Un pezzo rilevante dell’infrastruttura nazionale per la distribuzione carburanti cambia proprietario e torna sotto controllo italiano. A Roma è stato firmato l’accordo vincolante per la cessione di EG Italia, che dal 2018 deteneva la rete a marchio Esso, a un consorzio composto da cinque aziende italiane legate a sei storiche famiglie imprenditoriali del settore.
Un’operazione da 425 milioni per 1.200 stazioni di servizio
Il consorzio è formato da Pad Multienergy, Vega Carburanti, Toil, Dilella Invest e Giap, realtà radicate nel territorio e attive da decenni nella rete carburanti. Con questa operazione acquisiscono circa 1.200 impianti di distribuzione, equivalenti al 6% della rete nazionale, comprendendo anche ristorazione e minimarket integrati.
Il valore stimato dell’operazione è di 425 milioni di euro. Advisor finanziari sono stati Mediobanca e Equita Mid Cap Advisory, mentre per gli aspetti legali e fiscali sono stati coinvolti Gianni & Origoni, EY-Parthenon, Zaglio Orizio Braga e Associati, e Pirola Pennuto Zei & Associati.
Una rete nata da Siap, cresciuta con ExxonMobil
La presenza di Esso in Italia risale alla Società Italo-Americana pel Petrolio (Siap), fondata a Venezia e diventata Esso Italiana nel 1972. Dal 2018 la rete era gestita da EG Italia, controllata dal gruppo britannico EG Group, attivo con oltre 6.300 stazioni tra Europa, USA e Australia.
EG Italia ha generato 2 miliardi di euro di fatturato e occupato circa 400 dipendenti. L’uscita dal mercato italiano rientra nella strategia di EG Group volta alla riduzione del debito e alla concentrazione su mercati ritenuti prioritari, come quello statunitense.
I protagonisti: sei famiglie per cinque società
Il consorzio è guidato da operatori già fortemente radicati nel mercato:
- Pad Multienergy, controllata da Brixia Finanziaria, riconducibile alle famiglie Zani Ondelli e Petrolini, è già licenziataria del marchio Shell in Italia.
- Vega Carburanti, della famiglia Vianello, è pioniera nel GPL e opera in tutto il Nord.
- Toil, della famiglia Toti, ha sede a Napoli e presidia il Sud.
- Dilella Invest, dei Dilella di Bari, è attiva soprattutto in Puglia.
- Giap, della famiglia Minardo di Modica, gestisce 200 impianti dal 1970.
Questa struttura consente al nuovo consorzio di coprire in modo capillare l’intero territorio nazionale.
Transizione energetica e sinergie future
Il nuovo assetto proprietario punta anche a sviluppare nuovi servizi per la mobilità, con un’attenzione dichiarata alla transizione energetica. In programma ci sono sinergie commerciali tra le società acquirenti, l’ampliamento dei servizi offerti e, in prospettiva, l’introduzione di soluzioni per la mobilità elettrica.
L’operazione sarà finalizzata entro la fine dell’anno, subordinatamente all’autorizzazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm).