Mirafiori volta pagina dopo 18 anni: finisce la cassa integrazione e arrivano 434 assunzioni

Mirafiori esce dalla cassa integrazione dopo 18 anni: Stellantis avvia una nuova fase industriale con l’ingresso di 434 nuovi lavoratori nello storico stabilimento torinese.

torino mirafiori MRF Industrial Hub

Arrivano segnali positivi dallo stabilimento Stellantis di Mirafiori, dove è stato definito il termine della cassa integrazione e l’ingresso di 434 nuovi lavoratori. La ricognizione, condotta congiuntamente dall’azienda e dai sindacati metalmeccanici, conferma un numero di addetti superiore alle stime iniziali.

La cassa integrazione terminerà il 31 gennaio, con una proroga fino al 14 febbraio per il reparto ex mascherine. Si tratta di un passaggio rilevante per il sito torinese, segnato per anni da ammortizzatori sociali e riduzioni produttive.

Nuovi addetti legati alla Fiat 500 ibrida

La maggior parte delle nuove entrate sarà destinata alla produzione della Fiat 500 ibrida, che rappresenta oggi il perno dell’attività industriale di Mirafiori. 361 lavoratori saranno impiegati direttamente sulla linea della 500 MHEV.

Altri inserimenti riguarderanno settori collegati: 33 addetti nell’area Component delle Meccaniche, 20 nella Circular Economy, 10 in MOPAR a Rivalta e 10 nello stabilimento di Verrone, specializzato nella produzione di cambi per veicoli commerciali.

Si tratta in larga parte di lavoratori somministrati, destinati a essere stabilizzati, ma l’impatto occupazionale è comunque rilevante per l’area torinese.

Mirafiori resta uno dei poli industriali più estesi del gruppo, con un’area complessiva superiore ai 700.000 metri quadrati, di cui circa 450.000 coperti. Al suo interno operano diverse attività strategiche, tra cui il Battery Hub per l’assemblaggio delle batterie Maserati, il polo Sustainera per la Circular Economy e le Meccaniche dell’E-DCT, che producono il cambio ibrido per i modelli Stellantis europei.

Le Carrozzerie producono attualmente Fiat 500 elettrica ed ibrida su un turno, con la previsione di un secondo turno dal marzo 2026, elemento che rende necessaria l’immissione di personale più giovane in un reparto con un’età media elevata.

Il nodo del futuro industriale di Mirafiori

La fine della cassa integrazione e le nuove assunzioni segnano una discontinuità rispetto al passato recente dello stabilimento. Resta però centrale il tema della continuità produttiva nel medio periodo.

La stabilizzazione dei nuovi addetti e il rafforzamento dell’occupazione a Torino dipendono dall’assegnazione di ulteriori modelli allo stabilimento, condizione considerata decisiva per consolidare la ripresa industriale e ridare centralità a Mirafiori nel panorama automobilistico nazionale.

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