Fiat Nuova 500 Berlina

Tagliando auto elettrica: il costo e ogni quanto va fatto.

Come funziona e quanto costa il tagliando di un'auto elettrica e perchè va fatto. L'esempio del tagliando della Fiat 500e elettrica.

Il tagliando di un’auto elettrica funziona al pari di quello di un’auto termica: in base ai termini stabiliti dal costruttore, che possono essere dopo 1 anno o ogni 15-20.000 km, l’auto va portata nelle officine convenzionate per il controllo, che risulta però molto più rapido visto il minor numero di componenti.

Solitamente, il tagliando coincide con il richiamo per l’aggiornamento software, cosa che invece richiede molto più tempo.

Quanto costa il tagliando auto elettrica

Per questo articolo mi baso sull’esperienza personale, dato che riguarda il tagliando della mia Fiat 500 elettrica.

Nello specifico, il costo è stato di 67 € e ha riguardato fondamentalmente la manodopera, visto che l’unica operazione fatta è il cambio del filtro dell’aria.

Guardando sui vari forum e sul gruppo ufficiale dei proprietari di Fiat 500 elettrica di cui sono parte anche io su Facebook, i costi si aggirano tra i 60 e i 100 €, in base all’officina e agli interventi richiesti.

Normalmente si controlla anche il sistema di raffreddamento del motore elettrico e soprattutto quello della batteria, ed eventualmente lo stato di sospensioni e freni. Dal momento che la 500, come la maggior parte delle auto elettriche, non ha freni a disco ma a tamburo, non è richiesto il cambio delle pastiglie.

Se c’è da cambiare la batteria

Come detto, il tagliando auto elettrica ha lo stesso scopo di quello di un’auto a combustione interna, e questo significa anche intervenire sulle componenti guaste, per sostituirle.

Grande attenzione, ovviamente, sulla batteria. Fiat normalmente non rilascia la certificazione dello stato della batteria, che si può eventualmente chiedere: nel mio caso, dopo un anno e oltre 21.000 km percorsi, quasi metà dei quali in autostrada verso il Nord Europa, lo stato è ancora quello iniziale, con l’autonomia reale in che in molti casi si aggira sui 320 – 330 km in uso misto.

Altri costruttori, come per esempio Renault, tendono invece a certificare l’accumulatore, anche in ottica di rivendita.

Kia EV6 GT Line

Ad ogni modo, Fiat garantisce la batteria per 8 anni o 160.000 km, più o meno in linea con la gran parte dei costruttori. Ci sono alcuni casi specifici: Kia, per esempio, sulle sue elettriche ha garanzia per la batteria di 7 anni a km illimitati; mentre Volvo garantisce la batteria per tutta la durata della vita dell’autovettura.

In tutti i casi significa che in caso di perdita di capacità, al momento del tagliando non si deve pagare l’accumulatore nuovo ma solo la manodopera per la sostituzione, che va dai 200 ai 500 € in base all’auto, al tipo di batteria e ovviamente all’officina.

Difficile, comunque, che la batteria scenda di oltre il 30 % delle sue capacità in 8 anni,  soprattutto per un’auto come la 500 che viene usata prevalentemente in città, a meno che, come nel mio caso, non vi prenda una vena di follia e decidiate di girarci il continente.

Il costo del tagliando varia in base al modello, come vale per le auto termiche. Vedendo in rete, sui vari gruppi, la media è intorno ai 50-60 €, in linea con la mia spesa, con un minimo che può andare anche da 30 €, come nel caso di Hyundai Kona EV, fino agli oltre 500 € richiesti ai clienti Tesla Model 3, che immagino possano salire con gli altri modelli. Tesla, però, ha tutto un altro approccio per quanto riguarda i controlli, tanto che si possono fare solo presso le officine Tesla e poche altre.

Gli aggiornamenti

Altro nodo cruciale, quello degli aggiornamenti. Le auto elettriche oggi sono iper connesse con software paragonabili a quelli di uno smartphone. Lo stesso Uconnect 5, con cui è equipaggiata la mia Fiat 500 Icon, è basato su Android e riceve aggiornamenti per migliorare le funzionalità o risolvere alcuni problemi dell’auto.

Gli aggiornamenti rappresentano il vero impegno, ma dal momento che l’auto è in garanzia non sono a carico economico del cliente. Vale a dire che li paga Fiat, ed è un bene. Nel mio caso erano circa una decina di aggiornamenti, volti per lo più a risolvere alcune problematiche riscontrate da alcuni utenti e dalla stessa Fiat, e che richiedevano circa 7 ore per essere completati.

Fiat Nuova 500e

Ma, come mi ha fatto notare il ragazzo dell’officina, nel caso anche solo uno di loro venisse interrotto per mancanza di connessione, bisogna ricominciare da capo. Anche per questo, l’auto viene tenuta almeno due giorni, che nel mio caso sono diventati tre. Ora, io ho altre auto a casa e per lavoro me ne arrivano continuamente, ma immagino che per un utente “normale” possa rappresentare un problema, se non è prevista un’auto sostitutiva.

Ma cosa hanno risolto gli aggiornamenti? Stando a quello che mi è stato raccontato, alcuni utenti riscontravano problemi relativi allo spegnimento della vettura, che non avveniva. Oppure a fari che rimanevano accesi, problemi alla radio o ad alcuni sistemi ADAS. Fortunatamente a me non è mai successo nulla di tutto questo, ma se Fiat ha deciso di intervenire tanto meglio.

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