schienale aereo

Perché le luci in cabina vengono spente durante decollo e atterraggio?

L’oscuramento delle luci in cabina durante il decollo e l’atterraggio serve a far adattare gli occhi dei passeggeri all’oscurità, in modo che, in caso di emergenza, possano individuare rapidamente le uscite di sicurezza e i percorsi luminosi lungo il corridoio.

Molti passeggeri si chiedono perché in aereo faccia freddo, perché ci sia un buchino nei finestrini o perché vengano spente le luci durante le fasi di decollo e atterraggio. Questa pratica, spesso interpretata come un invito al relax, è in realtà una procedura di sicurezza obbligatoria prevista dalle norme dell’Aviazione Civile.

Perché si spengono le luci in aereo durante decollo e atterraggio?

come dormire in aereo
Image: Jgxvx @ Unsplash

Come spiegano l’ex pilota Dan Bubb e l’esperto Chris Cooke in un’intervista a Travel + Leisure, l’oscuramento delle luci interne serve a preparare la vista dei passeggeri alle condizioni di scarsa luminosità. In caso di emergenza, questo accorgimento riduce il tempo di adattamento all’oscurità da alcuni minuti a pochi secondi.

Ciò permette di individuare più facilmente le uscite di emergenza e seguire i segnali luminosi di evacuazione. L’obiettivo è massimizzare la prontezza visiva nel caso si debba abbandonare l’aereo in situazioni critiche.

Come vengono regolate le luci esterne degli aerei?

aereo in decollo la sera
Image: Bing Hui Yau su Unsplash

Anche le luci esterne seguono regole di sicurezza. Durante decollo e atterraggio vengono accese per aumentare la visibilità del velivolo ad altri aerei, mentre vengono spente dopo l’atterraggio per evitare di abbagliare i piloti di altri velivoli.

Ogni fase del volo ha quindi un protocollo luminoso dedicato che serve a garantire sicurezza e coordinamento.

Decollo e atterraggio: sono davvero le fasi più rischiose?

Aereo in volo sopra le montagne innevate durante un volo tranquillo.
Image: Philipp Katzenberger @ Unsplash

Sì, ma solo in termini relativi. Secondo le statistiche pubblicate da Boeing, circa il 21% degli incidenti fatali avviene durante decollo e salita iniziale, mentre il 46% si verifica in fase di discesa o atterraggio. Si tratta comunque di percentuali bassissime rispetto al numero totale di voli effettuati ogni giorno nel mondo.

Durante queste fasi, i piloti gestiscono numerose operazioni: comunicazioni con la torre di controllo, regolazione dei sistemi di bordo e preparazione a eventuali manovre di emergenza. Inoltre, l’aereo vola in “configurazione sporca” — con flap e carrello estratti — a velocità ridotta, il che richiede maggiore attenzione e precisione.

Altre procedure di sicurezza visiva a bordo

Oltre all’oscuramento delle luci, anche l’obbligo di alzare le tendine dei finestrini durante decollo e atterraggio risponde a ragioni di sicurezza.

Permette ai passeggeri e all’equipaggio di osservare l’esterno e di individuare eventuali anomalie, incendi o ostacoli sulla pista. Queste misure non sono arbitrarie, ma fanno parte delle norme internazionali di sicurezza aerea.

Domande frequenti sulle luci e la sicurezza in aereo

Perché spengono le luci durante decollo e atterraggio?

Per consentire agli occhi dei passeggeri di adattarsi al buio. In caso di evacuazione, questo permette di individuare subito le uscite di emergenza e i percorsi luminosi.

Le luci esterne seguono regole precise?

Sì. Vengono accese durante decollo e atterraggio per garantire visibilità agli altri aerei, e spente dopo l’atterraggio per non abbagliare i piloti.

Perché bisogna alzare le tendine dei finestrini?

Serve a garantire una migliore visibilità verso l’esterno, così l’equipaggio e i passeggeri possono individuare eventuali problemi o ostacoli in caso d’emergenza.

Qual è la fase più delicata di un volo?

Le statistiche indicano che decollo e atterraggio concentrano la maggior parte degli incidenti, anche se il rischio resta molto basso rispetto al numero totale di voli.

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