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Auto strane e particolari più interessanti di Milano AutoClassica 2020

Auto strane

[titolo_sezione]Auto Strane[/titolo_sezione]

Milano AutoClassica è una fiera che mi piace per diversi motivi. Non solo per la presenza di classici intramontabili che hanno fatto la storia dell’automobilismo; non solo per la grande quantità di pezzi di ricambio, gadget, libri e modellini che si possono trovare curiosando tra gli stand. Mi piace anche perché si trovano delle auto strane, auto veramente bizzarre e particolari molto rare se non addirittura unica, la cui scoperta lascia sempre un bel sorriso.

Ho selezionato alcune delle auto strane di Milano AutoClassica più interessanti, sperando che possano essere interessanti e curiose anche per chi legge!

[titolo_sezione]Excalibur Phaeton[/titolo_sezione]

Auto strane: con Excalibur Phaeton ammiriamo il neoclassicismo dell’automobile

Voglio iniziare con una delle scoperte più strane dei due padiglioni di Rho Fiera Milano dedicati a Milano AutoClassica: la Excalibur Phaeton. All’apparenza, infatti, questa vettura non ha nulla che possa ricondurre alle auto strane, e anzi appare come un’elegante vettura anni 20 o 30. Ma come reagite se vi dico che questa vettura è del 1977? E no, non fu restaurata nel 1977. Fu proprio prodotta nel 1977! Un po’ fuori tempo, no?

Eppure, era proprio questa la filosofia di Excalibur Automobile Corporation, un esempio lampante di interesse trash da parte degli americani per la cultura europea. Il nome dell’azienda, Excalibur, e il suo simbolo (la spada Excalibur, l’arma leggendaria di Re Artù) farebbe pensare ad un’azienda inglese. Ma no: la Excalibur nacque nel 1965 a Milwaukee, nel Wisconsin, Stati Uniti. Il suo fondatore, Brooks Stevens, disegnò la prima vettura nel 1965 per la Studebaker, ispirandosi alla Mercedes SS del 1928 e a una Bugatti dello stesso periodo. La sua idea infatti era quella di creare un neoclassicismo dell’automobile: chiamava infatti le vetture auto neoclassiche, perché avevano dei motori moderni di grossa cilindrata (motori Chevrolet) su scocche e telai il cui design copiava e riprendeva quello delle grandi ed eleganti auto di lusso degli anni Venti e Trenta.

Per sua sfortuna, Stevens non ebbe molto successo. Le Excalibur, infatti, piacquero poco e solo negli States, dove per lo più erano impiegate come auto da cerimonia (e tuttora si trovano in questo mercato molto di nicchia).

[titolo_sezione]Puma GTV-033S[/titolo_sezione]

Auto Strane: Puma GTV-033S

Spostiamoci in Italia, dove lo sperimentalismo automobilistico è stato molto attivo. Una delle auto più particolari viste a Milano AutoClassica 2020 è la Puma GTV-033S, vettura sportiva prodotta nel 1985 dall’azienda romana fondata nel 1968 da Adriano Gatto e il cui primo veicolo aveva l’ancor più bizzarro nome Gatto Spider Spiaggia, ovvero un dune buggy modificato e preso da Gatto stesso dopo un viaggio negli States.

La Puma GTV-033S era la versione “di riparo” della GTV-033, seconda serie della GTV prodotta nel 1984. La 033 standard aveva infatti linee molto tese e squadrate che non piacquero molto al pubblico, motivo per cui l’azienda di Adriano Gatto decise di creare un’altra vettura le cui forme richiamassero di più la prima GTV. La 033S è molto particolare: muso lungo, con enormi fari bruniti e rettangolari, si nota soprattutto per la sua apertura insolita. Non ad ali di gabbiano, non ad armadio, ma direttamente con parabrezza e abitacolo che si alzano. Inoltre, osservando gli interni molto spartani che evidenziano la sua vocazione da pista, notiamo come siano pieni di bombole di NOS. Ed è subito Need For Speed!

[titolo_sezione]Ferves Ranger 4×4[/titolo_sezione]

Auto strane: Ferves Ranger 4×4

La prima delle auto strane che abbiamo visto è una reinterpretazione americana bislacca di vetture di lusso europee anni Venti, adesso invece vediamo una bizzarra reinterpretazione italiana di fuoristrada americani. Sì, perché questo piccolo veicolo a metà tra un fuoristrada e una spiaggina è stato prodotto dalla carrozzeria torinese Ferves, acronimo di Ferrari Veicoli Speciali. Il Ferves Ranger 4×4 fu prodotto in circa 600 esemplari dal 1966 al 1971, ed è nato per le esigenze italiane: piccolo, praticamente quadrato, molto leggero, è pensato come auto per il tempo libero e, nella sua versione cargo (perché ovviamente di questi 600 esemplari alcuni erano cargo), anche come veicolo da lavoro molto pratico. Potremmo, insomma, dire che questo Ferves Ranger è l’antenato della Panda 4×4.

Basato sulla Fiat Nuova 500, di cui usa la meccanica, il propulsore e lo sterzo, e sulla 600D, di cui prende sospensioni e i freni, il Ferves Ranger 4×4 è un fuoristrada a tetto scoperto che si nota per la sua semplicità. L’esterno è semplice, molto minimalista, con i fari tondi (probabilmente anche quelli “rubati” alla 500), mentre gli interni sono a vista e verniciati con lo stesso colore della carrozzeria. Sedili neri e sufficientemente comodi, sul cruscotto il volante e poco alto, e la carrozzeria a tetto scoperto che permette a tutti di starci, anche a quelli alti come me. La sua vocazione fuoristrada, inoltre, lo rende perfetto per arrivare direttamente in spiaggia, o per raggiungere luoghi che con una normale auto (specie di quel periodo) non si sarebbero raggiunti.

[titolo_sezione]Fiat 500 L Limousine[/titolo_sezione]

 Auto strane: Fiat 500 L Limousine

Sono molti i ragazzi e soprattutto le ragazze che per occasioni speciali chiedono come regalo il giro in limousine, ammaliati dalla cultura americana. Ma la classica Limo statunitense ha diversi problemi a girare per le strette vie delle città e delle cittadine italiane. Ecco perché c’è chi ha pensato di prendere una Fiat 500 L del 1968 (allora la L non stava per Large, come in quella attuale, ma per Lusso, visto che era la versione più pettinata) e di allungarne l’abitacolo, lasciando invariata la larghezza e l’altezza.

Il risultato è un’auto perfetta come Limousine nei viottoli della Vecchia Europa, e soprattutto della Vecchia Italia, ma soprattutto un’auto perfetta per distinguersi. La Limousine berlina nera o bianca ormai è banale: immaginate di avere l’attenzione solo su di voi ad arrivare a una festa a bordo di questa 500-bassotto!

[titolo_sezione]Jeep Scrambler[/titolo_sezione]

Auto strane: Jeep Scrambler

Non sono sicuro sia il vero nome di queste due Jeep modificate, ma teniamolo per buono. La prima è un pick-up molto rialzato, che probabilmente deriva dalla celebre Jeep Wrangler, come si nota dal frontale che è praticamente lo stesso. Un pick-up a fortissima vocazione fuoristrada grazie alle sospensioni molto rialzate e agli pneumatici spessi, che rimandano un po’ ai Monster-Truck anche se in questo caso le dimensioni sono ancora normali, e non esagerate come invece richiedono i veicoli di quel tipo (anche quelli 100% americani).

Il secondo veicolo Jeep è più simpatico: una camionetta, per l’occasione dipinta di rosso e bianco e brandizzata Coca Cola, usato dai proprietari dello stand appunto per trasportare Coca Cola e altre merci. Sulla portiera del lato guidatore si trova la scritta, con caratteri Coca Cola, “Enjoy Jeepers-Meeting”, segno che i proprietari del veicolo e il veicolo stesso sono appassionati e frequentano i raduni dei Jeepers (ovvero gli alfisti o volvisti di Jeep). All’interno della camionetta, comunque, ci sono anche dei tavolini ribassati che possono poi essere ri-appesi al muro. Bella la scelta di lasciare la classica mascherina Jeep in bianco, in modo che sia sempre evidente e riconoscibile.

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