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Neopatentati: i consigli utili per i genitori

I genitori hanno un grande impatto sui figli neopatentati e possono dare consigli utili a una guida sicura e responsabile.

I neopatentati sono di solito molto entusiasti di iniziare a guidare, ma non hanno l’esperienza e la consapevolezza delle loro responsabilità. Per questo i genitori anche i primi tempi dopo il conseguimento della patente continuano a dare insegnamenti e consigli utili alla sicurezza: sta anche e soprattutto a loro insegnare la guida ai nuovi giovani, a rispettare il Codice della Strada e a dare regole base semplici ma fondamentali.

Neopatentati: attenzione allo smartphone

I rischi dei neopatentati, giovani o adulti che siano, sono dovuti alla loro inevitabile mancanza di esperienza che li porta anche a non essere consapevoli della pericolosità di alcuni comportamenti. Chi ha ottenuto da poco il permesso di circolare autonomamente su strada potrebbe infatti avere reazioni inadatte quando guida in contesti non semplici, per esempio di notte, quando piove o nevica, o anche con passeggeri a bordo.

La mancata esperienza, di solito, porta a tanta impulsività e a troppa fiducia nelle proprie possibilità che, a sua volta, crea uno stile di guida rischioso caratterizzato da un mancato rispetto della distanza di sicurezza, manovre rischiose, velocità eccessiva. Tra giovani, inoltre, questi comportamenti possono accentuarsi, aumentando il rischio di situazioni pericolose.

smartphone alla guida

Rispetto agli scorsi anni, oggi non è tanto la guida in stato di ebbrezza o la guida senza cinture, quanto lo smartphone a rappresentare l’elemento più pericoloso per la sicurezza stradale. La distrazione dovuta a questi dispositivi, infatti, compromette e non poco i tempi di reazione, perché va a influire in modo negativo sia sul campo visivo, sia sulle funzioni cognitive e uditive – e questo anche a basse velocità. I riflessi, inoltre, vengono ulteriormente ridotti se il conducente scrive o legge messaggi, perché la chat crea una distrazione manuale, cognitiva e visuale.

Infine, attenzione al riposo: i giovani tendono a fare “le ore piccole”, ma anche se si ha l’abitudine a gestire un ritmo di vita frenetico, o che vede comunque la persona fare tardi spesso, rimanere svegli per 18 ore alla guida ha praticamente lo stesso impatto dello stato di ebbrezza.

Evitare le tragedie

I fattori sopra analizzati sono causa degli incidenti automobilistici, principali fattori di lesioni gravi e morti tra i giovani. Tuttavia, gli adulti possono evitare queste tragedie aiutando i ragazzi ad essere più responsabili. Questo può essere permesso più efficacemente se i giovani hanno un modello da seguire, e quindi se anche i genitori hanno nel loro bagaglio culturale una guida sicura e responsabile.

La guida dei genitori non è minimamente da sottovalutare, perché come per quasi tutte le cose i figli tendono ad assumere una guida molto simile a quella di chi li ha cresciuti. Per questo, un genitore ha la possibilità di intervenire in modo credibile e autorevole per insegnare al figlio a riconoscere le situazioni di pericolo, e cosa può scatenarle. Inoltre, può insegnargli il modo corretto di reagire, dato che chi guida da molti anni riesce a mantenere la calma in situazioni di stress, e a dare utili suggerimenti.

Un primo esempio, quindi, è quello di collocare lo smartphone in un vano dell’automobile (quelle moderne ne presentano uno apposito). Quando si parla con il proprio figlio, bisogna farlo con calma, senza creare allarmismi, e informarlo di tutti i rischi e dei pericoli che derivano da una distrazione. Anche se le auto oggi suonano in maniera molto fastidiosa, verificate sempre che utilizzi la cintura di sicurezza e insegnategli a farla usare ai passeggeri, quando ne trasporta. In questo può essere utile sottoscrivere un accordo familiare, chiedendo al figlio di impegnarsi ad allacciare la cintura e non superare i limiti, nonché a non bere quando guida, con delle punizioni per quando questo impegno viene a mancare.

È poi opportuno insegnare loro la regolazione corretta degli specchietti retrovisori, nonché del sedile per trovare la posizione di guida senza dimenticare la giusta impugnatura del volante, che va tenuto alle “10:10”.

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