Fuorisalone 2022 Nissan Qashqai e-Power Cheone

Cheone ci racconta il nuovo Nissan Qashqai e-Power e il nuovo Murales in Porta Romana

Il tour per le installazioni della Milano Design Week che parte dal murales realizzato da Cheone in Porta Romana a bordo di Nissan Qashqai e-Power.

Fuorisalone 2022 Nissan Qashqai e-Power Cheone: insieme al celebre street artist e al nuovo Nissan Qashqai e-Power, abbiamo fatto un giro tra le installazioni e le opere d’arte della Milano Design Week, con un tour che parte proprio dall’Artwall di Porta Romana realizzato dall’artista leccese, volto ad esaltare il design e la tecnologia “ultraterreni” dell’elettrica che non ha bisogno di cavi di ricarica. L’installazione ha debuttato Venerdì 3 giugno 2022, poco prima dell’inizio del fuorisalone, e sarà in mostra al numero 113 di Corso di Porta Romana per tutto il mese.

L’arte di Nissan Qashqai e-Power

Fuorisalone 2022 Nissan Qashqai e-Power Cheone

L’installazione di Cheone (Cosimo Caiffa all’anagrafe), che l’artista ha realizzato in collaborazione con Nissan, Street Art in Store ed Evolution ADV oltre ad altri partner, occupa una superficie di 214 mq e ha richiesto 9 giorni di realizzazione.

Qui, il Qashqai e-Power atterra sulla mano di un alieno antropomorfo, in un gioco di colori freddi ed estetica fantascientifica molto d’impatto, che anche in fase di realizzazione ha incuriosito i passanti. Cheone ha utilizzato la tecnica dell’anamorphic street art, che sfrutta la prospettiva per realizzare un effetto realistico e un senso di immersione per gli spettatori.

Come possiamo oggi progettare tecnologie che rispondano ai bisogni umani e che guardino al futuro, date le sfide che ci pone il mondo moderno? Ha dichiarato Cheone partendo da una domanda porta dalla casa nipponica. Per la Milano Design Week ho immaginato questo nuovo murales che accenderà i riflettori sui temi di tecnologia, design e mobilità, una combinazione perfetta di innovazione e funzionalità ha aggiunto.

Per lo street artist, insomma, la kermesse meneghina è il contesto speciale per mostrare come l’arte possa essere ispirazione per pensare in maniera radicale all’innovazione.

Design che, del resto, fa parte storicamente del modello. Nissan Qashqai e-Power non è solo “una variante” della terza generazione del pioniere dei SUV compatti, ma di fatto è come “una vettura a sé”. È stato progettato a Londra, al Nissan Design Europe, e si presenta come più curato in tutto rispetto al passato, con un’estetica soprattutto al frontale molto moderna e d’avanguardia: grande griglia V-Motion cromata, fari “spezzati” e presenza imponente. Di lato, spiccano la linea di cintura marcata e i cerchi in lega da 20 pollici, che lo rendono snello e filante. Arte, ancora, perché 11 sono le tinte per gli esterni, di cui 5 bicolore e ben 16 personalizzazioni.

L’elettrico che non ha bisogno di colonnine

Fuorisalone 2022 Nissan Qashqai e-Power Cheone

La particolarità di Nissan Qashqai e-Power, però, riguarda soprattutto il nucleo, ciò che lo spinge. Il modello affianca la già presente motorizzazione benzina mild hybrid 1.3 litri da 140 o 158 CV che ha debuttato a fine 2021, con una motorizzazione rivoluzionaria che unisce un motore 1.5 benzina 3 cilindri da 158 CV volto esclusivamente a sostenere il motore elettrico da 190 CV e 330 N/m di coppia, con dimensioni paragonabili a quello dell’elettrica Leaf, per consumi irrisori ma anche senza ansia da ricarica.

In nessun caso, quindi, il motore termico trasmette potenza alle ruote, ma la sua energia può essere trasmessa alla batteria, al motore elettrico o a tutti e due, con flussi regolati dallo stato di carica dell’accumulatore, dalle condizioni di guida e la richiesta di forza motrice. Inoltre, il sistema tende a massimizzare il tempo in cui il motore termico è spento, con un numero di accensioni in contesto urbano del 65% in meno rispetto a un ibrido tradizionale.

Qashqai e-Power è insomma capace di garantire il piacere tipico di un’elettrica (accelerazione veloce, fluida, potente), ma senza ricarica alla spina e con i tempi di ricarica richiesti dal riempimento di un serbatoio a benzina, ovvero meno di cinque minuti.

Fuorisalone 2022 Nissan Qashqai e-Power Cheone: il tour tra le installazioni della Milano Design Week con Cheone

Fuorisalone 2022 Nissan Qashqai e-Power Cheone

La motorizzazione elettrica del Nissan Qashqai e-Power gode inoltre delle agevolazioni fiscali delle auto a batterie, e questo a Milano significa esenzione dal bollo per 5 anni, sosta libera su strisce blu e, soprattutto, accesso gratuito in Area C. Questo ci ha permesso di visitare le migliori installazioni della Design Week distribuite per tutto il centro del capoluogo lombardo.

Partiamo dalla Triennale di Milano che, insieme a Memphis Milano ha presentato Memphis Again, curata da Cristoph Radl ed esposta nella Curva di Triennale fino al 12 giugno 2022. La mostra espone oltre 200 mobili e oggetti tra librerie, divisori, vetrine, mobili da toilette, tavoli da pranzo, scrittoi, sedie, vasi e quant’altro, realizzati dal 1981 al 1986 per la collezione Memphis, con un concept che prevede una presentazione in ordine cronologico e una passerella sulla quale è lo spettatore a sfilare. Il tutto accompagnato da un’atmosfera da “Night Club” con colonna sonora di Seth Troxler e frasi di critici e designer proiettati sulle pareti.

Sempre alla triennale, questa volta nell’Impluvium, la mostra Cactusrama di Gufram vede esposte 12 edizioni del Cactus e per la prima volta presenta la collaborazione con la Andy Warhol Foundation for Visual Arts. Cactus, in origine disegnato da Guido Drocco e Franco Mello, riflette l’avanguardia di Gufram e la voglia di andare oltre i limiti del design. L’opera è realizzata in poliuterano flessibile, e tutt’ora creata con lo stampo originario del 1972 e finita a mano. La superficie è caratterizzata da 2.165 bugne rifinite da artigiani speciali e rivestite in Guflac, la vernice brevettata da Gufram che mantiene il poliuretano flessibile e morbido.

Dalla Triennale, in zona Cadorna, risaliamo sulla Nissan Qashqai e-Power per spostarci in Via Tortona, al Superdesign Show del Superstudio Più. Grazie alla facilità di parcheggio della vettura, non troppo grande per gli standard milanesi (e tra l’altro col Pro Pilot ha funzione di parcheggio automatico) non dobbiamo girare troppo per sostare. Qui, una volta lasciata la vettura, abbiamo letteralmente l’imbarazzo della scelta. Il Superstudio contiene tra gli altri questi percorsi:

  • Asian Impact, mostra corale in cui Giappone, Thailandia, Hong Kong e Singapore portano le loro proposte che rispettano le tradizioni locali integrandosi con tecnologia ed estetica contemporanee. Spicca Toyo Aluminium con “Resonance: Vortex To Diversity“, una scultura in alluminio disegnata dai pigmenti e concept di Toshiya Hayashi e Hokuto Andu artisti dello studio we+ di Tokyo.
  • Supergreen accoglie i visitatori nell’art-garden all’ingresso del Superstudio, installazione che racconta le novità dell’arredo open-air con complementi per il giardino di Paolelli Garden, arredi di Piero Lissoni e Patricia Urquiola per Janus et Cie, e pavimentazione in pietra di NeroSicilia e Pietra Pece. Presenti anche nuove proposte di architettura sostenibile con la veranda biofilica modulare di Massimiliano Mandarini in collaborazione con Assa Abloy, Biscarini Milano, Creative Italy Lab, Epta, Gabiota e RBM.
  • Case Cozy Così, uno sguardo rivolto a un immaginario futuro digitale dove le case saranno parte del metaverso e soddisferanno il rinnovato e forte desiderio di comfort e semplicità. La mostra propone un confronto tra design minimale e human technology, con proposte del designer ungherese Gaspar Bonta per ELK che si ispira ai ricordi d’infanzia e dei nonni, tutti e due artisti. I salotti di Sits vedono divani confortevoli e soffici, mentre dal Giappone il soggiorno high-tech minimal di Mui Lab. Altre proposte tecnologiche e d’avanguardia per la casa arrivano anche dal Giappone, dall’Italia, dalla Croazia e dall’Ucraina.
  • Art&Design Interaction, interpretazione che va oltre l’oggetto e si unisce all’arte basata su concept innovativi e avanzati. Si parte da Habits che propone “Sincronia”, design interattivo in collaborazione con la coreografia della compagnia di danza Kataklò Athletic Dance Theatre di Giulia Staccioli. Sul Roof, Toiletpaper magazine, il collettivo creativo fondato da Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari, connette il giardino urbano agli artwork della Radical Pop collection glo e attende gli ospiti per un intervallo super panoramico.

Il nostro viaggio tra le installazioni della Milano Design Week ci ha portato a visitare anche a Base che per il Fuorisalone 2022 ha realizzato tre macro-progetti con focus sul tema dell’economia circolare, biodiversità, processi di co-progettazione e nuovi approcci all’apprendimento e dispositivi individuali.

Infine tra le proposte che prendono vita negli spazi dell’Università milanese, collocate all’interno Cortile d’Onore vi segnaliamo una serie di imponenti installazioni. A partire da Fabbrica, l’opera progettata da Piero Lissoni e realizzata da Sanlorenzo, che si staglia al centro del prato e richiama la natura industriale del cantiere e le strutture che vengono utilizzate per la costruzione delle imbarcazioni. È una grande impalcatura fabbricata con tubolari per ponteggi che ricrea l’esperienza di salire su uno yacht: un percorso di rampe conduce infatti il visitatore a una pedana in legno nautico che evoca, per forma e materiali, il deck di una nave.

Love Song, ideata dallo Studio Ron Arad and Associates, è invece la scultura in marmo bianco di Carrara realizzata da Citco. Questa installazione mette in luce la costante sperimentazione di Ron Arad sui materiali e si propone come un palindromo visivo: la parola Amore è stata estrusa e distorta in modo che da un lato si leggesse ‘love’ e dall’altro ‘song’.

Con I Giganti, Antonio Marras trasforma le colonne d’ingresso dell’Università in un esercito di personaggi mitologici ispirati alla storia e alla cultura della Sardegna, vestiti di metalli lavorati da De Castelli.

credit video & photo by @idyllic.studios per Quotidiano Motori

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