Harley-Davidson LiveWire: riprende la produzione

Umberto Schiavella
22/10/2019

Harley-Davidson LiveWire: riprende la produzione

Harley-Davidson riprende la produzione della LiveWire

UPDATE 22/10

La catena di montaggio della LiveWire è stata bloccata dopo che i normali controlli qualità avevano riscontrato un’anomalia nel sistema di carica della batteria elettrica della moto. Il problema di approvvigionamento dell’energia elettrica era legato all’utilizzo della presa domestica standard che non consentiva il corretto rifornimento di elettroni. Harley aveva consigliato a tutti i possessori della LiveWire di ricaricare il mezzo utilizzando solamente sul sistema di ricarica rapida Fastcharger di livello 3 obbligando gli Harleyisti a recarsi presso i concessionari autorizzati per rifocillare le proprie moto in attesa che il problema venisse risolto. Non solo, per problemi di sicurezza erano state bloccate anche le consegne in corso della LiveWire, la sicurezza prima di tutto.

Ora, a quanto sembra, l’allarme è rientrato, l’anomalia è stata prontamente risolta e da Milwaukee fanno sapere che sia la produzione che le consegne hanno ripreso il ritmo regolare. Come dichiarato dalla storica casa americana:

Dopo rigorose analisi condotte questa settimana abbiamo ripreso la produzione e le consegne della LiveWire – si legge nella comunicazione di Harley-DavidsonI proprietari possono liberamente guidare la loro LiveWire e ricaricarla come meglio credono. L’arresto temporaneo della produzione ci ha permesso di confermare che la l’anomalia identificata su una motocicletta era un evento singolare. Siamo orgogliosi delle nostre rigorose misure per garantire la qualità“.

Dobbiamo aspettarci qualche sorpresa, sempre in chiave elettrificata all’imminente Fiera di Milano dedicata alle due ruote? Vedremo…

 

Harley sospende la produzione della LiveWire.

pubblicato il 16/10

Harley sospende la produzione della LiveWire. Nuovi modelli e tecnologie avanzate, questo era il leitmotiv della strategia “More Roads to Harley-Davidson“, una strategia voluta per accelerare la crescita della prossima generazione di rider grazie al lancio di nuovi e innovativi prodotti. Una strategia che, a quanto sembra, ha subito uno stop improvviso, soprattutto per quanto riguarda la tanto chiacchierata LiveWire, il primo dirompente modello elettrico pronto ad anticipare quella che sarebbe dovuta diventare la nuova gamma di moto elettriche della celebre e storica casa di Milwaukee.

La notizia ha dell’incredibile, Harley-Davidson ha interrotto la produzione della Livewire, la sua prima moto ad emissioni zero. La catena di montaggio della LiveWire è stata bloccata in seguito, come dichiarato dai vertici della casa, ai risultati emersi dopo i normali controlli qualità che hanno riscontrato un’anomalia nel sistema di carica della batteria elettrica della moto. Il problema di rifornimento dell’energia elettrica sembra essere legato all’utilizzo della presa domestica standard che non consente il corretto rifornimento di elettroni. Harley ha consigliato a tutti i possessori della LiveWire di ricaricare il mezzo utilizzando solamente sul sistema di ricarica rapida Fastcharger di livello 3, cosa che obbliga gli Harleyisti “green” a recarsi presso i concessionari autorizzati per rifocillare le proprie moto.

Oltre alla produzione, per ora sono state bloccate anche le consegne della LiveWire per questioni di sicurezza, anche se a Milwaukee continuano a rassicurare gli attuali possessori sull’assenza di ulteriori rischi per chi continua ad utilizzare tranquillamente la moto usando però l’accortezza di ricaricare la batteria solamente tramite le colonnine super veloci.

Harley-Davidson LiveWire: produzione sospesa

Harley-Davidson LiveWire

Un fulmine a ciel sereno? Non proprio. Il progetto LiveWire aveva già mostrato i sintomi di una strategia e di una moto ancora poco chiara e non ben delineata, forse di un approccio per così dire frettoloso e volto ad accaparrarsi quanto prima la supremazia nel segmento delle nuove moto a emissioni zero. Segmento in cui le aziende cinesi la fanno da padroni e ormai brand famosi come Energica, Zero e altri già sgomitano tra loro per primeggiare nel nuovo business delle moto eco-friendly.

Una lunga gestazione quella della Harley-Davidson LiveWire iniziata con la presentazione dei primi prototipi nell’autunno del 2014, annunciata a gennaio del 2018 e culminata con il lancio ufficiale ad EICMA, come abbiamo raccontato nell’articolo dedicato. Sempre nel 2018 era sì presente la moto, ma nulla era stato ancora rivelato dei dettagli e delle specifiche tecniche che caratterizzavano la prima moto elettrica della famosa casa americana.

Non solo, la produzione della LiveWire si tinge di giallo quando, nel marzo del 2018, pochi mesi prima della presentazione ufficiale alla Fiera di Milano, viene annunciata una partnership tra Harley e Alta Motors, partnership dichiarata conclusa solo sei mesi dopo con la società californiana che chiude addirittura i battenti. Senza dimenticare poi l’indiscrezione relativa ad una possibile commessa di ben 4.000 motori elettrici da parte di Harley-Davidson a Magneti Marelli, motori che sarebbero stati prodotti nello stabilimento dell’azienda italiana di Bari.

Harley-Davidson LiveWire: le specifiche dell’Harley elettrica

Harley-Davidson LiveWire: perché hanno sospeso la produzione

I dati del nuovo motore elettrico H-D Revelation svelando al mondo in fervente attesa i 105 CV di potenza e i 116 Nm di coppia, con un’autonomia che può arrivare a 235 Km e tempi di ricarica compresi in una notte utilizzando le normali prese di corrente domestiche, modalità che ora costituisce la pietra dello scandalo… Ricordiamo che il prezzo di partenza in Europa della LiveWire è, o forse per ora è meglio dire era, di 34.200 euro e cha a partire dallo scorso aprile poteva essere preordinata online, con Harley che aveva già comunicato che la disponibilità delle moto sul mercato sarebbe stata comunque limitata. Qui comunque trovate anche la scheda tecnica di LiveWire

Harley-Davidson LiveWire: cosa è successo?

Harley-Davidson LiveWire: perché hanno sospeso la produzione

Allora cosa è andato storto? Forse in casa Harley la fretta l’ha fatta da padrona e si sa, come recita l’adagio, la fretta è una cattiva consigliera. Fretta di utilizzare una tecnologia non ancora pronta o forse non ancora sufficientemente testata.

La fretta di apparire “cool” agli occhi dei giovani della cosiddetta Generazione Z ai quali non importa nulla, stando alle numerose ricerche che si susseguono online, delle moto e dei motori in generale, che vivono e interpretano diversamente il concetto di mobilità sul territorio prediligendo altri mezzi e altre strade, sempre più ecologiche e condivise o che preferiscono spostarsi e manifestarsi in altri modi, utilizzando un semplice smartphone. Infine, da non sottovalutare il rapporto qualità prezzo.

Attualmente sul mercato esistono un’infinità di moto elettriche ad alte prestazione a prezzi decisamente inferiori rispetto alla LiveWire, moto a emissioni zero di tutti i tipi e tutte le fogge, dalle stradali alle naked, dalle enduro fino alle storiche e alle classiche aggiornate con propulsori elettrici potenti e innovativi, esperimenti forse decisamente più interessanti. Attendiamo ulteriori sviluppi della storia magari ad EICMA saremo tutti in grado di sapere qualcosa di più dai diretti interessati.

 

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