Milano: tentata truffa del “finto investimento” sventata dalla dash cam di un taxi

È accaduto tutto in pochi secondi, ma la prontezza del tassista e la presenza di una dash cam a bordo hanno impedito che la situazione degenerasse. Nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 settembre 2025, in via Pontaccio, nel […]

È accaduto tutto in pochi secondi, ma la prontezza del tassista e la presenza di una dash cam a bordo hanno impedito che la situazione degenerasse. Nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 settembre 2025, in via Pontaccio, nel cuore del quartiere Brera a Milano, un uomo ha tentato di mettere in atto la cosiddetta truffa del “finto investimento”.

Il video, ripreso dalla telecamera di bordo di un taxi in servizio, mostra chiaramente la scena: un uomo si stacca dal marciapiede e si lancia di proposito contro la fiancata del veicolo, che stava transitando a velocità moderata. Il tassista, grazie ai riflessi pronti, riesce a frenare evitando l’impatto.

A bordo del taxi, una passeggera urla spaventata. Il conducente, però, mantiene il sangue freddo e grida all’uomo: “C’è la telecamera!”. Capendo di essere stato ripreso, il presunto truffatore si allontana velocemente, scomparendo tra le vie del centro.

Una truffa ormai diffusa anche in Europa

Abbiamo già parlato del meccanismo di questa truffa: il pedone simula un incidente, accusa il conducente e tenta di ottenere un risarcimento immediato o, in alcuni casi, apre una causa legale. In assenza di testimoni o registrazioni video, può essere difficile per l’automobilista dimostrare la propria estraneità, con tutte le conseguenze del caso.

Questa forma di frode è nata in Cina e Russia, ma si è rapidamente estesa a varie città europee, compresa Milano. Gli obiettivi preferiti sono i conducenti soli, spesso in tarda serata, quando è più difficile trovare testimoni.

Gli esperti di sicurezza stradale consigliano alcune misure fondamentali di autodifesa. Prima di tutto, non cedere mai a richieste economiche immediate, anche se accompagnate da minacce o insistenze. È invece essenziale contattare subito le forze dell’ordine, fornendo loro ogni elemento utile, a partire da eventuali registrazioni o dati dei testimoni.

La presenza di una dash cam, può fare la differenza, fornendo una prova oggettiva dell’accaduto. Se l’auto ne è sprovvista, è consigliabile raccogliere testimonianze e documentare la scena con lo smartphone, sempre senza allontanarsi.

Attenzione: abbandonare il luogo dell’incidente può aggravare la posizione del conducente, trasformandosi in una contestazione per omissione di soccorso. La calma e la tempestiva collaborazione con le forze dell’ordine restano, quindi, i comportamenti più efficaci per evitare conseguenze.

 

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