Osservatorio Pedoni: a Gennaio 46 morti, come un condominio di 5 piani

Gianluca Pezzi
03/02/2020

Osservatorio Pedoni: a Gennaio 46 morti, come un condominio di 5 piani

L’ “Osservatorio Pedoni” è una iniziativa di ASAPS  che raccoglie mensilmente i dati gli incidenti rilevati dalle Forze di Polizia e dalle Polizie Locali, per avere costante aggiornamento sui sinistri che vedono coinvolti i pedoni.

I numeri sono deprimenti: l’Osservatorio Pedoni ha già contato che dal 1° al 31 Gennaio 2020 sono morti in Italia 46 pedoni, 26 uomini e 20 donne. 32 erano cittadini italiani, 14 stranieri. I più giovani sono due 21enni tedeschi, tra i sette deceduti nel tragico incidente di Lutago ad inizio anno, provocato da un guidatore ubriaco. Il più anziano è risultato essere un 89enne di Roma.

Quelli dell’Osservatorio Pedoni, sono dati raccolti tra i referenti di ASAPS sul territorio nazionale e dai mass-media, e vengono proposti come indicativi, in quanto i dati ufficializzati da ACI-Istat tengono conto dei decessi avvenuti entro trenta giorni dall’incidente.

I dati dell’Osservatorio Pedoni

I dati sulle condizioni del conducente del veicolo che in numerosi casi ha investito i 45 pedoni poi deceduti sono decisamente allarmanti.

  • 11 pedoni morti con conducente sorpreso in stato di ebbrezza
  • 2 pedoni morti con conducente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti
  • in 6 casi l’investitore è fuggito dopo l’investimento
  • in 1 caso l’investitore era un neo-patentato.

La regione in cui si è avuto il più alto numero di pedoni deceduti è il Lazio 10, di cui ben 4 a Roma, poi la Provincia Autonoma di Bolzano 7, Marche e Toscana 4, Veneto ed Emilia Romagna 3, Sardegna, Molise, Piemonte e Puglia 2, un unico decesso in Lombardia, Liguria, Calabria, Umbria, Sicilia, Basilicata e Campania.

I veicoli investitori si distinguono in: 39 autovetture, 2 autocarri, 1 autobus urbano. In due casi di pirateria, al momento, non si conosce il tipo di veicolo coinvolto.

Sui 45 pedoni che hanno perso la vita, uno non risulta ancora identificato compiutamente, mentre gli ultra 65enni sono 19, a conferma che le persone più anziane sono quelle più a rischio.

Gli incidenti plurimortali a Gennaio con il coinvolgimento di pedoni sono stati 4. Oltre a quello di Lutago con 7 giovani vittime, si sono registrati il duplice omicidio stradale a Senigallia con  due donne travolte appena uscite dalla discoteca, e altri due sinistri con due coppie di anziani nel Lazio ad Aprilia e a Santa Marinella, tragedie che solo nel 2019 avevano già visto la morte di ben 24 coppie di anziani morti insieme.

Ad oggi risultano almeno una trentina di casi in cui il pedone sia stato ricoverato in codice rosso ancora in prognosi riservata, con la speranza e l’augurio ovviamente di non dover aggiornare la statistica dei 46 morti di Gennaio. Dati che allarmano specialmente per i 19 casi causati da ubriachi, drogati e pirati stradali.

L’Osservatorio Pedoni cerca di far riflettere l’opinione pubblica in modo da modificare i propri comportamenti. Il rispetto dei pedoni sulle strisce pedonali in Europa è assoluto, mentre in Italia si registra un enorme numero di investimenti proprio nel luogo più sicuro per il Codice della Strada.

Osservatorio Pedoni: aumentare i controlli su strada

Non siamo in grado di dire oggi, quanti morti siano stati provocati dalla distrazione da cellulare, il vero “virus stradale” che potrebbe avere un unico vaccino. La richiesta dell’ASAP è di un innalzamento del numero di controlli su strada, come in effetti è avvenuto nella seconda parte del mese di Gennaio, con processi  rapidi e rispondenti alla norma sull’omicidio stradale introdotto nel 2016, ma che inizia a presentare falle che vanno subito chiuse dal Parlamento che vive nuovamente una fase di stallo sulla riforma del Codice della strada.

Dall’altra parte vengono segnalati casi in cui lo stesso pedone distratto dall’uso del cellulare mette a repentaglio la propria incolumità e anche su questo servono campagne di sensibilizzazione da parte delle Istituzioni.

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