Firenze si prepara a dire addio ai monopattini in sharing dal 2026: tutte le ragioni della decisione e cosa comporterà per la mobilità urbana.
Dal 1° aprile 2026 Firenze interromperà il servizio di monopattini elettrici in sharing. La scelta avvicina il capoluogo toscano a città come Parigi e Madrid, dove il noleggio dei monopattini è stato rimosso negli ultimi anni. A partire da gennaio anche Praga si unirà alle capitali che hanno deciso di chiudere con questa formula di mobilità.
Il servizio fiorentino era nato nel 2020 come sperimentazione e aveva ricevuto due proroghe. La giunta ha stabilito che, alla scadenza attuale, non verrà avviato un nuovo ciclo di concessioni.
Le modifiche normative introdotte a livello nazionale hanno inciso molto sulle valutazioni del Comune. Il nuovo Codice della strada stabilisce obblighi più stringenti per chi utilizza monopattini elettrici: casco per tutti, contrassegno identificativo, assicurazione obbligatoria e divieto di uscire dai centri urbani. Si tratta di prescrizioni che, secondo Palazzo Vecchio, sono difficilmente compatibili con un sistema di noleggio libero, dove è più complesso verificare l’osservanza delle regole.
Nella delibera si sottolinea il rischio di una violazione diffusa delle norme, una condizione considerata incompatibile con gli obiettivi di sicurezza stradale e ordine urbano. Peccato non si dica nulla su quanto sia pericoloso girare senza casco.
Nella motivazione rientrano anche le irregolarità osservate negli ultimi anni: mezzi lasciati sui marciapiedi, nelle aree pedonali o su corsie riservate, utilizzo contromano o sulle superfici dove non è consentita la circolazione. Elementi che hanno comportato un incremento degli interventi della polizia municipale senza però risolvere del tutto le situazioni ricorrenti.
Fine della sperimentazione dal 31 marzo 2026
Il servizio si chiuderà ufficialmente il 31 marzo 2026. Dal giorno successivo, le società che oggi operano in città dovranno rimuovere i propri mezzi dal territorio comunale. Il Comune si aspetta che possano arrivare ricorsi, ma la decisione è già stata approvata dalla giunta e comunicata ai gestori.
Contestualmente alla chiusura del servizio, Firenze punta a potenziare il bike sharing, che nel 2024 ha superato 1,5 milioni di noleggi e nei primi mesi del 2025 ha registrato un aumento consistente. Il Comune prevede di ampliare il numero di biciclette e di rinnovare la flotta, soprattutto quella a pedalata muscolare.
L’intento è offrire un servizio più controllabile e più facile da integrare nella rete urbana, riducendo gli episodi di utilizzo scorretto.
Per chi oggi usa i monopattini in sharing, dal 2026 le alternative saranno il bike sharing, i mezzi pubblici o i monopattini di proprietà, che restano consentiti se rispettano le norme nazionali: casco obbligatorio, assicurazione, targa identificativa e circolazione limitata al centro abitato.
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