Yamaha ha alzato il sipario sulla sua attesissima MotoGP a motore V4. La presentazione ufficiale è avvenuta nel paddock di Misano, dove il prototipo sarà messo alla prova nel weekend del GP di San Marino.
A guidarla sarà Augusto Fernández, presente in gara come wild card. Il test ufficiale di lunedì vedrà salire in sella anche Fabio Quartararo e Álex Rins, per la prima volta davanti al pubblico.
Una nuova filosofia di sviluppo
L’arrivo della YZR-M1 V4 già al sedicesimo round della stagione 2025 è il segnale più chiaro della nuova strategia Yamaha: più veloce, più aperta e più aggressiva sul fronte tecnico. Lo sviluppo del prototipo è frutto di un lavoro condiviso tra Giappone ed Europa, con Yamaha Motor Co. e Yamaha Motor Racing al centro di un progetto che coinvolge ingegneri, tester, piloti e partner tecnici in una rete integrata.
La nuova moto è stata progettata attorno al motore V4, con un pacchetto completo che punta a ottimizzare erogazione di potenza, bilanciamento del telaio e aerodinamica.
I protagonisti del progetto V4
Tra i volti chiave ci sono Andrea Dovizioso, test rider e performance advisor, e lo stesso Fernández, che ha appena firmato come collaudatore ufficiale per le stagioni 2026-2027. I due condividono una sintonia tecnica che ha accelerato lo sviluppo della moto.
“La V4 mi è piaciuta subito – ha spiegato Dovizioso – e ad ogni uscita il feeling è migliorato. Con Augusto ci troviamo bene, condividiamo feedback simili e questo ci permette di lavorare con efficienza.”
Obiettivo: dati, non risultati
Il wild card di Fernández a Misano ha un obiettivo chiaro: raccogliere dati sotto stress da GP. Nessuna decisione sarà presa in base ai risultati del weekend, ma i responsabili tecnici vogliono capire come reagisce la moto in condizioni reali di gara.
“È una fase cruciale per validare le nostre ipotesi,” ha dichiarato Massimo Bartolini, direttore tecnico Yamaha. “Ogni minuto in pista serve a perfezionare il pacchetto per il 2026.”
Verso il futuro della Yamaha MotoGP
Il prossimo passo sarà il test IRTA di lunedì 15 settembre, dove Quartararo e Rins proveranno il prototipo pubblicamente. Poi seguiranno ulteriori sessioni a Sepang e Valencia, con l’obiettivo di arrivare a fine stagione con una valutazione completa e decidere se la V4 diventerà la base ufficiale per la stagione 2026.
Intanto Yamaha prepara anche la nuova generazione MotoGP da 850 cm³, in vista del cambio regolamentare. Con due collaudatori in squadra, un’organizzazione più agile e una rinnovata ambizione tecnica, il marchio di Iwata punta chiaramente a ritornare tra i protagonisti del campionato.