La revisione ha scadenze precise e non prevede un vero periodo di tolleranza. Ecco cosa succede dopo la data limite, se si può circolare e quali rischi si corrono.
La risposta breve: quanto tempo hai dopo la scadenza della revisione auto
La domanda è semplice: quanto tempo si ha per fare la revisione dopo la scadenza? La risposta, però, spesso spiazza gli automobilisti. Non esiste un “periodo di grazia” garantito dalla legge oltre il termine indicato. Per le auto private la data utile di riferimento è l’ultimo giorno del mese riportato sulla carta di circolazione o sul certificato di revisione. Dal primo giorno del mese successivo l’auto è considerata non in regola e, se circola, può essere sanzionata.
In pratica, il margine reale è rappresentato dal mese indicato come scadenza: entro la fine di quel mese puoi ancora presentarti al controllo. Superata questa soglia temporale, ogni utilizzo dell’auto su strada pubblica espone a possibili sanzioni, a prescindere dal fatto che tu abbia già prenotato la revisione.
Cosa prevede il Codice della strada sulla revisione
L’obbligo di revisione è disciplinato dall’articolo 80 del Decreto legislativo 30 aprile 1992 n. 285, il Codice della strada. La norma stabilisce che le auto devono essere sottoposte periodicamente a controllo tecnico per verificare condizioni di sicurezza, emissioni e idoneità alla circolazione.
Per le auto ad uso privato la regola è questa: prima revisione dopo quattro anni dalla data di prima immatricolazione, poi controlli successivi ogni due anni. La legge 25 novembre 2024 n. 177 ha introdotto vari interventi in materia di sicurezza stradale e revisione del Codice della strada, ma il principio di base resta invariato: se la revisione è scaduta e l’auto circola, si è fuori dalle regole.
Esiste davvero una tolleranza dopo la scadenza?
Molti automobilisti sono convinti che ci siano alcuni giorni di tolleranza dopo la scadenza della revisione. Dal punto di vista normativo, però, non viene previsto un intervallo ulteriore oltre il termine indicato. L’unico riferimento pratico è il fatto che la scadenza sia espressa con mese e anno: di conseguenza, la validità si intende fino all’ultimo giorno di quel mese.
Dal primo giorno del mese successivo, l’auto è potenzialmente sanzionabile se circola. L’unica eccezione ammessa nella prassi è lo spostamento strettamente necessario per recarsi al centro di revisione nel giorno dell’appuntamento, portando con sé la prova della prenotazione. Anche in questo caso, però, si tratta di una situazione che non va interpretata come libera autorizzazione all’uso quotidiano dell’auto con revisione scaduta.
Cosa fare se la revisione è già scaduta
Se ti accorgi che la revisione è scaduta, la prima regola è semplice: evitare di utilizzare l’auto per spostamenti ordinari. È consigliabile lasciarla ferma e prenotare al più presto un controllo presso un centro autorizzato.
Prima di presentarti è utile eseguire una verifica di base: controlla il funzionamento delle luci, lo stato degli pneumatici, eventuali spie accese sul cruscotto, livello dei freni e condizioni generali. Questo riduce il rischio di esito negativo e di dover tornare una seconda volta, con ulteriore perdita di tempo.
Revisione scaduta e sanzioni: quanto si rischia
La revisione fuori tempo non è solo un’irregolarità formale. Circolare con l’auto non revisionata può portare a multe da 173 a 694 euro, con l’annotazione sul documento di circolazione della sospensione dell’auto finché non viene effettuata la revisione.
Se l’irregolarità viene accertata più volte nel tempo, l’importo può salire fino a un intervallo compreso tra 346 e 1.388 euro. Nei casi più gravi, quando l’auto è già sospesa dalla circolazione per mancata revisione e viene comunque utilizzata, la sanzione può arrivare a cifre comprese tra 1.998 e 7.993 euro, con fermo amministrativo del mezzo per un periodo definito. A questo si aggiunge il rischio, in caso di incidente, che l’assicurazione contesti la copertura e chieda il rimborso delle somme pagate.
Prenotazione della revisione: posso circolare se la data è oltre la scadenza?
Un equivoco molto frequente riguarda la prenotazione della revisione. Avere un appuntamento fissato dopo la scadenza non ti autorizza automaticamente a usare l’auto ogni giorno fino a quella data. La prenotazione è utile per dimostrare la volontà di mettersi in regola e, come detto, può giustificare lo spostamento strettamente necessario per raggiungere il centro di revisione nel giorno stabilito.
Questo non significa però poter continuare a utilizzare l’auto come se fosse in regola. Dal punto di vista del Codice della strada, l’elemento decisivo resta la data di scadenza: superato il mese indicato, la revisione è considerata scaduta e l’auto è passibile di sanzione se circola.
Come non arrivare con la revisione scaduta
Per evitare di chiedersi all’ultimo minuto quanto tempo si ha dopo la scadenza, conviene organizzarsi in anticipo. Appena ricevi il certificato di revisione, annota subito mese e anno della prossima scadenza sulla carta di circolazione, sull’agenda o sullo smartphone. Imposta un promemoria digitale almeno un mese prima del termine, così da avere il tempo necessario per prenotare senza fretta.
Un’altra buona abitudine consiste nel collegare mentalmente la revisione ad altri momenti ricorrenti, per esempio il rinnovo dell’assicurazione o il pagamento del bollo. Collegare più scadenze aiuta a non dimenticare nessuna delle tre e a tenere l’auto sempre in condizioni regolari.
Domande frequenti sulla revisione scaduta
Dal punto di vista delle norme, superata la fine del mese di scadenza l’auto non è più in regola e non dovrebbe circolare. Anche se il ritardo è di pochi giorni, in caso di controllo potresti essere sanzionato.
La prenotazione dimostra che stai cercando di regolarizzare la situazione, ma non equivale a un via libera a usare l’auto. È prudente limitare gli spostamenti al tragitto necessario per raggiungere il centro nel giorno dell’appuntamento.
Non esiste un numero di giorni preciso indicato dalla legge come tolleranza. Dal momento in cui la data indicata sul certificato o sulla carta di circolazione è superata (oltre il mese di riferimento), l’auto può essere sanzionata se circola.
Oltre alle sanzioni amministrative, l’assicurazione può contestare la piena validità della copertura. In alcune situazioni può rivalersi sull’assicurato, chiedendo il rimborso di quanto versato ai terzi danneggiati.
Dipende dalla data dell’ultimo controllo. Se la revisione è valida solo per pochi mesi, conviene organizzarsi in anticipo. In caso di scadenza già superata, l’auto non andrebbe ritirata su strada pubblica prima di aver effettuato la revisione.
Fonti: Ministero Infrastrutture e Trasporti, Normattiva, Gazzetta Ufficiale. Aggiornamento 18 Novembre.
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