Chiunque abbia visto un Tesla Cybertruck sa quanto sia impossibile da ignorare. Le linee taglienti, il profilo massiccio e quel frontale illuminato da una sottile fascia a LED lo rendono inconfondibile. Ma il dettaglio che davvero lo distingue è la carrozzeria in acciaio inossidabile grezzo, lasciata volutamente priva di verniciatura.
Un materiale che richiama più l’industria aerospaziale che quella automobilistica — e non a caso: si tratta di una lega simile a quella usata da SpaceX, altro progetto di Elon Musk. Ma se lo stile è audace, la gestione quotidiana non è affatto semplice.
Un materiale che non perdona

A differenza delle auto tradizionali, dove la vernice può nascondere piccoli graffi e danni superficiali, sul Cybertruck ogni segno è una lesione diretta del metallo. Non c’è strato protettivo. Niente trasparente. Nessuna possibilità di mascherare le imperfezioni con una ritoccata veloce.
Inoltre, il tipo di acciaio scelto da Tesla – una lega 301 piuttosto economica – è meno resistente alla corrosione rispetto ad alternative come il 304, usato per esempio sulle vecchie DeLorean o nelle posate di casa. Questo significa che l’esposizione a elementi come sale, pioggia, sabbia o insetti può rovinare la superficie nel tempo, richiedendo una pulizia frequente e molto attenta.
Lavarlo è complicato, portarlo in carrozzeria peggio

Il manuale utente non lascia spazio a interpretazioni: ogni volta che si guida il Cybertruck su strade salate o dopo il contatto con agenti corrosivi, è necessario lavarlo a fondo. Ma non in un autolavaggio qualsiasi. I detergenti tradizionali, pensati per la vernice, non sono compatibili con l’acciaio grezzo. Le spazzole possono rigarlo facilmente. E non bisogna nemmeno lavarlo al sole.
Dopo il lavaggio, è necessario asciugare i freni facendo una serie di frenate su strada, per evitare che l’umidità comprometta l’impianto. E se si notano tracce di ossidazione? Tesla invita alla calma: si tratta, dicono, della “maturazione naturale” dell’acciaio.
Ma se il danno è serio, il problema diventa economico: riparare l’acciaio inossidabile richiede competenze specifiche, e molti carrozzieri non sono attrezzati per lavorare su superfici simili. Senza vernice, ogni intervento deve essere perfetto, o il difetto sarà evidente. E costoso.
Stile contro funzionalità

Il Cybertruck è pensato per sconvolgere gli schemi estetici del settore automobilistico. E ci riesce, senza dubbio. Ma dietro quella corazza futuristica si nasconde una gestione più rigida e delicata di quanto si immagini. Un prodotto che, più che essere guidato come un normale pick-up, va trattato con la cura di una scultura moderna.