Milano AutoClassica 2022 tra furgoncini, barche e trattori vintage

Robin Grant
19/11/2022

Milano AutoClassica 2022 tra furgoncini, barche e trattori vintage

Auto iconiche, leggende sportive del passato sono certamente un motivo di attrazione. Ma come ogni anno, Milano AutoClassica rimane il posto ideale anche per ammirare stranezze a due, quattro, o in alcuni casi anche a più ruote.

Milano AutoClassica è iniziata il 18 novembre e rimarrà aperta fino a domenica 20. Qui tutte le informazioni su come arrivare e cosa vedere.

Divertirsi a Milano AutoClassica 2022

Per quanto mi piacciano le auto iconiche esposte alla fiera, ammetto che il motivo principale per cui c vado è per vedere le cose più strane, comprare libri ed eventualmente modellini, questi ultimi raramente perché poi lo spazio dove metterli manca sempre.

Anche quest’anno ci sono alcuni outsider che meritano. Per esempio, il Fiat 615 brandizzato Lavazza, nel tipico rosso dell’azienda di caffè italiana, che funge da vero punto di ristoro per prendersi un caffè o un’altra bevanda. Il 615 era il Ducato degli anni Cinquanta, un autocarro leggero prodotto dal 1951 al 1965 inizialmente con lo stesso quadricilindrico in linea a benzina della Fiat 1400 da 39 CV e poi anche con il diesel quadricilindrico da 40 CV, noto come 615N. Era inoltre prodotto col marchio Zastava per l’Est Europa.

Sempre rimanendo nell’ambito dei veicoli da lavoro, spostiamoci a un trattore di tutto rispetto: il coloratissimo Lamborghini 1R DT, di cui qualche tempo fa avevamo parlato perché all’asta, con corpo in azzurro e arancione, che spicca tra le numerose supercar omonime di tutti i tempi. Prodotto nel 1966, ha un motore due cilindri a valvole a testa da 26 CV con alimentazione a gasolio e iniezione meccanica di Bosch.

In rosso, invece, brilla lo Steyr-Puch 700 AP Haflinger, strano camioncino prodotto dal 1959 al 1974 dal gruppo austriaco Steyr-Daimler-Puch come veicolo per l’esercito di Vienna. Ha un piccolo bicilindrico Boxer di 643 cm3 e trazione integrale, con velocità massima di ben 12 km/h. Il telaio è leggero, le porte in tela per la massima praticità e il minimo ingombro. Venne usato anche dalle Forze Armate Elvetiche e dall’esercito del Congo Belga.

Torniamo, infine, in Italia per parlare del Riva Aquarama, forse il motoscafo più famoso prodotto dall’azienda bergamasca, ancora oggi ritenuto simbolo di eslusività per bellezza, prestazioni e cura artigianale, e secondo diverse riviste mondiali la barca più conosciuta al mondo.

Lungo dagli 8 agli 8,7 metri, era lavorato in mogano e poi verniciato e lucidato per risaltarne la bellezza naturale. Usa motori di derivazione General Motors e motori Chrysler con potenza dai 185 ai 400 CV.

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