Franco Morbidelli con divisa Pertamina Enduro VR46 Racing Team Ducati MotoGP 2025

Morbidelli riaccende il confronto: “Marquez? Il più grande resta Rossi!”

Marquez potrebbe vincere il suo nono mondiale già a Misano. Morbidelli rilancia il confronto con Rossi e torna sul 2015, l’anno che spaccò la MotoGP.

Il 2025 potrebbe essere l’anno che consegna a Marc Marquez il suo nono titolo mondiale, il settimo nella classe MotoGP. Con ogni probabilità, sarà il circuito di Misano, a metà settembre, il teatro di questo traguardo storico. Numeri alla mano, Marquez eguaglierebbe così Valentino Rossi, diventando il secondo pilota più titolato nella classe regina dopo Giacomo Agostini.

Una statistica che riaccende immediatamente una delle rivalità più controverse e sentite del motociclismo moderno. Marquez e Rossi, due giganti della MotoGP, divisi non solo da epoche tecniche diverse ma soprattutto da un capitolo ancora irrisolto nella memoria dei tifosi: la stagione 2015.

Il ritorno del caso 2015

A riaprire vecchie ferite ci ha pensato Franco Morbidelli, allievo diretto di Valentino Rossi e oggi pilota per il team VR46. Intervistato dal quotidiano spagnolo AS, Morbidelli ha dichiarato apertamente la sua posizione sul duello tra le due leggende, mettendo in discussione l’eredità sportiva di Marquez proprio per quanto accaduto dieci anni fa.

Rossi il più grande di sempre? Sì. Credo di sì. Anche se Marquez lo supererà? Farò uno sforzo per rispondere senza il filtro dell’amicizia. I numeri li mettono alla pari, ma c’è un momento della carriera di Marc che mi lascia un dubbio: il 2015.

Con queste parole, il pilota italo-brasiliano ha rievocato gli episodi accaduti tra Australia, Malesia e Valencia, quando i rapporti tra Rossi e Marquez precipitarono in pista, compromettendo la corsa al titolo per il campione di Tavullia.

Due carriere straordinarie, ma non identiche

Morbidelli ha sottolineato l’unicità di entrambi i piloti, riconoscendo a Marquez imprese eccezionali, ma mantenendo salda la propria preferenza per il suo mentore.

«Marc è fantastico, ma non è riuscito a fare ciò che ha fatto Valentino: portare questo sport a un altro livello.»

La frase tocca un punto sensibile nel dibattito tra i tifosi. Se Marquez ha dominato per talento e aggressività, Rossi ha trasformato la MotoGP in un fenomeno globale, cambiando il linguaggio, l’immagine e il pubblico di questo sport.

Il peso dei numeri e delle emozioni

Con nove titoli mondiali in bacheca, Marquez raggiungerebbe Rossi nei palmarès. Ma la discussione si sposta inevitabilmente su come questi titoli sono stati conquistati. Se i numeri raccontano una storia di successi straordinari, la componente emotiva e narrativa ha ancora un peso rilevante nel giudizio di pubblico e addetti ai lavori.

In questo contesto, il 2015 resta un punto di frattura, un momento che continua a influenzare la percezione delle due carriere. I tifosi di Rossi non hanno mai dimenticato, mentre quelli di Marquez difendono il talento puro e la determinazione senza compromessi.

Un dibattito destinato a durare

La corsa al nono titolo mondiale sta per concludersi, ma il confronto tra Rossi e Marquez è tutt’altro che chiuso. Ogni traguardo dell’uno richiama inevitabilmente la grandezza dell’altro, alimentando un dibattito che va oltre le statistiche.

Con le ultime gare decisive in arrivo, e l’eco del passato ancora forte, la MotoGP si prepara a rivivere emozioni intense. Sullo sfondo, due figure che continuano a dividere, appassionare e rendere questo sport qualcosa di più di una semplice corsa.

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