Stellantis apre le porte dell’Europa ai cinesi con Leapmotor T03 elettrica a 20.000 euro

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Image: Leapmotor

Stellantis insieme a Leapmotor ha ufficializzato la costituzione di Leapmotor International B.V., una joint venture dove Stellantis possiede il 51% delle partecipazioni. Basata ad Amsterdam e diretta da Tianshu Xin, precedentemente in Stellantis China, la compagnia mira a debuttare con le auto elettriche T03 e C10 nei mercati europei, prevedendo una successiva estensione in India & Asia Pacifico, Cina esclusa, Medio Oriente & Africa, e Sud America entro il quarto trimestre del 2024.

L’inizio delle vendite in Europa è previsto per settembre 2024, toccando nazioni quali Francia, Italia, Germania, Paesi Bassi, Spagna, Portogallo, Belgio, Grecia e Romania tramite la rete distributiva di Stellantis. È atteso l’allestimento di 200 punti vendita entro la fine dell’anno, con un obiettivo di espansione a 500 entro il 2026. I mercati in Medio Oriente & Africa, India & Asia Pacifico e Sud America sono programmati per essere raggiunti alla fine del 2024.

Leap Motor t03
Image: Leap Motor

La Leapmotor C10, il primo modello globale del marchio, realizzato sulla piattaforma LEAP3.0, appartiene al segmento D e integra tecnologie d’avanguardia come il Cell-to-Chassis (CTC) e un cockpit avanzato, garantendo un’autonomia WLTP di 420 km e una classificazione di sicurezza E-NCAP di 5 stelle.

La Leapmotor T03, della quale avevamo parlato già un paio di anni fa, è perfetta per l’ambito urbano, rientra nel segmento A ma offre spazi interni paragonabili a quelli del segmento B, con un’autonomia WLTP di 265 km.

In parallelo, il piano industriale di Stellantis prevede lo sviluppo di auto elettriche e ibride su piattaforme innovative, inclusa una nuova versione compatta Fiat destinata a sostituire la Panda. Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, CEO di Stellantis, è convinto che il  prezzo sia uno dei principali criterio decisionali, evidenziando come la T03 sarà posizionata a un prezzo inferiore rispetto a modelli di segmento B come la Citroën C3, che parte da circa 20 mila euro.

Attraverso la distribuzione capillare e la strategia di prezzo competitivo, la nuova joint venture mira a “democratizzare” l’accesso alle auto elettriche, rendendole una scelta conveniente per un numero maggiore di consumatori.

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