Alex Marquez si presenta al Gran Premio del Giappone con uno spirito combattivo e una posizione ancora rilevante nella classifica iridata. Il pilota del team Gresini Racing, pur consapevole del netto vantaggio del fratello Marc, è l’unico rivale aritmeticamente ancora in corsa per il titolo MotoGP 2025.
L’ultimo ostacolo sulla strada del titolo
L’aritmetica lascia ad Alex uno spiraglio sottile per la classifica MotoGP, ma sufficiente per restare concentrato. Il suo obiettivo non è tanto stravolgere l’esito di un motomondiale ormai indirizzato, quanto rimandare il più possibile le celebrazioni del fratello maggiore, che a Motegi potrebbe chiudere i conti.
A Sky Sport MotoGP ha dichiarato sorridendo:
“Se posso ritardare la sua conquista del titolo sarà un bene per me, perché vorrà dire che ho fatto un bel weekend qui in Giappone. Non ho ancora visto niente dei suoi festeggiamenti… anche perché sono ancora io a giocarmi il campionato con lui”.
Un buon feeling con Motegi
Alex Marquez ha una storia positiva con il tracciato giapponese. Nel 2013, proprio a Motegi, conquistò la sua prima vittoria nel Motomondiale in Moto3, e negli anni ha raccolto tre successi complessivi tra Moto3 e Moto2. Pur non amando particolarmente il layout del circuito, riconosce che il rendimento personale è sempre stato all’altezza.
“Qui ho sempre ottenuto buoni risultati, anche se non è una pista che mi piace molto ma arriviamo in buona forma. Come a Barcellona e Misano, dobbiamo mantenere quel livello e restare sempre sul podio, o molto vicini. Questo ci permette anche di consolidare la seconda posizione in campionato, che per noi sarebbe un traguardo importante”.
La costanza come chiave del risultato
Per il pilota spagnolo, il focus resta sulla continuità di rendimento. Il secondo posto in classifica generale, se confermato, rappresenterebbe il miglior risultato in carriera in MotoGP e una conferma della crescita tecnica e mentale mostrata in questa stagione.
Con il sostegno del team Gresini, Alex sta dimostrando di poter lottare con regolarità ai vertici, anche in un contesto dominato dalla superiorità tecnica e mentale di Marc Marquez. La voglia di ritardare la festa iridata del fratello è una motivazione ulteriore, ma non l’unica: il podio resta l’obiettivo primario.
Motegi si apre così con una sfida in famiglia che ha il sapore dell’orgoglio personale. La determinazione di Alex, la forma ritrovata, e il peso specifico del GP giapponese nella storia recente della MotoGP lo rendono un appuntamento ricco di tensione sportiva. In pista, come sempre, sarà il cronometro a parlare.
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