Le multe per infrazioni gravi sono poche secondo l’Unione Nazionale Consumatori

Gianluca Pezzi
25/08/2020

Le multe per infrazioni gravi sono poche secondo l’Unione Nazionale Consumatori

Poche le multe per infrazioni gravi, secondo l’Unione Nazionale Consumatori. E i dati raccolti sono impietosi: le multe per le infrazioni gravi rappresentano infatti la minima parte di quelle cominate. Quelle per il mancato rispetto della distanza di sicurezza (art. 149 Cds), che determina il 9% degli incidenti, sono lo 0,025%, 4.376 multe. Le multe date dai vigili per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti (art. 187) sono solo 837, lo 0,005%, per guida in stato di ebbrezza alcolica (art. 186) sono 5.620, lo 0,032%. Secondo UNC, invece di avere ausiliari della sosta che danno multe facili per fare cassa, servono più vigili nelle strade, che fanno più controlli per le infrazioni realmente pericolose.

Purtroppo i dati dimostrano che si potrebbe fare molto di più se i Comuni, ad esempio, invece di dare l’80% delle loro multe per sosta vietata e ztl, si concentrassero anche sulle infrazioni più pericolose, che determinano più incidenti” secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Le multe elevate dai vigili nei comuni capoluoghi per divieto di sosta (art. 157 e 158 Cds) sono pari a 3,5 mln (3.527.685) su un totale di 17,3 mln (17.381.283), il 20,3%, mentre quelle per le ztl (art. 7 Cds) sono oltre 10 mln (10.179.804), pari al 58,6%, per un totale pari al 78,9%. Multe facili da dare, specie quelle delle ztl.

Bene, invece, i dati Istat secondo i quali nel 2019 sono calati sia gli incidenti stradali che i morti. In particolare, nel 2019 sono stati 172.183 gli incidenti stradali con lesioni a persone in Italia, in lieve calo rispetto al 2018 (-0,2%), con 3.173 vittime, in diminuzione rispetto al 2018 (-161, pari a -4,8%). Ovviamente, si può e si deve migliorare ancora.

 

 

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