Molti passeggeri si chiedono perché in aereo faccia freddo, perché ci sia un buchino nei finestrini o perché vengano spente le luci durante le fasi di decollo e atterraggio. Questa pratica, spesso interpretata come un invito al relax, è in realtà una procedura di sicurezza obbligatoria prevista dalle norme dell’Aviazione Civile.
Perché si spengono le luci in aereo durante decollo e atterraggio?

Come spiegano l’ex pilota Dan Bubb e l’esperto Chris Cooke in un’intervista a Travel + Leisure, l’oscuramento delle luci interne serve a preparare la vista dei passeggeri alle condizioni di scarsa luminosità. In caso di emergenza, questo accorgimento riduce il tempo di adattamento all’oscurità da alcuni minuti a pochi secondi.
Ciò permette di individuare più facilmente le uscite di emergenza e seguire i segnali luminosi di evacuazione. L’obiettivo è massimizzare la prontezza visiva nel caso si debba abbandonare l’aereo in situazioni critiche.
Come vengono regolate le luci esterne degli aerei?

Anche le luci esterne seguono regole di sicurezza. Durante decollo e atterraggio vengono accese per aumentare la visibilità del velivolo ad altri aerei, mentre vengono spente dopo l’atterraggio per evitare di abbagliare i piloti di altri velivoli.
Ogni fase del volo ha quindi un protocollo luminoso dedicato che serve a garantire sicurezza e coordinamento.
Decollo e atterraggio: sono davvero le fasi più rischiose?

Sì, ma solo in termini relativi. Secondo le statistiche pubblicate da Boeing, circa il 21% degli incidenti fatali avviene durante decollo e salita iniziale, mentre il 46% si verifica in fase di discesa o atterraggio. Si tratta comunque di percentuali bassissime rispetto al numero totale di voli effettuati ogni giorno nel mondo.
Durante queste fasi, i piloti gestiscono numerose operazioni: comunicazioni con la torre di controllo, regolazione dei sistemi di bordo e preparazione a eventuali manovre di emergenza. Inoltre, l’aereo vola in “configurazione sporca” — con flap e carrello estratti — a velocità ridotta, il che richiede maggiore attenzione e precisione.
Altre procedure di sicurezza visiva a bordo
Oltre all’oscuramento delle luci, anche l’obbligo di alzare le tendine dei finestrini durante decollo e atterraggio risponde a ragioni di sicurezza.
Permette ai passeggeri e all’equipaggio di osservare l’esterno e di individuare eventuali anomalie, incendi o ostacoli sulla pista. Queste misure non sono arbitrarie, ma fanno parte delle norme internazionali di sicurezza aerea.
Domande frequenti sulle luci e la sicurezza in aereo
Per consentire agli occhi dei passeggeri di adattarsi al buio. In caso di evacuazione, questo permette di individuare subito le uscite di emergenza e i percorsi luminosi.
Sì. Vengono accese durante decollo e atterraggio per garantire visibilità agli altri aerei, e spente dopo l’atterraggio per non abbagliare i piloti.
Serve a garantire una migliore visibilità verso l’esterno, così l’equipaggio e i passeggeri possono individuare eventuali problemi o ostacoli in caso d’emergenza.
Le statistiche indicano che decollo e atterraggio concentrano la maggior parte degli incidenti, anche se il rischio resta molto basso rispetto al numero totale di voli.
Non perderti le ultime notizie e condividi opinioni ed esperienze commentando i nostri articoli:
• Iscriviti ai nostri canali Telegram e Whatsapp per gli aggiornamenti gratuiti.
• Siamo su Mastodon, il social network libero da pubblicità e attento alla privacy.
• Se preferisci, ci trovi su Google News, su Flipboard, ma anche su Facebook e Pinterest!