Cake Makka Flex: la prova dello scooter elettrico svedese

Robin Grant
28/05/2022

Cake Makka Flex: la prova dello scooter elettrico svedese
Cake Makka

Li abbiamo conosciuti ad Eicma 2021, e ora abbiamo provato con mano uno dei loro prodotti. Il Cake Makka Flex è uno scooter elettrico dal design minimal dal gusto vintage, che nella versione Flex della nostra prova ha motore da 3,6 kW o 4,8 CV e 54 km di autonomia su consumo misto a partire da € 3.200.

Cake Makka Flex: me lo consigli?

parere robin

Cake Makka è uno scooter elettrico che mi ha convinto per diversi motivi. La struttura tubolare è molto robusta ma al contempo leggera, che lo rende agile, mentre l’abbinata tra pneumatici spessi e sospensioni ben tarate gli permette di affrontare le accidentate urbane nel migliore dei modi. Il design, con il suo gusto retrò, convince, tanto che ho passato più tempo a chiacchierare con passanti incuriositi che a provare e fotografare il veicolo. La batteria estraibile e la piccola chiave magnetica completano la dotazione di questo scooter, che si compra interamente online ed è interamente personalizzabile.

Il design del Cake Makka Flex

Cake è un’azienda svedese che punta tutto sulla sostenibilità e la versatilità: la sua gamma è piuttosto diversificata, e va dai cinquantini come il Makka della nostra prova, agli scooter e ai monopattini “cargo” per le consegne all’ultimo miglio come quello realizzato insieme a Polestar (che ha collaborato anche al Makka), fino ai più potenti scooter votati all’offroad. Con la filosofia che il solo motore elettrico non basti a rendere un veicolo sostenibile, i materiali sono spesso riciclati e riciclabili, con una costante ricerca che nelle intenzioni aziendali porterà Cake ad essere carbon neutral in tempi brevi.

Cake Makka

Tornando al Makka, si notano fin da subito le origini scandinave. Disegnato, progettato e costruito in Svezia, ha un’estetica essenziale e pulita, ma molto riuscita, completata dall’abbinamento di colori grigio-bianco che lo rende sobrio ed elegante. Anche il piccolo display centrale, comprensivo di lettore NFC per la card di accensione, ha una grafica molto pulita, inclusiva di velocità di crociera, modalità di guida (sono due), e autonomia residua.

Cake Makka

Sul manubrio, a sinistra l’indicatore di direzione e il selettore delle luci (anabbaglianti o abbaglianti, ma non si possono mai spegnere), a destra il selettore delle modalità di guida e l’acceleratore. Ho molto apprezzato le due pedane dove appoggiare i piedi, lunghe e larghe (finalmente), così come il sellino regolabile in altezza, sufficientemente largo per garantire una certa comodità.

Cake Makka

In basso, la batteria da 1,5 kWh che mantiene stabile il veicolo, ben protetta ma al contempo dalla facile estrazione. È collegata al motore con un cavo, che si può staccare, mentre una fascia in velcro permette di toglierla e rimetterla quando vogliamo portarla in casa a caricare. Sulla ruota posteriore si trova infine il motore, che quindi ha trasmissione diretta.

Cake Makka

Il minimalismo porta dei lati negativi. Nella nostra versione è presente solo un gancio per appoggiare borse e piccoli zaini, nulla di più, a segno della sua vocazione da piccoli spostamenti senza troppo con sé. Configurandolo, comunque, è possibile aggiungere dei cestelli posteriori o un più comodo bauletto, il parabrezza in diversi colori, e persino un rack per portare tavole da surf o altri oggetti! La soluzione più comoda, che prenderei io, è quella con le due borse laterali, che costa 3.500 €.

Cake Makka Flex è “a prova di Monza”

Non intendo che se la cava bene sul celebre circuito, ma per le strade della capitale brianzola che, salvo eccezioni, sono ricche di buche, sanpietrini, dossi fatti male e altre problematiche. Merito prima di tutto degli pneumatici, a spalla spessa ed eredità della vocazione offroad degli altri modelli, come si vede anche dal design del battistrada “a Waffle”. 

Cake Makka

Ma soprattutto è merito delle sospensioni, che dico senza problemi di avere amato. Quelle anteriori sono hanno corsa singola con forcella a molla, e sono delle RWU Corsa da 90 mm; le più avanzate sono quelle posteriori con ammortizzatore a molla e precarico regolabile e misurano 120mm.

Cake Makka

Soluzioni ingegneristiche che nel quotidiano sono molto apprezzate, tanto da rendere Cake Makka Flex fino a questo momento lo scooter urbano più comodo che ho provato. Il faro LED illumina bene, anche se ad essere onesti il Makka non è un veicolo che verrà usato tanto di sera, e ha la peculiarità di rimanere sempre dritto, scollegato dalla mobilità del manubrio.

Cake Makka

Lato prestazioni, il motore da 3,8 kW risulta brillante anche grazie alla coppia massima di 60 N/m. La batteria da 1,5 kWh permette sul dichiarato circa 54 km di autonomia, piuttosto realistici. Anzi, io avendo dovuto fare un po’ di giri dell’oca per fare le foto, ne ho registrati circa 60 effettivi. Qui, naturalmente, il merito è della frenata rigenerativa del motore elettrico. La versione Flex della nostra prova è quella più potente con velocità massima dichiarata di 45 km/h, un cinquantino. La base, chiamata invece Range, ha velocità massima di 25 km/h ma aumenta l’autonomia dichiarata a 66 km.

La ricarica

La ricarica dello scooter si fa comodamente a casa, letteralmente, e questo è un bene se non si ha la presa nel box, o se come nel mio caso la si usa per ricaricare la propria auto elettrica.

Cake Makka

La si estrae dallo scooter, e la si porta nell’appartamento. Riguardo ai tempi, la ricarica richiede tra le 4 e le 5 ore, e lui in base alle necessità e all’utilizzo può essere ricaricato ogni 7 giorni. Io, pur usandolo intensamente per 3 giorni, non sono riuscito infatti a portarlo a zero.

Il prezzo

Cake Makka, nella versione base Range, ha un prezzo a partire da 3.000 €.

Cake Makka

La versione Flex della nostra prova, priva di optional parte invece da 3.200 €, rateizzabili sul sito a 133 € mensili per due anni.

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