blues brothers

La vera storia della Bluesmobile dei Blues Brothers e di tutte le altre auto del film (incidenti compresi).

La vera storia della Bluesmobile e delle altre auto che hanno partecipato a Blues Brothers, incidenti e inseguimenti compresi.

Oggi vi raccontiamo la storia della Bluesmobile di Jake ed Elwood Blues. Si, bistrattato dalla critica ai tempi dell’uscita nelle sale nel 1980, Blues Brothers é in seguito diventato una delle pellicole cult degli anni ´80, complice il mix esplosivo di star di prima grandezza, musiche e spettacolari inseguimenti d’auto. Fino all’insipido sequel del 1998, ha detenuto il record di automobili distrutte in un unico film, oltre 60. Dopo oltre quarant’anni possiamo ritenere protagonisti, trama e musiche del film ben consolidati nella memoria dei lettori per soffermarci sugli aspetti più squisitamente automobilistici.

Protagonista a quattro ruote é la Bluesmobile, una Dodge Monaco del 1974 che abbiamo visto protagonista anche in Hazzard. Dan Aykroyd sceglie personalmente quel modello perché ritiene sia l’auto della polizia americana più rappresentativa e con più fascino tra quelle degli anni ’70. Nella finzione scenica Elwood Blues, impersonato dallo stesso Dan, l’acquista come autopattuglia dismessa ad un’asta del dipartimento di polizia della cittadina di Mount Prospect nell’Illinois. Sostituisce la vecchia Cadillac Fletwood del 1968 della banda musicale, che non si vedrà mai nel film, barattata per un microfono.

Dodge Monaco 1974

Nella realtà le autovetture utilizzate dalla produzione sono 13 e provengono tutte da un lotto di Dodge Monaco dismesse dalla flotta della California Higway Patrol. Hanno quindi le specifiche standard della versione poliziesca della grossa berlina statunitense, ultima full-size a vestire la divisa: motore 440 V8 benzina di 7,2 litri di cilindrata alimentato da un carburatore quadricorpo, con circa 220 cv di potenza.

Particolari corretti e particolari errati

La livrea di base rimane quella californiana, che differisce in vari particolari da quella utilizzata all’epoca a Mount Prospect. Cofani e portiere posteriori restano neri, dovrebbero invece essere bianchi; vengono riverniciati nel colore corretto solo i montanti dei finestrini laterali.

Errate anche le scritte “to serve and to protect” ancora leggibili sui parafanghi anteriori, probabilmente ispirate a quelle delle autopattuglie di Los Angeles quando nella cittadina dell’Illinois si usa semplicemente il nome del dipartimento. Sono giuste invece sia la stella sulle portiere anteriori che la dicitura P1 sulle posteriori, anche se per queste ultime i colori tra scritta e base sono invertiti, poiché le portiere posteriori sono nere e non bianche.

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Il successo di Blues Brothers ha poi portato un qualche funzionario di polizia di Mount Prospect a realizzare una replica della Bluesmobile con le sembianze che avrebbe dovuto avere all’epoca in cui era in servizio. L’auto è tutt’ora utilizzata per manifestazioni di vario tipo. L’aspetto trasandato e vissuto della vettura é fortemente voluto da Aykroyd, che si prodiga tra l’altro nello sparpagliare per l’abitacolo pacchetti di sigarette, cartacce e qualsiasi altra tipologia di spazzatura gli capiti a tiro. La targa della Blusmobile è dell’Illinois: BDR 529.

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Quante erano le auto usate nel film?

Delle 13 Dodge Monaco utilizzate come Bluesmobile 5 sono destinate ai primi piani in città ed alle riprese dell’interno con a bordo la coppia John Belushi e Dan Aykroyd nei panni dei fratelli Blues; 2 per le scene ad alta velocità, 3 utilizzate appositamente per i salti, dotate di serbatoio da un gallone per questioni di sicurezza in fase d’ atterraggio e distribuzione dei pesi durante il volo. Una é stata opportunamente sezionata per essere utilizzata in un’unica scena, in cui va in pezzi di fronte al Cook County Building al termine del lungo inseguimento finale. A tale proposito il primo assistente alla regia David Sosna ricorda che un meccanico ha lavorato diversi mesi per allestire questa vettura.

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Le restanti Monaco vengono utilizzate per le scene pericolose. Viene poi realizzato un “manichino” in materiale sintetico della Bluesmobile, da sparare letteralmente in aria, nella scena in cui salta all’indietro sul ponte in costruzione. L’altoparlante montato sul tetto della Bluesmobile ed utilizzato per promuovere il concerto al Palace Hotel è un’altra scelta operata da Aykroyd. Si tratta di una grossa sirena antiaerea di produzione canadese del periodo della guerra fredda. E’ ben viva nei ricordi dell’attore poiché una analoga era nel cortile della scuola “Nostra Signora Dell’Annunciazione” che frequentava ad Ottawa.

La produzione ha acquistato ad una cifra variabile tra i $400-$700 l’una, a seconda delle fonti, oltre 60 automobili dismesse dalla polizia, in buona parte provenienti dal dipartimento di Chicago, quasi tutte poi distrutte nell’inseguimento finale. Durante il periodo di lavorazione del film resta attiva vicino West Side un’officina che lavora 24 ore su 24; ha il compito di allestire, eseguire le riparazioni e la manutenzione necessaria alle automobili utilizzate, compreso il montaggio dei roll-bar di sicurezza su tutte e 60 le autopattuglie.

La storia dell’inseguimento nel centro commerciale

L’inseguimento nel centro commerciale è stato girato nel parcheggio ed all’interno del Dixie Square Mall di Harvey, sobborgo nella zona sud di Chicago. Con i suoi 56.000 mq è uno dei primi complessi di grandi dimensioni costruiti negli Stati Uniti nella seconda metà degli anni ’60. Inaugurato nel 1966 viene dismesso dopo soli 12 anni, nell’inverno del 1978, a causa della crescente criminalità della zona, che porta alla chiusura progressiva di buona parte degli esercizi della struttura; nell’ultimo anno ne risultano operativi solo 20 su 64.

La troupe del regista John Landis affitta il Dixie Square Mall per otto settimane tra agosto e settembre del 1978. La struttura è ancora in ottime condizioni, essendo stata chiusa da pochi mesi. La magia del cinema riporta il centro commerciale ai fasti dei tempi d’oro, col parcheggio pieno di auto, luci accese, folla e tutti i negozi aperti. Per le riprese all’interno vengono allestiti due tipi di negozi: quelli che vanno distrutti e quelli che devono rimanere intonsi. Vengono in parte ripristinate le insegne di marchi già esistenti nel complesso come JC Penny, alle quali se ne aggiungono di nuove di importanti franchise, come Toys’r Us, che hanno contribuito alla sponsorizzazione della pellicola. La folla che anima il centro commerciale è tutta composta da stunt professionisti.

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Al mall viene aggiunta una porzione di muro perimetrale posticcio, sfondato dalla Bluesmobile quando Elwood entra nel Toys’r Us per poi passare alla galleria dei negozi. Tale muro è rimasto visibile per buona parte degli anni ’80. Per ricreare l’affollamento tipico di un centro commerciale il parcheggio viene riempito di auto nuove di fabbrica ed agli stunt è fatto divieto assoluto di urtarle durante l’inseguimento, pena il risarcimento dei danni alle vetture incidentate. Al termine delle riprese la produzione lascia il Dixie Square Mall con gli interni completamente distrutti. La struttura, compromessa da decenni d’abbandono e dall’uragano Ike, sarà poi demolita nel 2012, col disappunto di molti fan di Blues Brothers.

Il salto della rampa, e la storia di una scommessa

La scena di guida preferita da John Landis è quella dove la Bluesmobile prende una rampa ad alta velocità in blue e vola sopra un’ auto della polizia. Landis chiede espressamente allo stunt, il cui nome resta ignoto, di eseguire il salto urtando e facendo volare via la barra dei lampeggianti sul tetto della pattuglia. Lo stunt ribatte dicendo che garantisce solo di saltare oltre l’altra auto.

blues brothers

Pare che Aykroyd e Belushi abbiano offerto $1.000 a testa all’autore del salto, che come ben sappiamo è poi riuscito nell’impresa. Oggi con la computer grafica una scena simile sarebbe molto più veloce ed economica da girare, anche se il tutto ha decisamente meno fascino e purtroppo non è più demandato alle abilità personali ed all’esperienza dei singoli cascatori.

https://youtu.be/NB5bMyir4-g”

Durante le riprese effettuate sotto la ferrovia sopraelevata di Chicago la Bluesmobile utilizzata viene realmente filmata a 120 miglia orarie, oltre 190 km orari, velocità peraltro raggiungibile senza troppe difficoltà dalle Dodge Monaco col police package dotate del motore 440. Parecchi agenti che le hanno utilizzate durante la vita operativa sostengono fossero capaci di una velocità massima di circa 130 miglia orarie. John Landis, rivedendo la sequenza inizialmente girata con l’automobile da sola, ha l’impressione che sia stata accelerata: decide quindi di rifarne alcune parti aggiungendo dei pedoni per dimostrare che quella è la velocità reale a cui è stata ripresa la vettura.

Mucchio Selvaggio, sempre apprezzato

La famosa ammucchiata che vede coinvolte almeno una decina di auto della polizia sotto la sopraelevata è stata filmata all’incrocio tra Lake e La Salle street a Chicago.

blues brothers auto polizia

Per realizzarla è stata usata una tecnica del tutto particolare ed inedita negli Stati Uniti nel 1980, all’epoca all’avanguardia ed utilizzata solo in Australia. Sono state scavate delle grosse buche nell’asfalto per permettere l’installazione di rampe tubolari, in modo che le auto, una volta imboccate la rampe ad una certa velocità e con la giusta inclinazione saltassero già capovolte.

Ebbene si, qualche polemica c’è stata…

L’ultima scena in cui la Bluesmobile compare ancora marciante ed attraversa un edificio con al volante lo stunt Tommy Huff, infrangendo le vetrate sia per entrare che per uscire, è stata girata presso il Daley Center di Chicago. La produzione ha ottenuto un permesso speciale per girare ed ovviamente ha dovuto risarcire tutti i danni causati all’edificio.

Le riprese con decine di auto lanciate ad alta velocità per zone centrali della metropoli all’epoca hanno suscitato parecchie polemiche per la pericolosità. La troupe di John Landis era sì in possesso dei regolari permessi concessi da sindaco e municipalità di Chicago, ma nessuno si sarebbe mai aspettato auto della polizia impegnate a velocità molto prossime ai 200 orari sfrecciare per le vie cittadine, sparate in aria da rampe o la Ford Pinto SW rossa dei neo nazi sganciata da un elicottero da un’altezza molto elevata, con tutti i dubbi del caso da parte delle autorità competenti in sicurezza aerea. Fortunatamente il tutto s’è concluso nel migliore dei modi, con solo qualche ferito leggero tra gli stunt.

E se siete appassionati di storia di auto, film e telefilm, qui tutte le auto di Hazzard!

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