono costanti interventi a livello normativo con la conseguenza che non è sempre facile avere una visione completa della nuova regolamentazione. In questo articolo si cercherà di raccogliere nella maniera più esauriente possibile tutte le modifiche che sono state apportate al codice della strada a partire dal 1 Gennaio 2019.

 

Qual è la struttura del testo normativo del Codice della Strada

Per prima cosa è importante conoscere la struttura del testo normativo. Esso si compone di articoli divisi per titoli, tabella punteggi, regolamento di esecuzione e attuazione, appendici. Quindi, nello specifico:

  1. 240 articoli suddivisi per titoli:
    • TITOLO I: Disposizioni generali (artt. 1-12);
    • TITOLO II: Della costruzione e tutela delle strade (artt. 13-45);
    • TITOLO III: Dei veicoli (artt. 46-114);
    • TITOLO IV: Guida dei veicoli e conduzione degli animali (artt. 115-139);
    • TITOLO V: Norme di comportamento (artt. 140-193);
    • TITOLO VI: Degli illeciti previsti dal presente codice e delle relative sanzioni (artt. 194-224 ter);
    • TITOLO VII: Disposizioni finali e transitorie (artt. 225-240);
  2. di una tabella dei punteggi
  3. di un regolamento di esecuzione ed attuazione (D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495) che comprende 408 articoli;
  4. di tre Appendici (Appendice al Titolo I; Appendice al titolo III, Appendice al titolo IV).

In merito agli ultimi importanti aggiornamenti al Codice della Strada, essi sono avvenuti con:

I principali interventi al Codice della Strada riguardano:

L’introduzione di questo comma al Codice della Strada ha creato non poche polemiche, soprattutto da parte di associazioni come Legambiente e Greenpeace in quanto le zone «di cui al comma 9» sono le aree pedonali e le zone a traffico limitato, dove i veicoli a motore possono accedere solo con determinati prerequisti o deroghe. Ora il divieto viene superato dal fatto che veicoli elettrici o anche solo ibridi possano avere accesso libero «in ogni caso» ai perimetri delimitati da un codice della strada che risale al 1992. A fronte di tale polemiche è stata preannunciata una possibile abrogazione e/o modifica del comma recentemente introdotto.

Art. 93: cambiano le regole di circolazione per i veicoli immatricolati all’estero. La nuova versione dell’articolo vieta ai residenti in Italia da più di 60 giorni di circolare con veicoli con targa estera. Divieto esteso a qualsiasi veicolo, compresi quelli commerciali e il divieto è valido per i cittadini italiani e i cittadini stranieri. In caso di un controllo da parte delle autorità competenti, si rischia una sanzione amministrativa molto pesante (Da 712,00 a un massimo di 2.848,00 euro) con l’immediata esclusione del veicolo dalla circolazione. Se entro 6 mesi dalla violazione, non si presenta la richiesta della documentazione necessaria per il trasferimento all’estero o della mancata immatricolazione in Italia, si rischia la confisca del proprio veicolo.

L’articolo 39 del Codice della Strada esclude i veicoli in leasing, in locazioni o in comodato d’uso a cittadini italiani (o residenti) da parte di imprese europee prive di sedi nel nostro Paese. Loro possono circolare tranquillamente ma sono obbligati a conservare a bordo del veicolo la documentazione necessaria. In assenza della documentazione è lo stesso conducente a dover pagare la sanzione amministrativa tra i 250 e i 1.00,00 euro. Si avranno 30 giorni per la presentazione del contratto alle autorità competenti. In caso della mancata ricezione della documentazione richiesta scatterà il fermo amministrativo del veicolo. Trascorsi i 60 giorni, il mezzo sarà riconsegnato con l’obbligo di pagamento di una seconda multa (Dai 705 ai 3.526,00 euro).

Interventi per la riduzione delle emissioni dei veicoli: ecobonus ed ecotassa

E ‘ stato introdotto un sistema di incentivi, sotto forma di sconto sul prezzo, per l’acquisto di autovetture nuove a basse emissioni (c.d. ecobonus). In particolare, in via sperimentale per gli anni 2019, 2020 e 2021, si prevede un contributo tra i 1.500 e i 6.000 euro per chi acquisti, anche in locazione finanziaria e immatricoli in Italia un autoveicolo nuovo, di categoria M1 (ossia un veicolo destinato al trasporto di persone avente almeno 4 ruote e otto posti oltre al conducente), caratterizzato da base emissioni inquinanti, inferiori a 70 g/KM, quindi sostanzialmente per i veicoli totalmente elettrici o ibridi. L’ammontare del contributo è differenziato sulla base di due fasce di emissioni e della circostanza per cui l’acquisto avvenga contestualmente alla consegna per la rottamazione di un veicolo della medesima categoria omologato alle classi Euro 1, 2, 3, 4 (si prevede espressamente che il veicolo rottamato non possa essere rimesso in circolazione). Specifiche disposizioni concernono le vetture in locazione finanziaria (commi 1031-1038). La legge di bilancio ha anche previsto un contributo pari al 30% del prezzo (sino ad un massimo di3.000 euro) anche per l’acquisto di veicoli nuovi di fabbrica di potenza inferiore o uguale a 11kW di categoria L1e e L3e, quindi sostanzialmente dei veicoli a due ruote, ossia ciclomotori e motocicli, qualora sia consegnato per la rottamazione un veicolo della stessa tipologia, di cui l’acquirente sia proprietario o utilizzatore, di categoria euro 0, 1 o 2. Il venditore ha l’obbligo di consegnare quello usato ricevuto dall’acquirente a un demolitore e di provvedere direttamente alla richiesta di cancellazione per demolizione allo sportello telematico dell’automobilista. Per la concessione del contributo in esame è autorizzata la spesa di euro 10 milioni per l’anno 2019 (articolo 1, commi 1057-1063).

Ma le riforme non finiscono qui! Infatti a breve arriverà in Parlamento il testo base del nuovo codice della strada con il quale verranno introdotte le ulteriori seguenti novità:

Ciò che non passa sono le seguenti modifiche:

Queste sono le principali novità che sono state apportate attualmente al Codice della Strada il quale sarà comunque oggetto di nuove ed ulteriori modifiche.

 

Dott.ssa Giovanna Galione

Exit mobile version