Ferrari ha ufficialmente vinto una lunga battaglia legale contro l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale, riguardante i diritti sul marchio Testarossa. La Corte Generale dell’UE ha infatti ribaltato una sentenza che aveva revocato la titolarità del nome alla casa di Maranello.
Tutto era iniziato quando il produttore tedesco di modellini Autec aveva contestato la validità del marchio, sostenendo che Ferrari non ne avesse fatto un uso autentico tra il 2010 e il 2015. Secondo le normative europee, un marchio può essere revocato se non viene utilizzato in modo continuo e commerciale per almeno cinque anni. Ma la tesi non ha retto in appello.
La sentenza più recente ha stabilito che Ferrari ha continuato a utilizzare il marchio Testarossa in maniera genuina, soprattutto attraverso la vendita di vetture d’epoca tramite la propria rete ufficiale e il rilascio di licenze per modellini in scala. La commercializzazione di Testarossa usate da parte dei concessionari autorizzati equivale a un utilizzo del marchio avallato dal produttore, come ha riconosciuto la corte.
Il verdetto fa leva anche su un precedente del 2020, in cui la Corte di Giustizia UE aveva stabilito che le attività di rivendita certificata possono rappresentare un uso autentico del marchio. Un principio ora applicato al caso Ferrari, sottolineando l’importanza di mantenere vivo il legame tra il marchio e il suo patrimonio storico.
Come ha dichiarato Dev Gangjee, docente di diritto della proprietà intellettuale all’Università di Oxford, “la vendita tramite concessionari ufficiali garantisce la qualità, e questo costituisce un uso rilevante del marchio, anche nel settore dell’usato di lusso”.
La Ferrari Testarossa, prodotta tra il 1984 e il 1991, è una delle icone della casa di Maranello. Dotata di un motore 12 cilindri boxer da 4,9 litri, è entrata nella leggenda anche grazie alla sua presenza nella serie TV “Miami Vice” e in celebri videogiochi degli anni ’80. Ne furono prodotti quasi 10.000 esemplari, rendendola una delle Ferrari più riconoscibili e amate.
Il recupero del marchio non ha solo valore simbolico: rafforza la tutela dei diritti storici delle case automobilistiche e può servire da precedente per proteggere altri marchi iconici da contestazioni simili. Per Ferrari, è una conferma: il nome Testarossa è ancora vivo, commerciale e, soprattutto, legittimo.