Come diventare assistente di volo: requisiti, percorso formativo, competenze e responsabilità di un cabin crew.

Come si diventa Cabin Crew, ovvero Assistente di Volo. Ho risposto a questa domanda insieme ai ragazzi ed alle ragazze dell’Istituto Alberghiero “G. De Carolis” di Spoleto dove la compagnia aerea Neos sta spiegando agli allievi del corso di Ground e Cabin Crew come avviene la selezione degli assistenti di volo e quali sono i requisiti che devono avere.

Vediamo insieme quali sono i requisiti, percorso formativo, competenze e responsabilità di un cabin crew.

Cos’è e cosa fa un assistente di volo

cabin crew neos
Image: Francesco Andìdero

L’assistente di volo (o cabin crew) è un professionista che lavora a bordo dell’aeromobile ed è responsabile della sicurezza e del benessere dei passeggeri durante il volo. Noto in Italia come steward di volo, hostess di volo o cabin crew, a seconda del Paese in cui lavora l’assistente di volo non si limiti a servire bevande in volo ma ha i seguenti compiti:

  • assistere e fornire primo soccorso in caso di emergenze di tipo medico a bordo;
  • estinguere incendi a bordo;
  • utilizzare attrezzature di sicurezza e di salvataggio, e nell’eventualità di una emergenza, operare per una rapida e sicura evacuazione dei passeggeri;
  • effettuare controlli di sicurezza sugli aerei, prima e dopo ogni volo, per evitare atti che possano mettere in pericolo l’aereo ed i suoi occupanti.

In Italia gli assistenti di volo sono certificati secondo gli standard dell’ENAC e devono conoscere, saper utilizzare e saper illustrare prima del decollo le dotazioni di emergenza dei velivoli su cui operano e su cui sono certificati. Un’altra loro responsabilità è il servizio di bordo, che permette di assistere i passeggeri durante il volo per ogni necessità, garantendo al contempo un alto grado di comfort.

Non semplici “camerieri dell’aria” ma professionisti fondamentali per il corretto e sicuro svolgimento di un volo, di linea e non solo.

Chi è Neos

Neos Boeing 787-9
Image: Neos

La Neos nasce nel 2001 con l’obiettivo di offrire al mercato servizi aerei di alta qualità, garantendo il rispetto di rigorosi standard di affidabilità operativa, sia a bordo che a terra. Il 7 marzo 2002 ottiene il certificato di operatore aereo e la licenza per l’esercizio del trasporto di passeggeri e di merci e nell’ottobre dello stesso anno inizia i collegamenti di linea.

Oggi, a 22 anni di distanza, Neos è diventata un punto di riferimento in ambito internazionale e si contraddistingue per la solida efficienza operativa, per una spiccata sensibilità nei confronti dei clienti, per la passione che mettono ogni giorno nel lavoro e l’umanità che serve ad assicurare un servizio eccellente.

I requisiti per diventare assistente di volo

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Image: Francesco Andìdero

Una buona conoscenza dell’inglese è un requisito basilare per ogni persona che si avvicini al mondo del lavoro, lo è maggiormente per chi vuole intraprendere questo meraviglioso lavoro in cui si è costantemente a contatto con persone di culture diverse e che non sempre parlano la nostra lingua.

Ma la conoscenza dell’inglese non basta, serve una buona dose di empatia, bisogna essere, passatemi il termine, un po’ psicologi per capire le necessità di passeggeri non sempre accomodanti e saperci interagire in maniera cordiale ma diretta nell’interesse della sicurezza del volo e degli altri passeggeri.

A volte capita che gli assistenti di volo debbano prestare le cure di primo soccorso ed è fondamentale conoscere le relative tecniche, ma anche che siano in grado di comunicare in maniera efficace anche in queste situazioni così difficili. Ma una comunicazione efficace e un’ottima conoscenza delle tecniche di primo soccorso non bastano ancora: un bravo assistente di volo deve anche saper intervenire in caso di incendio e deve saper spegnere un eventuale incendio che possa verificarsi all’interno dell’aeromobile in tempi brevissimi.

Per diventare assistenti di volo non bisogna essere degli atleti, ma è richiesta una altezza minima di 1.60 metri, indispensabile per accedere alle cappelliere dove si ripongono i bagagli a mano ed è preferibile avere una buona forma fisica per muoversi agevolmente e velocemente all’interno degli spazi ristretti di un aereo.

Nuotare? Si, per volare bisogna saper nuotare, sembra assurdo ma è così: nessuno di noi si augura di dover ammarare con un aereo ma, nel caso, le e gli assistenti di volo devo essere in grado di nuotare agevolmente per portare in salvo i passeggeri sui canottini di salvataggio.

Appare chiaro a questo punto che i cabin crew non sono semplicemente le persone che vi servono la lasagna in volo (a proposito, voci di corridoio anzi di hangar, dicono che la lasagna servita in volo dalla Neos sia davvero squisita!) ma veri e propri professionisti che si occupano della sicurezza e del benessere dei passeggeri in volo.

Come si diventa cabin crew

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Image: Francesco Andìdero

Per diventare cabin crew è necessario sottoporsi a severi test di ammissione, dove i candidati vengono scrupolosamente testati nelle situazioni più difficili dove è fondamentale mantenere il self control e saper comunicare efficacemente.

Successivamente è necessario frequentare un corso intensivo dove si impara cosa vuol dire essere assistenti di volo e si viene sottoposti ad ulteriori e faticosi test fino ad ottenere il tanto ambito CCA (Cabin Crew Attestation) presso l’Enac che permette di diventare a tutti gli effetti assistenti di volo.

Si tratta di un percorso difficile, dove serve molta motivazione e passione per questo lavoro e per l’aviazione in generale, fondamentale per affrontare i turni di lavoro a volte stressanti o i voli transoceanici dove si rimane in volo per parecchie ore.

Nelle scuole superiori

cabin crew neos
Image: Francesco Andìdero

La scelta della Neos di andare presso le scuole per illustrare questo tipo di lavoro è una scelta molto azzeccata, è un modo molto tangibile per far avvicinare gli studenti a questa professione e per farli appassionare al mondo del volo: il risultato è stato vedere i ragazzi dell’alberghiero di Spoleto letteralmente pendere dalle labbra di Emiliano Lisi e degli altri cabin crew, sempre pronti a spiegare le peculiarità di questa professione accompagnando il tutto con alcuni aneddoti molto divertenti.

E quando mi sembra di aver capito tutto di questa professione ecco che l’occhio mi cade sugli sguardi di Ana e Agata, recruiter e cabin crew della Neos presenti all’evento: le osservo attentamente, osservo i loro gesti sempre posati, la loro uniforme impeccabile in ogni dettaglio, poi mi soffermo ad osservare il loro sguardo ed il loro sorriso, osservo e capisco… capisco che un’assistente di volo è qualcosa di più, è una persona che ti accoglie, che si sorride, che ti fa sentire a casa anche se sei a ottomila metri di altezza a quindici ore di volo da casa, è una persona pronta a dare la vita per la tua sicurezza come a venire incontro ad ogni tua esigenza, un assistente di volo è una sorta di bandiera di una compagnia come la Neos, un’immagine che da sola ti dice : “ecco noi siamo l’eccellenza italiana che vola!”.

Ai ragazzi, agli studenti, a tutti quelli che vogliono avvicinarsi a questa meravigliosa professione dico solo una cosa: fare i cabin crew è un lavoro difficile e faticoso ma è bello ed emozionante come pochi lavori al mondo!

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