La produzione del Ford F-150 Lightning, pick-up elettrico di punta del marchio americano, sarà sospesa per una settimana nello stabilimento di Dearborn, Michigan. La decisione è legata a un incendio verificatosi il 16 settembre in uno degli impianti della Novelis a New York, azienda fornitrice di alluminio per Ford.
Secondo Reuters, lo stop coinvolgerà il Rouge Electric Vehicle Center (REVC), dove viene assemblata la versione elettrica del celebre pick-up. Il danno alle forniture causato dall’incendio potrebbe avere ripercussioni per diversi mesi, con una stima di perdite fino a 1 miliardo di dollari, secondo alcuni analisti.
Impatto su forniture e produzione
Ford ha introdotto l’uso massiccio di alluminio nel telaio del F-150 più di dieci anni fa, puntando su una riduzione di peso per migliorare efficienza e consumi. L’incendio nella fabbrica Novelis ha però compromesso la disponibilità di questo materiale, rallentando l’intera catena di produzione.
Anche se Novelis non è l’unico fornitore, Ford ha dichiarato che sta lavorando “con un team dedicato” per gestire la situazione e valutare alternative che possano contenere i disagi. Non è stata confermata alcuna modifica nei ritmi produttivi di altri stabilimenti che costruiscono versioni differenti del F-150 o altri modelli, come quelli in Kentucky, Missouri o Ohio.
Vendite record prima della scadenza del bonus
Nonostante l’imprevisto, il F-150 Lightning ha chiuso il terzo trimestre del 2025 con vendite record di 10.000 unità, grazie soprattutto alla corsa all’acquisto legata alla scadenza del credito d’imposta federale da 7.500 dollari, fissata per il 30 settembre.
Il CEO Jim Farley ha però avvertito che, senza l’incentivo fiscale, le vendite dei modelli elettrici potrebbero calare sensibilmente nei prossimi mesi, dimezzandosi rispetto ai picchi estivi. Il calo di fiducia nei confronti della stabilità delle forniture, unito alla temporanea indisponibilità del modello, rischia di rallentare ulteriormente l’entusiasmo del mercato.
Reazione dei mercati
La notizia ha già avuto riflessi negativi in borsa. Le azioni Ford hanno registrato un calo del 6% nella giornata di martedì 1 ottobre, per poi chiudere in leggera ripresa il giorno successivo a 11,74 dollari. L’incendio, considerato grave dal punto di vista operativo, ha mostrato quanto sia fragile l’equilibrio della catena produttiva di un modello chiave come l’F-150 Lightning.
In un momento di transizione delicata per l’industria dell’auto, eventi come quello accaduto allo stabilimento Novelis evidenziano la vulnerabilità delle produzioni basate su forniture specialistiche, soprattutto in segmenti ad alta tecnologia come quello delle auto elettriche.
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