Youri Djorkaeff intervista 2019

Youri Djorkaeff: l’auto dei suoi sogni e il viaggio in Provenza

Abbiamo incontrato ed intervistato colui che fu soprannominato lo "Snake", Youri Djorkaeff, e con lui abbiamo parlato di motori e delle sue auto.

Youri Djorkaeff intervista 2019 – La Maison Zilli arricchisce il suo guardaroba e ha presentato a Pitti Uomo 96, la prima collezione dedicata allo sport Youri Djorkaeff by Zilli Sport: una capsule collection nata dall’incontro con il calciatore internazionale francese Youri Djorkaeff.

Proprio in occasione del lancio della capsule collection, abbiamo incontrato ed intervistato colui che fu soprannominato lo “Snake”, Youri Djorkaeff, ricordato da tutti i tifosi neroazzurri per lo splendido gol in rovesciata alla Roma nel ’97, e con lui abbiamo parlato di motori e delle sue auto.

Youri Djorkaeff intervista 2019

Qual’è stata la tua prima macchina?

“La mia prima macchina era una Peugeot GTI 205, che andava bene, e poi a 20 anni ho comprato una Porsche, la mia prima Carrera, la 964. La uso sempre, la possiedo ancora ed è senza ombra di dubbio la mia auto preferita.”

Ma quindi hai comprato la macchina dei tuoi sogni?

“Sì la Porsche 964 è l’auto dei miei sogni. Quando guido questa macchina mi sento bene, la sento mia, non per forza per andare veloce, ma mi piace il rumore del motore, l’odore della pelle quando sono seduto dentro, il suo colore blu notte. Ho avuto altre auto come Audi e Mercedes, ma non ho provato la stessa sensazione di guida. La mia Porsche è proprio l’auto dei miei sogni, l’auto che ancora oggi guido tutti i giorni”.

Qual’è il viaggio più bello che hai fatto con la tua Porsche?

“Mi ricordo che una volta ero a Saint-Tropez e non stavo bene, c’era troppa gente e troppo casino, e così sono saltato nella mia Porsche e sono partito verso la Provenza. Ho viaggiato per 1000 chilometri senza prenotare un albergo, sono partito all’avventura ed è stato bellissimo. Era anche la prima volta che facevo un viaggio così lungo in auto in Francia, totalmente da solo, percorrendo solo le strade locali, godendomi il paesaggio. E’ un viaggio che ancora ricordo per il senso di libertà assoluta e per il piacere di guidare la mia Porsche.”

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