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Più puliti senza elettrico: Škoda sceglie il biodiesel HVO

Škoda Auto introduce l’HVO come primo rifornimento per i diesel e per la propria flotta logistica, riducendo fino al 90% le emissioni di CO2.

Škoda Auto ha deciso di utilizzare HVO (olio vegetale idrotrattato) come primo rifornimento per i nuovi modelli diesel prodotti negli stabilimenti della Repubblica Ceca e per alimentare la propria flotta logistica interna. Una scelta coerente con la strategia di decarbonizzazione del marchio, che punta alla neutralità climatica in tutti gli impianti produttivi cechi e indiani entro il 2030.

Un carburante avanzato e sostenibile

Il carburante HVO viene realizzato tramite idrogenazione di oli e grassi di scarto, tra cui l’olio da cucina usato, senza fare ricorso a colture agricole, a differenza del biodiesel. Questo lo rende particolarmente sostenibile, anche perché non richiede uso di suolo agricolo.

Rispetto al gasolio fossile, l’HVO ha un numero di cetano più alto (70 contro 51), è privo di zolfo e idrocarburi aromatici, migliora la combustione e riduce le emissioni di particolato, contribuendo a un funzionamento più silenzioso dei motori e a cicli di rigenerazione meno frequenti dei filtri DPF.

Disponibilità e compatibilità

Tutti i modelli Škoda omologati dal 2021 sono compatibili con l’HVO, indicati dal marchio XTL sul tappo del serbatoio. I carburanti HVO sono già diffusi nei mercati europei, compresa l’Italia, e possono essere mischiati con il diesel tradizionale.

La strategia ambientale di Škoda prevede anche la conversione della centrale termica di Mladá Boleslav alla biomassa, con un risparmio di oltre 290.000 tonnellate di CO2 all’anno. Lo stabilimento di Vrchlabí ha già raggiunto la neutralità carbonica nel 2020.

Con l’adozione dell’HVO e una serie di interventi strutturali, Škoda punta a ridurre significativamente l’impatto ambientale della propria attività industriale, rendendo più sostenibile anche l’intero ciclo produttivo e logistico.