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Caro carburanti: 2 euro/litro per la benzina, gasolio supera 1,9 euro/litro

Il governo non ha più alibi, deve intervenire subito per frenare escalation dei listini o gravi ripercussioni per economia.

I prezzi della benzina alla pompa hanno oramai superato quota 2 euro al litro in modalità servito, mentre il gasolio abbatte la soglia psicologica di 1,9 euro/litro. Lo segnala oggi il Codacons, che denuncia l’immobilismo del Governo.

Per il servito i listini di alcuni marchi hanno sfondato il tetto dei 2 euro al litro, con la benzina venduta fino a 2,039 euro al litro, mentre il gasolio raggiunge il prezzo di 1,902 euro/litro, denuncia il Codacons.

Listini che crescono di giorno in giorno e non solo aggravano la spesa per i rifornimenti, con un pieno di carburante che costa oggi circa 16 euro in più rispetto al 2021, ma hanno effetti dirompenti sui prezzi al dettaglio, determinando rincari a cascata per l’85% delle merce venduta nei negozi e nei supermercati.

Di fronte a tale situazione che danneggia sia le famiglie, sia le imprese, il Governo resta a guardare e non interviene, nonostante il caro-benzina rappresenti un enorme pericolo per la nostra economia – attacca il presidente Carlo Rienzi – I cittadini reagiranno infatti all’aumento dei listini e alla perdita di potere d’acquisto contraendo i consumi, un rischio che l’Italia, in piena fase di ripresa economica, non può correre. Per tale motivo chiediamo al Premier Draghi di adottare subito misure concrete per limitare gli effetti del rialzo dei carburanti, partendo da un taglio della tassazione che pesa su benzina e gasolio” – conclude Rienzi.

 

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