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Moto: cosa sta cambiando in Italia a livello normativo tra assicurazione e codice della strada

Dalle regole su emissioni e assicurazioni fino all’accesso in Area B a Milano: tutto ciò che cambia per i proprietari o futuri acquirenti di moto e scooter.

Il mondo delle due ruote è stato interessato da diverse novità a livello normativo per quanto riguarda le emissioni, le norme stradali e le polizze assicurative.

Si tratta di cambiamenti importanti per chi possiede una moto o intende acquistarne una, a cui si aggiungono una serie di disposizioni locali come quelle entrate in vigore a Milano per l’accesso in Area B. Analizziamo nel dettaglio tutte le principali novità per moto e scooter in Italia.

Le nuove regole del Codice della Strada per moto e scooter

Innanzitutto, è da sottolineare come le nuove regole del Codice della Strada abbiano introdotto importanti novità per moto scooter. La prima riguarda pene più severe per chi guida in stato di ebbrezza: infatti, con la modifica degli articoli 186 e 187 con un tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 grammi per litro si applica una sanzione compresa tra 573 e 2.170 euro più la sospensione della patente da 3 a 6 mesi, mentre con un tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 grammi per litro è prevista un’ammenda tra 800 e 3.200 euro e l’arresto fino a 6 mesi. Sopra 1,5 grammi per litro, invece, la sanzione è compresa tra 1.500 e 6.000 euro con l’arresto fino a 6 mesi. Lo stato di ebbrezza, inoltre, prevede la decurtazione di 10 punti sulla patente di guida.

Con il nuovo Codice della Strada è stato introdotto anche il divieto di trasportare passeggeri col foglio rosa per le patenti AM, A1, A2 e A: quindi, chi sta prendendo queste abilitazioni alla guida ed è in possesso dell’autorizzazione provvisoria per conseguire la patente non può guidare con un passeggero a bordo.

Con la modifica dell’articolo 175 del Codice della Strada, invece, è consentita la circolazione di motocicli 125 ed elettrici in autostrada, ma solo se il conducente è maggiorenne. Su queste strade, dunque, oggi è possibile accedere anche con motocicli di cilindrata non inferiore a 120 centimetri cubici, se endotermici, oppure con potenza di almeno 6 kW se elettrici.

Il nuovo attestato di rischio europeo per l’assicurazione moto

Attestato di rischio europeo
Image: Verti

Un’altra novità rilevante riguarda il settore assicurativo. A luglio 2025, infatti, è entrato in vigore il nuovo attestato di rischio europeo, come previsto dal regolamento UE 2024/1855.

Il nuovo documento, legato alle polizze di responsabilità civile, sarà valido in tutti i paesi dell’Unione Europea, uniformando lo storico dei sinistri dei veicoli, comprese le moto, a livello comunitario.

Si tratta di un provvedimento importante, che punta a semplificare la mobilità tra gli Stati Membri, accrescere la competitività dell’offerta e impattare meno sull’ambiente – l’attestato, infatti, viene rilasciato in formato elettronico. Una decisione, quest’ultima, che, oltre a essere eco-friendly, conferma come il settore oggigiorno punti sempre di più sulla digitalizzazione: un processo che si è innescato con l’arrivo sul mercato di un prodotto ormai sempre più apprezzato come l’assicurazione rc moto online.

Tra le informazioni contenute nell’attestato di rischio europeo ci saranno l’identità della compagnia assicurativa e del contraente della polizza, la data di inizio e fine della copertura, le informazioni sul veicolo e sui sinistri degli ultimi 5 anni.

Il nuovo standard Euro 5+ per moto e scooter

Un’ulteriore novità di questo 2025, già entrata in vigore il 1° gennaio 2024 per i mezzi di nuova omologazione, ha interessato il passaggio allo standard Euro 5+ con l’introduzione di criteri più severi sulle emissioni di moto e scooter.

In particolare, l’Euro 5+ per le due ruote si applica a tutti i mezzi a due ruote dotati di un motore a combustione interna e immatricolati all’interno dell’Unione Europea, applicando limiti più stringenti per le emissioni di idrocarburi incombusti e di ossidi di azoto. Inoltre, la normativa comunitaria prevede che i nuovi modelli siano dotati di sistemi avanzati di monitoraggio di tali valori, per garantire un maggiore controllo delle emissioni durante l’intero ciclo di vita dei mezzi.

Ovviamente, per le moto e gli scooter già immatricolati non cambia nulla, in quanto la norma Euro 5+ si applica soltanto ai nuovi modelli fabbricati e immatricolati nell’UE dopo il 1° gennaio 2024. Tuttavia, alcune città stanno introducendo delle regole più severe per l’accesso nelle zone centrali, quindi è importante valutare anche la classe ambientale di riferimento prima di acquistare una moto o uno scooter usato.

A Milano, ad esempio, dal 1° ottobre 2025 sarà attivo il divieto di accesso in Area B per i mezzi a due ruote più inquinanti, ossia quelli con motore due tempi superiore a Euro 1 e quattro tempi fino a Euro 3, con un chilometraggio limitato per chi aderirà al programma MoVe-In.

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