E-Way H2

E-Way H2, il bus a idrogeno di Iveco e Hyundai

E-Way H2 è il nuovo bus a idrogeno per il trasporto urbano sviluppato da Iveco insieme a Hyundai Motor Group

Presentato al Busworld 2023 di Bruxelles, E-Way H2 è una nuova dimostrazione del forte impegno di Hyundai e Iveco nei confronti dell’idrogeno, considerato da entrambi come soluzione più efficace per veicoli a zero emissioni su lunghe percorrenze.

Il colosso coreano, infatti, ha già presentato la Hyundai Nexo e fatto grandi investimenti su camion a idrogeno, così come Iveco, che nella sua line up di bus e camion punta a questo gas per i veicoli per le lunghe percorrenze, senza comunque tralasciare l’elettrico. E-Way H2 amplierà la gamma Iveco Bus, affiancandosi ai già presenti veicoli elettrici a batteria con sistema fornito da Hyundai.

E-Way H2, il bus Iveco con celle combustibili di Hyundai

E-Way H2 è un bus a pianale ribassato di 12 metri, che usa un motore elettrico da 312 kW o 424 CV unito al sistema a celle combustibili di HTWO, azienda di Hyundai Motor Group impegnata nello sviluppo di queste tecnologie. Sfrutta 4 serbatoi con stoccaggio combinato di 7,8 kg di idrogeno, uniti a un bacco batterie da 69 kWh realizzato invece da FPT Industrial, azienda del gruppo Iveco che sviluppa tecnologie per lo sviluppo di powertrain.

In condizioni normali, l’E-Way H2 offre un’autonomia di 450 km, ma si può ricaricare o alle colonnine ma anche con il più veloce rifornimento di idrogeno. Inoltre, il bus di Iveco permette di ottimizzare i modi d’uso e di raggiungere la massima efficienza e durata della batteria, non stressata da troppe ricariche.

Il bus potrà essere usato anche in Italia, principalmente a Bolzano, che da tempo ha la maggioranza dei bus alimentati proprio a idrogeno, nonché a Mestre, dove è stata aperta la seconda stazione di idrogeno Eni. Nel resto d’Europa, e specialmente in Germania e Francia, sono attive diverse stazioni di idrogeno, non senza problemi. Per esempio, la Danimarca ha deciso di chiudere tutte le sue stazioni di questo tipo dal 2024, a causa di bassa remuneratività e utilizzo delle stesse. Vedremo se i nuovi investimenti, come quelli di Iveco e Hyundai, ma anche Toyota e BMW, porteranno a una situazione migliore.

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