Dettaglio dei freni e cerchi in lega di un’auto elettrica Zeekr con pinza freno bianca.

Come le auto elettriche abbattono l’inquinamento da polveri dei freni

Un’analisi condotta tra Londra, Milano e Barcellona mostra che le auto elettriche riducono dell’83% l’inquinamento da polveri dei freni, migliorando la qualità dell’aria cittadina.

Quando si parla di aria pulita e città sostenibili, l’attenzione si concentra spesso sui gas di scarico. Ma uno studio europeo condotto tra Londra, Milano e Barcellona ha dimostrato che il vero cambiamento arriva anche da un’altra fonte: la polvere dei freni.

Secondo EIT Urban Mobility, i veicoli elettrici producono l’83% in meno di polveri da freni rispetto alle auto con motore a combustione. Questo grazie alla frenata rigenerativa, una tecnologia che consente di rallentare il veicolo invertendo il funzionamento del motore elettrico, convertendo energia cinetica in elettricità. Risultato? Meno usura dei freni meccanici, e quindi meno particelle inquinanti disperse nell’aria.

Cos’è la polvere dei freni e perché è pericolosa

La polvere generata dalla frenata è un mix di ferro, rame, zinco e carbonio. Le particelle hanno dimensioni microscopiche, spesso inferiori ai 10 micron, e possono arrivare fino agli alveoli polmonari, generando stress ossidativo e infiammazione. In alcuni casi, gli effetti sulla salute sono risultati persino più gravi di quelli causati dai gas di scarico del diesel.

Secondo gli studi, fino al 55% del particolato PM10 urbano di origine stradale deriva proprio dai freni. Questo inquinamento colpisce in modo sproporzionato le aree a basso reddito, dove si registra una maggiore incidenza di asma, malattie respiratorie e problemi cardiovascolari.

C’è chi sostiene che le auto elettriche, essendo più pesanti, consumino di più i pneumatici. Ma secondo il rapporto, le polveri da usura degli pneumatici finiscono molto meno in atmosfera rispetto a quelle dei freni. Anche sommando tutte le fonti – gomme, freni e usura dell’asfalto – le auto elettriche producono il 38% in meno di particolato rispetto alle auto a benzina.

Un cambiamento reale, ma non per tutti

In California, dove l’adozione delle auto a zero emissioni è più diffusa, si è registrata una riduzione misurabile dell’inquinamento atmosferico e dei ricoveri per asma. Tuttavia, le disuguaglianze nell’accesso ai veicoli elettrici fanno sì che i benefici non siano distribuiti equamente. Le aree più povere, dove il bisogno sarebbe maggiore, vedono ancora una diffusione limitata.

Con la progressiva riduzione delle emissioni da scarico, le normative europee  stanno iniziando a prendere di mira anche i freni e le gomme. Alcuni costruttori stanno già testando sistemi a tamburo chiuso che catturano le polveri, mentre le aziende produttrici di pneumatici lavorano su mescole a minore usura.

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