Solo fino a pochi anni fa, le auto a metano erano considerate una delle soluzioni migliori per risparmiare e inquinare meno. Economiche da rifornire, con emissioni ridotte rispetto a benzina e diesel, e ideali per chi percorreva molti chilometri, venivano scelte da molti automobilisti.
L’offerta delle Case, a partire dal gruppo Fiat fino ad arrivare al gruppo Volkswagen era molto ricca e i numeri, almeno fino al 2020, parlavano di un’alimentazione alternativa più gettonata del GPL e dell’elettrico. Oggi la situazione è cambiata radicalmente e i modelli a metano sono scomparsi dal mercato e dai listini delle Case. Vediamo quali sono stati i motivi reali, dietro quelli più tirati in causa in questi ultimi anni.
Le auto a metano sono scomparse per l’aumento dei prezzi?

La domanda è lecita. Con la crisi energetica e la guerra in Ucraina, il costo del metano in effetti è schizzato alle stelle, rendendo il risparmio nell’utilizzo dell’auto a metano praticamente nullo.
Fatto sta che nel giro di poco tempo, molte Case automobilistiche hanno fermato la produzione di modelli a metano: Volkswagen, Fiat, Seat e Skoda hanno progressivamente abbandonato questa tecnologia.
Di conseguenza anche i distributori di metano sono sempre meno: gestire un impianto oggi è poco conveniente. In molte regioni italiane, comprese quelle un tempo più fornite, come l’Emilia Romagna, trovare un distributore aperto, anche in autostrada, è diventata un’impresa.
L’andamento dei prezzi negli ultimi 5 anni
Da una parte le considerazioni fatte sopra sono vere: analizzando i prezzi medi, pubblicati mensilmente da Assogasmetano dall’ottobre 2020 al gennaio 2023 i prezzi del metano sono saliti da 0,976 euro/kg a 2,074 euro/kg.
In seguito, però, è ripartita la discesa, che ha fatto sì che il costo del metano trovasse una stabilità. Se nel gennaio del 2024 i prezzi erano tornati a 1,403 euro/kg, quest’anno si sono mantenuti su questa cifra, con l’ultimo dato di settembre 2025 che parla di 1.401,96 euro/kg. Una cifra tutto sommato non lontanissima da quella di 5 anni fa.
| Periodo | Prezzo medio metano (€/kg) | Variazione rispetto al periodo precedente | 
|---|---|---|
| Ottobre 2020 | 0,976 € | |
| Gennaio 2023 | 2,074 € | ▲ +112% | 
| Gennaio 2024 | 1,403 € | ▼ –32% | 
| Settembre 2025 | 1,401,96 € | 0% | 
Il vero motivo: le politiche europee e gli investimenti dell’industria

Dunque, imputare la scomparsa delle auto a metano solo ai prezzi del carburante è sbagliato. Più correttamente si può tirare in causa una combinazione di crisi energetica, scelte ideologiche industriali e politiche ambientali che hanno cambiato nettamente la direzione del mercato.
Le normative europee e gli investimenti dell’industria si stanno spostando inesorabilmente verso le auto elettriche e ibride. Le Case preferiscono puntare su plug-in e full electric, dove si concentra la domanda e arrivano gli incentivi. In questo contesto, il GPL, che ha subito meno la crisi e aveva una diffusione più massiccia in tutta Europa, ha resistito, mentre hanno pagato le auto a metano, che erano una realtà di fatto quasi esclusivamente italiana.
Quale futuro per il metano?
Che fine hanno fatto le auto a metano? Sono scomparse e difficilmente torneranno in auge. Il futuro che si prospetta è diverso, ma comunque interessante: il metano resta un carburante vivo, ma solo in chiave biometano, ovvero il gas prodotto da fonti rinnovabili.
Il biometano, anche guardando gli ultimi sviluppi tecnologici, è destinato a giocare un ruolo degno di nota nel trasporto pesante o nei veicoli industriali. Nel settore auto, però, la corsa sembra essere finita.




