batterie stoccaggio energetico

Batterie dismesse di auto elettriche tornano a nuova vita per alimentare l’intelligenza artificiale

Redwood Materials ha realizzato il più grande impianto di microgrid con batterie EV di seconda vita, alimentando un data center AI con 12 MW/63 MWh.

Nel deserto vicino a Sparks, in Nevada, Redwood Materials ha realizzato il più grande impianto di microgrid con batterie EV di seconda vita in Nord America.

Un progetto che mette insieme un impianto fotovoltaico da 20 MW, un sistema di accumulo da 12 MW e 63 MWh, e una flotta di 792 batterie provenienti da auto elettriche dismesse, oggi al servizio di un data center AI modulare sviluppato da Crusoe.

Le batterie, non più adatte all’uso automobilistico ma ancora funzionanti, vengono selezionate da Redwood Energy, la divisione energetica dell’azienda. La capacità residua varia tra il 50 e l’80%, sufficiente per fornire energia in modalità stazionaria, con stress molto inferiore rispetto all’impiego su strada. Un sistema pensato per offrire scalabilità, rapidità di installazione e riduzione dei costi.

Energia autonoma per l’AI

Il cuore del progetto è un data center alimentato da 2.000 GPU, destinato a gestire carichi complessi legati all’intelligenza artificiale. La piattaforma modulare Crusoe Spark™ consente di collegare direttamente le unità AI alla microgrid, garantendo autonomia dalla rete e tempi di attivazione minimi. Un’architettura pensata per territori remoti, dove le connessioni elettriche tradizionali sono lente e costose.

Redwood Materials gestisce già oltre 20 GWh di batterie ogni anno, provenienti da circa 250.000 veicoli, che rappresentano quasi il 90% del riciclo di accumulatori in Nord America. Il portafoglio attuale supera 1 GWh di batterie pronte al riutilizzo, ma l’azienda punta ad arrivare a 5 GWh aggiuntivi entro il 2026, con progetti futuri da oltre 100 MW.

Riciclo, riuso e strategia circolare

Il modello circolare di Redwood parte dal riutilizzo delle batterie per l’accumulo, per poi riciclarle e recuperare materiali preziosi come litio, nichel e cobalto. Un processo che riduce i costi, limita l’estrazione mineraria e ottimizza l’intera filiera energetica, in linea con le sfide ambientali e tecnologiche del prossimo decennio.

I data center per l’AI richiedono potenze sempre più elevate. Le batterie EV di seconda vita rappresentano una risposta concreta: più economica, veloce da installare e sostenibile rispetto alle infrastrutture tradizionali. Il progetto nel deserto del Nevada dimostra che efficienza computazionale ed economia circolare possono coesistere.

Lo sguardo al futuro

Redwood mira a raggiungere 20 GWh di storage riutilizzabile entro il 2028, definendo una nuova traiettoria per la transizione energetica legata all’AI. Un’alleanza tra innovazione digitale ed energia ripensata che potrebbe cambiare il modo in cui alimentiamo il mondo dei dati.

 

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