Fiat 500e elettrica del Politecnico di Milano in marcia davanti a una farmacia

Sharing for Caring: la guida autonoma che aiuta chi ha più bisogno. Fiat 500e del Politecnico di Milano per mobilità e inclusione, senza compromessi

Il Politecnico di Milano presenta il primo prototipo italiano di navetta autonoma per anziani e persone con mobilità ridotta, pensato per i piccoli comuni.

La mobilità autonoma non è solo una questione tecnologica. Può essere anche un mezzo concreto per migliorare la qualità della vita, soprattutto per chi vive in zone poco servite e ha una ridotta autonomia personale.

È questa la visione dietro a “Sharing for Caring”, il primo prototipo italiano di veicolo a guida autonoma pensato per anziani e persone con fragilità, sviluppato dal Politecnico di Milano.

Il progetto: semplice, concreto e replicabile

Fiat 500e con livrea del Politecnico di Milano in un centro cittadino con negozio di fiori in primo piano
Image: Politecnico di MIlano

Protagonista del progetto è una Fiat 500 elettrica, adattata e dotata di tecnologia AIDA (Artificial Intelligence Driving Autonomous). Durante la dimostrazione pubblica a Boario, la vettura ha percorso le strade cittadine in autonomia, simulando un servizio navetta tra le abitazioni e i luoghi d’interesse quotidiano come farmacie e supermercati. Durante il test era presente a bordo un “safety-driver”, per rispettare le direttive del Decreto Ministeriale 70 del 2018 “Smart Road”.

L’iniziativa dimostra che l’innovazione può essere inclusiva e accessibile, non solo nei grandi centri ma anche nei comuni montani o a bassa densità abitativa, dove i servizi di trasporto pubblico sono spesso insufficienti.

Cruscotto tecnologico della Fiat 500e a guida autonoma con doppi schermi e sistema di navigazione
Image: Politecnico di MIlano

Il veicolo è dotato di sistemi di guida autonoma avanzati e, in linea con le normative vigenti, viaggia con un operatore di sicurezza a bordo. La scelta della Fiat 500 3+1 non è casuale: l’architettura con porta posteriore laterale rende l’accesso più semplice anche per chi ha difficoltà motorie.

Il design ispirato al Kintsugi, l’arte giapponese che valorizza le linee di rottura delle ceramiche riparlandole con l’oro, rappresenta simbolicamente la bellezza nascosta nelle fragilità. Una metafora perfetta per un progetto che non guarda ai limiti, ma alle potenzialità.

Un modello di mobilità sociale

Interni della Fiat 500e del Politecnico di Milano con passeggeri anziani e conducente al volante
Image: Politecnico di MIlano

“Sharing for Caring” non è solo una sperimentazione. È un modello scalabile e sostenibile, pensato per essere replicato in territori dove i tradizionali servizi a domanda non sono economicamente sostenibili.

L’obiettivo è semplice e potente: restituire autonomia alle persone, attraverso un servizio efficiente, a basso impatto ambientale e ad alto valore umano.

Fiat 500e del Politecnico di Milano parcheggiata con porte aperte e livrea verde decorata
Image: Politecnico di MIlano

Il progetto nasce all’interno del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST), con il supporto della Fondazione Ico Falck, della Fondazione Politecnico di Milano e il contributo tecnologico di Cisco Italia. Regione Lombardia ha dato pieno sostegno all’iniziativa, riconoscendone il valore strategico per l’innovazione territoriale.

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