Sunreef svela Ultima 55, primo modello della nuova linea performance. Catamarano foil-assist con 38 nodi di punta, propone sottocoperta: suite armatoriale, cabina VIP e terza cabina per ospiti o per la crew. La prima unità adotta 2× IPS800; disponibili anche versioni ibride con due motori elettrici da 350 kW; pannelli solari in tuga ed un serbatoio da 1.500 l.
Un linguaggio formale più grintoso, nel solco Sunreef
Visto dalla banchina, Ultima 55 resta immediatamente riconducibile alla famiglia Sunreef: spigoli dolci, vetri scuri in contrasto con la sovrastruttura, luci scafo distribuite con misura. Ma la grammatica stilistica evolve. Le linee diventano più tese, con chiglia profonda e prua inversa che slancia l’insieme. I montanti del salone inclinati in avanti accentuano il senso di movimento, mentre sotto il piano d’acqua un foil trasversale collega gli scafi: non solleva completamente l’imbarcazione, ma genera portanza, alleggerendo lo scorrimento e riducendo la resistenza.
Coperta a isola e ali laterali: spazi da superyacht in 55 piedi
La coperta è flush fino al salone principale: un unico piano continuo che, con divani, lettini e tavoli, diventa un grande living sul mare. A poppa, le alette abbattibili ricavano una piattaforma di 7,6 metri di larghezza per sport acquatici e relax; quando sono chiuse, le linee tornano compatte. Il foredeck offre una seconda area lounge ventilata, ideale nelle ore calde.
A poppa, la gestione dei toys è stata pensata nel dettaglio: braccio gru amovibile per varo e recupero di tender o jet-ski (scompare alla vista quando non serve) e ampi gavoni sotto i prendisole per riporre Seabob e attrezzatura diving. È la configurazione tipica di un day-boat ad ampio raggio: tutto è a portata di mano, senza ingombrare.
Interni: due moodboard curati dal design team, massima libertà per l’armatore

La sovrastruttura vetrata può aprirsi completamente creando continuità tra interno ed esterno, oppure chiudersi per un’atmosfera protetta. Scorrendo le grandi vetrate, cucina e timoneria restano in dialogo con il pozzetto: si governa, si cucina, si conversa senza separazioni. Il dipartimento stile di Sunreef propone due linee di arredo, tra cui una in rovere con fibre di carbonio a vista e tappezzerie nei toni naturali; restano comunque personalizzabili materiali, colori e finiture.
Sottocoperta, la distribuzione salvaguarda la comodità tipica dei catamarani Sunreef pur mantenendo pesi contenuti: grande suite armatoriale a sinistra con bagno dedicato, VIP a dritta con servizi en-suite e terza cabina per ospite o crew. L’insieme punta a privacy, silenzio e praticità d’uso in crociera.
Propulsione: IPS, ibrido e opzione surface drive
La prima unità monta 2 × Volvo Penta IPS800: un’accoppiata scelta per erogazione lineare e manovrabilità. Sunreef ha già consegnato cinque esemplari, compresi allestimenti ibridi: due motori elettrici da 350 kW inseriti tra termico ed elica permettono navigazione a zero rumore a velocità eco, manovre morbide in porto e ricarica rapida delle batterie quando i 600 hp endotermici sono in funzione. Per fondali ridotti è prevista anche un’opzione surface drive con pescaggio più contenuto.
Il serbatoio da 1.500 litri dà autonomia per tratte tipiche del Mediterraneo grazie al lavoro combinato di foil e carene efficienti: meno attrito significa consumi più bassi a pari andatura. A bordo, la coperta in composito di carbonio contribuisce al controllo dei pesi e della rigidezza.
38 nodi con foil-assist: cosa significa alla guida

Il foil dell’Ultima 55 non è pensato per il volo “full foil”. Entra in gioco progressivamente, sollevando in parte la barca dall’acqua e smagrendo la scia. In pratica, alle andature sostenute si avverte maggiore pulizia di scorrimento, con assetto più stabile e benefici sulla velocità di crociera. La punta di 38 nodi racconta il carattere sportivo del progetto, ma il punto forte è la docilità nel passare dalle uscite dinamiche a una conduzione rilassata, con set-up facilmente adattabile.
Come su tutta la produzione Sunreef, la tecnologia è al servizio del comfort quotidiano. Sulla tuga, pannelli solari ad alto rendimento generano potenza rinnovabile per i servizi di bordo, alleggerendo l’uso del generatore. L’elettronica coordina propulsione, ricarica e utenze, cosicché chi è al timone può concentrarsi sulla rotta, mentre i sistemi ottimizzano flussi e assorbimenti. Il 55 è il debutto di una famiglia che copre sei misure, dai 44 ai 111 piedi.
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