La quotidianità a Diddly Squat, la fattoria di Jeremy Clarkson, ha preso una piega inaspettata. L’ex volto di Top Gear ha deciso di affidarsi a un trattore robot, investendo oltre 300.000 sterline per acquistare un AgBot T2, un trattore a guida autonoma in grado di lavorare i campi senza l’intervento umano. La mossa ha destato immediata attenzione, ma non tutti l’hanno accolta con entusiasmo.
Kaleb Cooper, collaboratore fidato di Clarkson e volto noto della serie Clarkson’s Farm, ha espresso preoccupazione per l’arrivo della nuova macchina. Il giovane agricoltore teme che la crescente automazione possa ridurre il suo ruolo operativo nella gestione della fattoria. Clarkson stesso ha raccontato che Kaleb “odia il robot” e lo vede come una potenziale minaccia al suo lavoro.
Un trattore che lavora senza sosta

Il robot-tractor AgBot T2 funziona a diesel, è dotato di trazione a cingoli e utilizza sistemi GPS ad alta precisione per svolgere attività agricole complesse senza stancarsi, sbagliare o richiedere pause. “Fa in poche ore, e senza errori, ciò che io avrei fatto in trenta, con molti sbagli e parecchia noia”, ha commentato Clarkson con la consueta ironia.
Secondo il conduttore, l’introduzione del robot non è pensata per sostituire Kaleb, ma per affiancarlo. Clarkson sostiene che, grazie all’AgBot, il giovane agricoltore potrà espandere la propria attività, gestendo più campi contemporaneamente. Una visione che Kaleb sembra accogliere con scetticismo, sottolineando come il confronto diretto tra uomo e macchina possa diventare logorante: “Il robot non si ferma mai, io sì”, avrebbe detto.
L’acquisto dell’AgBot arriva pochi mesi dopo che Clarkson aveva messo in vendita il suo costoso trattore Lamborghini, ritenuto meno pratico e più d’apparenza. La nuova macchina, invece, punta tutto su efficienza e automazione, tracciando una linea chiara verso l’agricoltura del futuro, anche se a scapito del romanticismo e dell’impegno umano che hanno reso Clarkson’s Farm così amata dal pubblico.