rete elettrica

Caldo, black out e auto elettriche: un corto circuito filosofico

La soluzione definitiva? Non esiste.

L’onda di caldo che ha avvolto l’Europa ha portato temperature roventi in città grandi e piccole. A Milano, nelle scorse ore si sono registrati diversi black out che hanno esasperato gli animi. In questo momento non sappiamo se in altre metropoli si stanno registrando problemi analoghi, probabilmente non in Francia, dove la disponibilità di energia elettrica è garantita dalla scelta di avere centrali atomiche funzionanti.

Cosa c’entra tutto questo con le auto? Nella misura in cui l’auto elettrica ci viene prospettata come soluzione a tutti i mali, qualche dubbio è lecito. Avete mai provato a caricare un’auto elettrica durante un black out? Ovviamente no.

Battute a parte, il sospetto che nonostante le buone intenzioni qualcosa non quadri a livello energetico diventa palese in queste situazioni. Una rete messa a dura prova per l’utilizzo di condizionatori, può reggere il carico di migliaia di auto elettriche? Non ci vuole un esperto per capire che stiamo arrivando al nocciolo della questione: l‘elettricità non esiste in natura come piace a noi, ovvero già bella incanalata attraverso i cavi, ma qualcuno deve produrla.

Certo, c’è la possibilità di averla grazie al sole, grazie alle centrali idroelettriche, ma non parliamo di eolico perchè al solo sentirlo nominare scatta l’indignazione popolare e gli strali di un comitato no pale creato ad hoc. Ci arrendiamo al fatto che gran parte della nostra energia elettrica arriva dalle centrali termoelettriche. Tanto per dare l’idea, le prime 13 centrali italiane per potenza sono tutte termoelettriche. Senza entrare troppo nel tecnico, per avere più energia dovremmo bruciare di più, ammesso sia possibile. Arriviamo alla domanda finale: come potremo avere più elettricità per tutti, auto elettriche comprese?

Un corto circuito filosofico, ma anche economico, in un Paese come il nostro dove il nimby regna sovrano. Ci piacciono le auto elettriche perchè non inquinano, o meglio inquinano da un’altra parte, più possibile lontano da casa nostra.

Sia chiaro, personalmente non sono assolutamente contrario alle auto elettriche e al loro sviluppo, anzi ben vengano tutte le innovazioni di questo setttore. I dubbi vengono quando le auto elettriche ci vengono presentate come “IL” futuro, anzichè come una delle tante opzioni di mobilità. Perchè a quanto pare, basterebbe un’ondata di caldo per lasciarci tutti a piedi.

 

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