camel trophy fuoristrada old school

I 10 fuoristrada old school che sono più belli dei SUV di oggi

I fuoristrada old school che hanno ancora tanto da insegnare sono diventati oggetto del desiderio di molti di noi.

I fuoristrada old school, sono quelli che ci fanno tornare alla meria i bei tempi andati. Erano quelli da “veri duri”, con i quali poter fare il giro del mondo andando ovunque. Ve li ricordate? Sono proprio i veicoli che sognavamo quando il massimo della vita era partecipare al Camel Trophy.

Oggi di fuoristrada ce ne sono in giro davvero pochi, soppiantati dai più cittadini SUV. Eppure, ci sono alcuni fuoristrada che potrebbero dare filo da torcere ai SUV in fatto di eleganza e prestazioni.

camel trophy fuoristrada old school

Ovviamente il Discovery del Camel Trophy è fuori concorso, ma ricordate che nel nostro elenco ci sono comunque auto fuoristrada “vere”, senza compromessi. E se proprio pensate che ce ne sia sfuggita una… segnalatelo nei commenti!

Il nostro viaggio inizia ora: nelle prossime righe cercheremo di farvi rivivere qualche ricordo delle vetture che hanno fatto la storia dell’automobile. Cosa aspettate a viverlo insieme a noi?

Mitsubishi Pajero Seconda serie V20 3 porte

Uno dei primi fuoristrada old school dalle linee sportive. Il Mitsubishi Pajero aveva guida alta e dimensioni tutto sommato compatte, farebbe un bel figurone anche oggi, se non fosse penalizzato dai motori dalle cilindrate “abbondanti”.

2.5 TurboDiesel Intercooler, 2.8 TurboDiesel Intercooler, 2.4 Benzina, 3.0 V6 Benzina, 3.5 V6 Benzina e in seguito 2.8 TurboDiesel Intercooler. Come si dice in questi casi, tutti motori “amici del benzinaio”.

Mercedes Classe G 1990

1990: anno dei mondiali. Mentre sognavamo le “notti magiche”, Mercedes proseguiva con il lavoro sulla Classe G.

mercedes classe G

Nel 1990 le linee squadrate di questo fuoristrada old school erano già un classico. Senza tempo, aggiungiamo noi, perchè sono sopravvissute ad ogni moda fino ai nostri giorni. Chi l’avrebbe mai detto?

Land Rover Defender III

Se dovessi disegnare a memoria un fuoristrada, sarebbe proprio come una Defender, perché è così che me lo immagino anche oggi.

land rover defender

E’ il sinonimo di “avventura”: appena lo vedi pensi all’Africa equatoriale. Un fuoristrada indistruttibile e fighissimo, con quel gusto tipicamente inglese, adatto anche per andare all’aperitivo con gli amici come fai con il SUV.

Suzuki SJ Santana Samurai

Ad un certo punto, da Giappone hanno iniziato a pensare: “perchè i fuoristrada devono essere enormi?”. E così nasce la Suzuki SJ Santana Samurai.

suzuki santana samurai

Sarà perchè compariva nel video di “Club Tropicana” degli Wham, sarà per le misure compatte, ma appena vedevi la Suzuki SJ, chiamata anche Santana o Samurai, ti ispirava subito libertà e simpatia. Un vero fuoristrada che potevi usare senza problemi anche in città. Quello “vero” era il cabrio, le altre versioni non avevano lo stesso fascino: il precursore del SUV da città.

Fiat Panda 4X4 Sisley

Pensavate che mi fossi dimenticato della Panda? No, e infatti eccola qui, in versione Sisley.

fiat panda sisyleyCon la Fiat Panda 4X4 andavi dove volevi, ma con la versione Sisley andavi dove volevi… con stile. Oltre ai paracolpi laterali della 4X4, in più aveva due cose fondamentali: la scritta Sisley, e i logo della canoa esterno ma anche negli interni. Perchè con la Sysley potevi in giro in città senza sembrare un “montanaro”. Tanta roba, insomma, che i SUV attuali se la sognano.

Daihatsu Rocky

Daihatsu Rocky in Italia, ma nel mondo è conosciuta anche come RuggerWildcat o Fourtrak. Venne costruita tra il 1984 e il 2002 e proprio di quel periodo sono le linee squadrate da fuoristrada vero.

La possibilità di averla cabrio con hard top optional era quel tocco in più che la rendeva quasi “glamour”. C’era in più il marchio Daihatsu, non conosciutissimo in Italia e proprio per questo usato in maniera un po’ “snob” da chi voleva far credere di saperne più degli altri. Non è un caso che sia la progenitrice di un’altra piccola 4X4: la Daihatsu Feroza che però nella nostra classifica non c’è perchè è già un SUV.

Toyota Land Cruiser

L’avete chiesta, l’abbiamo inserita nei fuoristrada old school. Ci doveva essere fin dall’inizio, perchè… che mondo sarebbe senza Land Cruiser?

toyota land cruiser 1988

Si perchè la Toyota Land Cruiser 3 porte a fine anni ’80 era talmente Yuppi da far parte del parco auto di “Drive In“. Per tutti i manager “rampanti” usciti dalla “Bocconi“, come avrebbe detto Sergio Vastano, non c’era niente di meglio. In più, era un fuoristrada vero, di quelli che non si fermano davvero mai. E comunque si sappia… il 18 lo rifiutamo!

Lada Niva

Qui giochiamo sul pesante, perchè i russi su certe cose non scherzano affatto: “ti spiezzo in due!”.

La Lada Niva nasce in era sovietica, presentato nel 1976 non in un salone automobilistico ma direttamente al XXV Congresso del Partito Comunista Sovietico. Montava il motore il motore Fiat 1.6 delle 124 russe, che non si rompeva mai. Scocca portante, trazione integrale permanente, ridotte, ponte rigido posteriore, blocco manuale e totale del terzo differenziale, e tanto altro. La Niva era stata concepita per non fermarsi davanti a nulla. E fu così: è sopravvissuta all’URSS ed è prodotta ancora oggi.

Nissan Patrol

Con la Patrol inizia praticamente la storia di Nissan in Italia, fino ad allora un marchio sconosciuto ai più.

Nissan Patrol

A fine anni ’80 era uno di quei fuoristrada che facevano sognare un po’ tutti, ma soprattutto i benzinai, complice i motori turbodiesel 2,8 L, 6 cilindri  116 cavalli,  4.2 turbo diesel, 3 L benzina 4 cilindri e un 4.2 benzina sei cilindri. Vantava caratteristiche all’avanguardia come ABS ed il bloccaggio manuale del differenziale posteriore, tettuccio apribile, clima e specchietti elettrici.

UAZ 469B

Per l’ultimo modello della nostra carrellata dei fuoristrada old school torniamo in Unione Sovietica con il UAZ 469b, ovvero la versione civile del fuoristrada militare UAZ 469, disponibile in qualsiasi colore purchè fosse il verde…

uaz 469b

La sua storia parte alla fine degli anni ’50, ovviamente in Siberia mentre la produzione di serie iniziò ufficialmente nel 1972. Parole d’ordine: ottime prestazione in fuoristrada, robustezza e affidabilità. Il tutto garantito da un motore a benzina 4 cilindri in linea da 2445 cc e 72 CV ed una coppia già a pochissimi giri. Questo fuoristrada non si fermava davanti a niente ed era semplice nella manutenzione, come vuole la tradizione dei mezzi militari. E’ uscito di produzione nel 1985 perchè sostituito dal suo successore. Ma se guardate bene, anche il VAZ Hunter attuale ha dirette discendenze con lo UAZ 469b.

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