È ufficiale: Tata Motors, colosso indiano del settore automobilistico, lancerà un’offerta pubblica d’acquisto su Iveco, per un valore complessivo di 3,8 miliardi di euro. Ogni azione sarà valutata 14,1 euro, più un dividendo straordinario di 5,5‑6 euro per azione derivante dalla cessione del business Difesa. Il prezzo offerto incorpora un premio minimo del 22% rispetto alla quotazione media dei mesi precedenti. Il consiglio di amministrazione di Iveco ha già approvato l’operazione, e la holding Exor, azionista con oltre il 27%, ha confermato l’impegno a parteciparvi.
Tata ha preso una serie di impegni formali: sostegno alla strategia industriale attuale, tutela delle relazioni con dipendenti, fornitori e clienti, ed esenzione da ristrutturazioni significative o chiusura di stabilimenti. Nessuna riduzione dell’occupazione è prevista. L’identità aziendale di Iveco, i suoi marchi e valori fondamentali resteranno intatti per almeno due anni.
La fusione unirà due realtà complementari: Iveco ed il ramo commerciale di Tata Motors formeranno un gruppo con ricavi combinati di circa 22 miliardi di euro, vendite annuali superiori a 540.000 unità e presenza bilanciata tra Europa (50 %), India (35 %) e Americhe (15 %). Questa operazione creerà un attore globale nel mercato dei veicoli commerciali leggeri e pesanti.
Negli ultimi due anni Iveco ha siglato collaborazioni con Foton, Hyundai e Ford Trucks per sviluppare veicoli elettrici e fuel-cell. Ha inoltre firmato un’intesa con Stellantis per introdurre veicoli leggeri elettrici (eJolly, eSupeerJolly). Il passaggio sotto Tata rappresenta un punto di svolta: un nuovo percorso globale senza sovrapposizioni tra capacità produttive e territori di mercato.
Divisione Difesa resta italiana: rileva Leonardo

Una parte strategica rimarrà sotto il controllo italiano. La divisione Iveco Defence, con 6 siti produttivi e ricavi di 1,133 miliardi nel 2024, verrà acquisita da Leonardo per 1,7 miliardi di euro. L’operazione rafforza il ruolo di Leonardo come principale OEM nel settore della difesa terrestre, integrando competenze nei sistemi elettronici, veicoli blindati e logistica militare. Il closing è previsto entro il marzo 2026.
L’acquisizione rappresenta un cambiamento strutturale nel settore automotive italiano. Il passaggio di Iveco sotto controllo estero accresce l’attenzione sulla protezione degli asset industriali strategici. La scelta di mantenere il settore Difesa sul territorio nazionale con Leonardo garantisce stabilità occupazionale e continuità tecnologica in un ambito di forte rilevanza industriale e strategica.