Il fenomeno dei carburanti irregolari in Italia è oggetto di controlli costanti da parte della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM). Non si tratta solo di una frode economica, ma di un rischio per i veicoli, l’ambiente e la sicurezza stradale. Secondo il Rapporto Annuale 2023 della Guardia di Finanza, sono state sequestrate 18.473 tonnellate di prodotti energetici irregolari nell’ambito dei controlli sulle accise. Proprio recentemente, è stato scoperto un benzinaio che miscelava il gasolio con con solventi, benzine e oli vegetali esausti, pagando così meno accise.
Perché i carburanti irregolari sono un pericolo
L’uso di carburante adulterato può compromettere il funzionamento del motore, ridurne le prestazioni, aumentare i consumi e generare emissioni nocive oltre i limiti di legge.
Un’operazione del 17 aprile 2025 a Siracusa, condotta dalla Guardia di Finanza e dall’ADM, ha portato al sequestro di 21.000 litri di gasolio adulterato, risultato fuori specifica a seguito di analisi ufficiali di laboratorio.
Tipologie di carburanti irregolari
Il carburante adulterato è ottenuto miscelando benzina o gasolio con sostanze non autorizzate per aumentarne il volume riducendo i costi. Il carburante di provenienza illegale comprende quello di contrabbando o sottratto da impianti industriali, venduto senza pagamento delle accise.
Il 28 ottobre 2024, un’operazione della Guardia di Finanza ha documentato il sequestro di 1,47 milioni di litri di gasolio agricolo utilizzato illecitamente per veicoli stradali, con un danno fiscale stimato di 15 milioni di euro. Rientra tra i carburanti irregolari anche quello fuori specifica, ossia non conforme ai parametri tecnici fissati dalla normativa europea, come numero di ottano o contenuto di zolfo.
Come riconoscere un carburante irregolare
Durante il rifornimento, un prezzo anormalmente basso rispetto alla media di mercato può essere un segnale di allarme. Altri indicatori sono un colore o un odore insolito e la mancanza di insegne o marchi riconoscibili sul distributore.
Dopo il rifornimento, sintomi come aumento dei consumi, perdita di potenza, accensione della spia motore o fumo eccessivo dallo scarico possono indicare l’uso di carburante di scarsa qualità. La conferma della conformità è possibile solo tramite analisi chimiche in laboratori autorizzati o controlli delle autorità competenti.
Rischi per il consumatore
L’uso di carburanti irregolari può causare danni meccanici gravi al motore, con costi di riparazione elevati. Inoltre, se il veicolo provoca danni ambientali o incidenti, il proprietario potrebbe essere chiamato a risponderne. Secondo l’indagine conoscitiva della VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati, le frodi nel settore comportano anche un impatto economico rilevante, con evasione fiscale e concorrenza sleale verso gli operatori onesti.
Come tutelarsi dai carburanti irregolari
Per ridurre il rischio di rifornirsi con carburanti irregolari è consigliabile scegliere distributori affidabili, conservare sempre le ricevute di rifornimento e segnalare eventuali anomalie alla Guardia di Finanza o all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
FAQ – Domande frequenti
1. Il consumatore è punibile se acquista carburante irregolare senza saperlo?
In genere no, ma potrebbe essere ritenuto responsabile per eventuali danni causati dal proprio mezzo.
2. Posso chiedere un risarcimento per i danni al veicolo?
Sì, se si riesce a dimostrare che il carburante irregolare è stato acquistato presso un determinato distributore.
3. Il prezzo basso è sempre un segnale di irregolarità?
Non sempre, ma è un indicatore che richiede attenzione.
4. Come posso far analizzare un campione di carburante?
Rivolgendosi a laboratori accreditati o alle autorità competenti.
5. I carburanti irregolari sono frequenti nelle grandi città?
Sono meno diffusi, ma non assenti: sono stati segnalati casi anche in aree urbane.
6. Le auto moderne sono più sensibili ai carburanti di bassa qualità?
Sì, i motori di ultima generazione hanno tolleranze ridotte e possono subire danni più rapidamente.