Falsa multa per eccesso di velocità: la nuova truffa simula mail PagoPA

Una finta email inviata a nome di PagoPA segnala una multa inesistente per eccesso di velocità. Si tratta di un tentativo di phishing. Attenzione ai link e ai dati richiesti.

Finta email di notifica da un falso indirizzo legato a PagoPA, con testo sgrammaticato e un link sospetto per il pagamento di una multa da 120 euro.

Nell’infinita corsa della criminalità informatica, arriva un nuovo raggiro che sfrutta il nome di PagoPA, la piattaforma digitale ufficiale per i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione. Stavolta il trucco si nasconde in un’email all’apparenza credibile, che segnala un presunto pagamento in sospeso per una multa.

L’intento è uno solo: rubare i dati sensibili dell’ignaro destinatario, come il numero della carta di credito.

Il contenuto dell’email-truffa

Il messaggio arriva con un tono urgente e formale. Si parla di una sanzione amministrativa per eccesso di velocità, indicata con un codice identificativo generico. Viene invitato il destinatario a “visualizzare e pagare” tramite un link diretto. Chi ci clicca, finisce su una pagina ben costruita, molto simile a un vero portale pubblico, che chiede di inserire i dati della carta di credito per saldare il presunto debito.

Ma è tutto falso: né la multa, né il portale, né l’email hanno a che fare con PagoPA o con enti ufficiali.

Come riconoscere subito il tentativo di phishing

Ci sono alcuni segnali chiari che aiutano a identificare la truffa:

Il primo indizio è l’indirizzo email del mittente, spesso pieno di numeri o caratteri strani, e non collegato a un dominio ufficiale. Anche il corpo del messaggio non contiene né il nome né i dati personali del destinatario, cosa impensabile per una comunicazione amministrativa.

Infine, nessun ente pubblico invia solleciti di pagamento esclusivamente via email, tanto meno con link diretti al pagamento e senza alcuna identificazione sicura.

Come proteggersi

Prima di inserire qualsiasi informazione bancaria, è essenziale fermarsi, osservare e verificare. Nel dubbio, è sempre meglio contattare direttamente l’ente coinvolto attraverso i canali ufficiali o accedere al proprio portale personale di PagoPA in autonomia, senza usare i link presenti nella mail.

Questa nuova truffa dimostra ancora una volta quanto sia importante mantenere alta l’attenzione quando si ricevono email riguardanti pagamenti o sanzioni. Con la giusta cautela, è possibile evitare brutte sorprese.

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